Concetti Chiave
- La teoria del brodo primordiale suggerisce che i composti organici iniziali si siano formati attraverso reazioni chimiche causate da radiazioni ultraviolette e fulmini, creando il "brodo primordiale".
- I coacervati complessi, aggregati di proteine inizialmente racchiusi da una membrana, sono considerati precursori delle prime forme di vita procariotiche eterotrofe.
- L'evoluzione biologica è stata proposta da Charles Darwin, che ha identificato la selezione naturale come meccanismo principale, basato su variabilità, lotta per la sopravvivenza e adattamento ambientale.
- L'isolamento riproduttivo, sia geografico che ecologico, è un processo chiave nella formazione di nuove specie, impedendo l'incrocio tra popolazioni e favorendo la divergenza genetica.
- La convergenza evolutiva porta a somiglianze tra specie diverse che si adattano a condizioni ambientali simili, nonostante la loro lontana parentela evolutiva.
• Teoria del brodo primordiale
Cosa sia successo esattamente nessuno lo sa, ed è per questo che si fanno varie ipotesi, la più accreditata è la teoria del brodo primordiale
-Circa 4,5 miliardi di anni fa la terra era un oceano di lava e l’atmosfera era formata da gas del tutto incompatibili con la vita. 1,5 miliardi di anni dopo, il lento raffreddamento della Terra provoca la condensazione del vapore acqueo che cade sottoforma di pioggia, formando un immenso oceano.
• Nasce la vita
•I coacervati complessi diventano in grado di riprodursi, così si formano le prime cellule procariote eterotrofe, segnando il momento in cui ha origine la vita, con la formazione del primo essere vivente in grado di riprodursi. •Circa 800 milioni di anni fa, durante la mitosi, alcune cellule rimangono attaccate ed imparano a convivere; ciò significa risparmio di energia, maggiore efficienza ed una rapida evoluzione, così si formano i primi organismi pluricellulari.
• L'evoluzione dei viventi
•Solo nel 1989, un naturalista inglese, Charles Darwin, dopo il suo viaggio intorno al globo espone le sue idee rivoluzionarie nel suo libro “L’origine delle specie” dicendo che tutte le specie derivano da un’unica specie iniziale da cui si sono differenziate per adattarsi alle condizioni ambientali. Darwin prosegue gli studi fino a capire i 4 aspetti fondamentali della sua teoria.
1. I viventi hanno un enorme potenziale riproduttivo (generano più figli di quanti ne sopravvivono)
2. Gli individui hanno una variabilità di caratteri (alcuni più favorevoli altri meno alle condiz. ambientali)
3. Individui instaurano una lotta per la sopravvivenza (dove muoiono i meno adatti alle condiz. ambientali)
4. Selezione naturale (la lotta per la sopravvivenza favorisce i più adatti alle condiz. ambientali)
• Anatomia comparata
è la scienza che confronta le strutture anatomiche dei vertebrati
•Il confronto di ossa permette di trovare relazioni di parentela fra specie diverse •Due organi sono analoghi se, pur svolgendo una funzione simile hanno una struttura diversa (no parentela)
•Due organi sono omologhi se, hanno la stessa struttura, pur svolgendo funzioni diverse (si parentela)
• Embriologia
è la scienza che studia le tappe dalla fecondazione fino allo sviluppo di un individuo
•Gli embrioni dei vertebrati inizialmente sono quasi tutti uguali, è solo in seguito che si differenziano
• Paleontologia
è la scienza che attraverso i fossili studia la storia della vita sulla Terra
•I fossili hanno la stessa età delle rocce in cui sono inglobati, quindi i fossili più antichi si troveranno nei sedimenti più profondi. •Inoltre attraverso i fossili è possibile ricostruire l’evoluzione ed il ritmo con cui questa avviene
• L'origine delle specie
l’impossibilità di riprodursi tra organismi di specie diverse si chiama isolamento riproduttivo. Questo si verifica per isolamento geografico o ecologico.
1. Isolamento geografico:
Può accadere che una popolazione della stessa specie si trovi divisa in due parti per ostacoli di tipo geografico. Gli individui restano così divisi e non possono accoppiarsi tra loro. Le caratteristiche che compaiono negl’individui isolati non potranno essere trasmesse agl’altri, così nel tempo accumuleranno tante differenze fino a renderli completamente diversi dagl’altri. Anche se gl’individui si mescolassero di nuovo, questi non sarebbero più in grado a dar vita ad individui fecondi. Così la pop. isolata è una nuova specie.
2. Isolamento ecologico: Può accadere che due popolazioni della stessa specie, pur vivendo nello stesso ambiente abbiano abitudini diverse o maturino in periodi diversi. Così i due gruppi si differenz. fino a non essere più in grado di incrociarsi e daranno origine a due specie diverse.
• Convergenza evolutiva
Una conseguenza della radiazione adattiva, è la comparsa di caratteri simili dovuti alle stesse esigenze ambientali. Questo fenomeno può determinare forti somiglianze esterne in individui di specie lontane fra loro.
• Lamark
la prima teoria evolutiva dei viventi fu del naturalista francese Jean-Batipste de Lamark che proponè un’evoluzione basata su 3 principi:
1. Ogni individuo ha una spinta interiore per adattarsi ai mutamenti ambientali
2. L’uso o il NON uso di un organo portano l’individuo a potenziare l’uso di organi più adatti alla sopravvivenza e a NON usare quelli NON necessari, che indebolendosi possono scomparire del tutto, questi sono i caratteri acquisiti.
3. I caratteri acquisiti per adattamento sono ereditari e vengono quindi trasmessi ai figli
• Le teorie pre-evoluzionistiche
fino a 2 secoli fa gli scienziati sostenevano che tutte le specie fossero state create e conservate immutate fino ad oggi
-Questa, la teoria del creazionismo venne messa in dubbio nella 2^ metà del 700, quando la scoperta di alcuni fossili porta il paleontologo francese Georges Cuvier ad affermare che gl’esseri viventi del passato erano diversi da quelli di oggi. Lontano dall’idea di evoluzione spiega questa con la teoria delle grandi catastrofi che dice che nel corso della storia, gl’esseri creati sarebbero stati più volte distrutti da catastrofi naturali e poi ricreati in modo diverso. -La prima teoria evolutiva spetta a Lamarck, che nel 1809 pubblica la “filosofia zoologica” in cui dice che gli organismi si modificherebbero adattandosi all’ambiente. L’ipotesi lamarckiana viene però contestata per il suo errore di fondo, l’ereditarietà dei caratteri acquisiti. -L’idea evoluzionistica, però viene comunque portata avanti, fino a quando, con Darwin si arriva alla totale idea evoluzionistica nella teoria dell’evoluzione per selezione che dice che questa serie di cambiamenti porta alla comparsa di nuove forme di viventi.
Domande da interrogazione
- Qual è la teoria più accreditata sull'origine della vita sulla Terra?
- Come si sono formati i primi organismi pluricellulari?
- Quali sono i quattro aspetti fondamentali della teoria dell'evoluzione di Darwin?
- Cosa si intende per isolamento riproduttivo e quali sono le sue forme?
- Qual è la differenza tra organi analoghi e omologhi?
La teoria più accreditata è quella del brodo primordiale, che suggerisce che le radiazioni ultraviolette e le scariche elettriche abbiano innescato reazioni chimiche che hanno portato alla formazione di amminoacidi e proteine, creando un ambiente favorevole alla nascita della vita.
Circa 800 milioni di anni fa, durante la mitosi, alcune cellule rimasero attaccate e impararono a convivere, portando alla formazione dei primi organismi pluricellulari grazie a un risparmio di energia e maggiore efficienza.
I quattro aspetti fondamentali sono: il potenziale riproduttivo dei viventi, la variabilità dei caratteri, la lotta per la sopravvivenza e la selezione naturale, che favorisce gli individui più adatti alle condizioni ambientali.
L'isolamento riproduttivo è l'impossibilità di riprodursi tra organismi di specie diverse, che può avvenire per isolamento geografico o ecologico, portando alla formazione di nuove specie.
Gli organi analoghi svolgono una funzione simile ma hanno una struttura diversa, mentre gli organi omologhi hanno la stessa struttura ma svolgono funzioni diverse, indicando una parentela tra le specie.