Concetti Chiave
- Gregorio Mendel, un monaco boemo, scoprì il meccanismo di trasmissione dei caratteri ereditari attraverso esperimenti su piante di pisello.
- Analizzò e migliorò le indagini precedenti, stabilendo un piano di ricerca preciso e metodico per evitare errori comuni.
- Mendel selezionò 22 varietà di piselli e condusse incroci sistematici, controllando rigorosamente i caratteri ereditari per otto anni.
- Effettuò circa 10.000 ibridazioni e registrò dati su 12.980 campioni, risultando in una memoria pubblicata nel 1866.
- Il lavoro di Mendel, inizialmente non compreso, gettò le basi della moderna biologia e genetica sperimentale.
Gli esperimenti di Mendel
Darwin aveva affermato che le modificazioni, cioè i caratteri acquisiti dagli organismi per selezione naturale, si trasmettono dai genitori ai figli; ma non era riuscito a spiegare in qual modo avviene tale trasmissione. Fu un monaco boemo, Gregorio Mendel a scoprire il meccanismo che regola la moltiplicazione delle cellule e la trasmissione dei caratteri ereditari, eseguendo incroci fra piante.
Già altri studiosi contemporanei di Mendel avevano svolto indagini scientifiche incrociano, cioè, impollinando varietà diverse di piante della stessa specie; ma i risultati ottenuti erano stati poco chiari e talvolta contraddittori.
In due anni di paziente lavoro, selezionò 22 varietà di piselli; quindi le seminò in singole aiuole nell'orticello attiguo al suo convento di Brno. A mano a mano che avveniva la fioritura, il monaco metodico e preciso, recideva gli stami dei fiori nelle piante di una varietà e, con un pennellino, trasportava sugli stimmi di quei fiori il polline raccolto dai fiori di un'altra varietà. Così quelle piante di pisello restavano incrociate e producevano quindi semi ibridi. Tali semi, affidati al terreno, davano altre piante i cui fiori, impollinandosi tra loro, aturavano altri semi, e via di seguito.
Per ben otto anni consecutivi Mendel, da autentico scienziato, controllò i caratteri di centinaia e centinaia di piante e migliaia di semi, annotando scrupolosamente le osservazioni eseguite; effettuò circa 10.000 ibridazioni e registrò le osservazioni su 12.980 campioni. Il frutto di tanto lavoro venne sintetizzato in una memoria di una quarantina di pagine, pubblicate nel 1866 dalla Società di Scienze Naturali di Brno. Questo importante scritto, non compreso dai contemporanei, gettava le basi scientifiche della moderna biologia e della genetica sperimentale.
In questo testo molto dettagliato si parla degli esperimenti di Gregor Mendel. Qui vi è una descrizione molto dettagliata e completa dei suoi vari esperimenti.
Domande da interrogazione
- Chi era Gregorio Mendel e quale fu il suo contributo alla scienza?
- Quali piante utilizzò Mendel per i suoi esperimenti e perché?
- Qual è stato l'impatto del lavoro di Mendel sulla biologia moderna?
Gregorio Mendel era un monaco boemo che scoprì il meccanismo della trasmissione dei caratteri ereditari attraverso esperimenti di incrocio tra piante, gettando le basi della genetica sperimentale.
Mendel utilizzò piante di pisello per i suoi esperimenti perché i loro fiori si prestano perfettamente all'ibridazione, permettendo un controllo preciso degli incroci.
Il lavoro di Mendel, pubblicato nel 1866, non fu compreso dai contemporanei ma gettò le basi scientifiche della moderna biologia e della genetica sperimentale.