Concetti Chiave
- Uranio e torio, con le loro catene isotopiche, sono le principali fonti di radioattività naturale, con il radon come elemento volatile che contamina l'ambiente.
- Il radon è un inquinante naturale che deriva da processi fisici e si disperde nell'ambiente, con il 222Rn come isotopo principale.
- La concentrazione di radon dipende da vari fattori come il contenuto di uranio nel suolo e le caratteristiche del terreno e può accumularsi nelle abitazioni.
- Il radon può combinarsi con altri inquinanti domestici, aumentando il rischio di danni biologici, specialmente in presenza di fumo di sigaretta.
- L'OMS ha ridotto la concentrazione di guardia del radon a 100 Bq/m3, riconoscendolo come una delle principali cause di tumore polmonare dopo il fumo.
L'uranio e il torio, insieme alle lunghe catene di isotopi "figli", costituiscono la principale fonte di radioattività naturale. A queste catene il radon, talvolta chiamato ancora con vecchio nome di "emanazione.", un elemento gassoso che, per la sua grande volatilità e la sua inerzia chimica, una volta formatosi nelle rocce più profonde si diffonde attraverso le fessure e le falde acquifere fino a disperdersi nell'atmosfera. Di tutti i prodotti delle serie radioattive naturali, è quello che più facilmente contamina l'ambiente.
Il problema radon dimostra che la definizione di "inquinante" non si addice soltanto a certi prodotti indesiderati delle attività umane, ma anche a sostanze di origine naturale, derivanti da un processo fisico, oppure di origine chimica o biologica, che si disperdono nell'ambiente e nuocciono alla vita.
Il principale isotopo del radon è il 222Rn, che ha un periodo di dimezza-mento di 3,82 giorni.
La concentrazione di questo gas dipende da molteplici fattori: il contenuto di uranio nel sottosuolo, le caratteristiche dei terreni (sciolti, rocciosi, fratturati, permeabili), l'idrografia del territorio, i parametri meteorologici
del momento. Esso, inoltre, può accumularsi nelle abitazioni, soprattutto se costruite con materiali uraniferi. Trascorrere gran parte della propria esistenza chiusi in questi ambienti può talvolta provocare qualche danno biologico.
Nei locali poco arieggiati, oltre al radon tendono anche ad accumularsi gran parte degli inquinanti tipici ambientali: polveri, detergenti, vernici ecc. Se poi si aggiunge anche il fumo delle sigarette, il rischio diventa ancora più consistente. Il fumo contribuisce, infatti, a veicolare il radon nei delicati epiteli dell'apparato respiratorio. Per difendersi dal radon, oltre ad arieggiare spesso gli ambienti, è consigliabile dormire e passare più tempo Come per tutti i fattori inquinanti, anche per il radon l'Organizzazione Mondiale della sanità ha stabilito una concentrazione di guardia, dapprima posta a 150 becquerel per metro cubo di aria e successivamente, verso la fine del 2009, ridotta a 100 Bq/m3. L'abbassamento del valore di sicurezza è dettato dalla constatazione che, negli ultimi anni, il ruolo di questo inquinante, del tutto inodore, incolore e insapore, è non solo, dopo il fumo delle sigarette, una fra le seconde cause responsabili dei tumori polmonari, ma è anche un elemento di rischio aggiuntivo per chi già fuma.
Domande da interrogazione
- Qual è la principale fonte di radioattività naturale?
- Perché il radon è considerato un inquinante ambientale?
- Quali fattori influenzano la concentrazione di radon?
- Quali misure sono consigliate per ridurre l'esposizione al radon?
L'uranio e il torio, insieme alle loro catene di isotopi "figli", costituiscono la principale fonte di radioattività naturale.
Il radon è considerato un inquinante perché, essendo un gas volatile e inerte, si diffonde facilmente nell'ambiente e può contaminare l'aria, rappresentando un rischio per la salute.
La concentrazione di radon dipende dal contenuto di uranio nel sottosuolo, dalle caratteristiche dei terreni, dall'idrografia del territorio e dai parametri meteorologici.
È consigliabile arieggiare spesso gli ambienti, evitare di fumare al chiuso e trascorrere più tempo all'aperto per ridurre l'esposizione al radon.