Concetti Chiave
- Il termine "not binary" si riferisce a un'identità di genere che non si conforma ai tradizionali generi maschile e femminile, e spesso rientra nella categoria transgender.
- Sebbene molti not binary si identifichino come transgender, solo il 30% di loro si definisce tale, poiché molti non intendono cambiare la loro espressione di genere.
- La disforia di genere può colpire individui not binary, portando a malessere e vergogna, e spesso richiede un percorso di transizione complesso e personalizzato.
- L'identità not binary è distinta dall'intersessualità, che riguarda differenze anatomiche e genetiche, mentre i not binary si identificano su un piano sociale e psicologico.
- Esistono numerosi modelli di identità not binary, come il terzo genere, genderfluid, bigender e agender, ognuno con caratteristiche uniche di espressione di genere.
In questo appunto viene spiegato cosa significa identificarsi come “not binary”. Di seguito viene riportato la definizione di not binary, la differenza con i transgender, lo sviluppo della Disforia di genere, quali sono i diversi modelli di not binary e le forme di discriminazione.
Indice
Cosa significa Not binary o Identità non binarie
Con “not binary” ci si riferisce a un'identità di genere che si discosta dal genere comunemente conosciuto, ovvero quello maschile e femminile.
Di solito queste identità cosiddette non binarie fanno parte della categoria dei “transgender”, in quanto queste persone si identificano in un genere differente da quello che gli è stato attribuito alla nascita. Le personalità non binary credono di rientrare sia al genere maschile che a quello femminile o addirittura a nessuno dei due; quindi, hanno una visione molto aperta della sessualità.
Rapporto tra not binary e transgender
Quando si parla di transgender ci si riferisce all’insieme di persone che attribuiscono a loro stessi un sesso differente da quello che è stato assegnato quando sono nati. Quindi questo potrebbe far intendere che essere not binary equivale ad essere transgender. Nonostante ciò, non tutti gli individui si definiscono transgender: infatti solamente il 30% di individui not binary si definiscono transgender, mentre la restante parte si definisce not binary. Questo si verifica perché non tutte le persone riescono a vedersi come transgender e non condividono questo modo di pensare perché stanno bene così come sono e non vogliono affrontare un percorso di transizione. Quindi non hanno intenzione di cambiare la loro espressione di genere, ovvero da sesso maschile a quello femminile o viceversa.
Insorgenza della cosiddetta “Disforia di genere” e transizione
Può capitare che gli individui not binary non sono felici della loro condizione, anzi sono attanagliati da malessere e vergogna causati dalla loro “diversità” e tutto ciò può causare patologie come la disforia di genere. Le tecniche da applicare per arrivare ad una possibile diagnosi di disforia di genere sono descritte all’interno di un manuale utilizzato dagli psicologi per diagnosticare il disturbo. Questo manuale permette di rendere più chiaro il genere di appartenenza di chi ancora non ha una chiara visione. Comunque, per il pensiero altrui, questi principi sono definiti partendo da persone transgender not binary.
Il percorso da seguire per passare da donna a uomo rappresenta un obiettivo ambito da numerose persone che si riconoscono in questo contesto. Però fare tutto ciò è molto complicato soprattutto per i not binary che cercano di eseguire una transizione differente rispetto a quella di un transgender. Perciò i transgender sono in continua lotta attraverso le numerose proteste per cercare di accedere ad alcune terapie specifiche per effettuare questa transizione.
Not binary e intersessualità
Generalmente l’intersessualità è una parola che viene utilizzata per esprimere la differenza da un punto di vista anatomico e genetico tra gli individui maschili e femminili. Invece gli individui not binary cercano di far comprendere che le loro differenze riguardano il modo di pensare quindi una dimensione sociale ed anche psicologica. Per questo motivo è necessario cercare di non mescolare i due concetti ma comprenderli e saperli distinguere. Di solito, gli individui intersessuali riescono a identificarsi in uno dei due generi ovvero quello maschile o quello femminile. Similmente, i not binary in principio avevano anche loro delle caratteristiche tipiche di questi due sessi però nel tempo, in base a diverse esperienze vissute, hanno modificato il loro modo di pensare, non riconoscendosi in uno dei due sessi.
Modelli di identità not binary
Le personalità not binary si identificano in una nuova categoria detta terzo genere, differente dal genere maschie e femminile, oppure si possono identificare in altri generi come il “genderfluid” ovvero individui la cui identità di genere è variabile e può cambiare nel corso del tempo. Poi esistono i bigender, personalità che si credono maschi ma a volte si comportano da femmine. Ci sono anche gli agender o neutrois, personalità che non decidono di appartenere a nessun genere e rimangono neutrali. Questo può far comprendere le identità not binary sono numerosissime e includono qualsiasi tipo di persona.
Discriminazione dei not binary
Nonostante nella mentalità comune ed anche da un punto di vista legale e culturale esistono solamente il genere maschi e femminile, si è scoperto che nel tempo si sono creati altri generi in cui numerose personalità riescono a riconoscersi. Ne esistono diversi esempi in Europa ma anche in Asia e America e in altre parti del mondo. Sono stati numerosi i Paesi che nella storia hanno denunciato le identità di genere transgender e i not binary. La maggior parte delle discriminazioni segnalate affrontate da individui non binari spesso include disprezzo, sfiducia e mancanza di rispetto. Vengono visti come persone diverse, solamente perché la pensano in modo differente rispetto l’intera comunità. Tutto ciò deve essere superato perché, anche se il pensiero è differente si tratta sempre di esseri umani che hanno il diritto di esprimere la loro opinione e anche il loro orientamento sessuale.
Domande da interrogazione
- Cosa significa identificarsi come "not binary"?
- Qual è la differenza tra not binary e transgender?
- Come si manifesta la disforia di genere nei not binary?
- In che modo i not binary si distinguono dagli intersessuali?
- Quali sono le forme di discriminazione affrontate dai not binary?
Identificarsi come "not binary" significa avere un'identità di genere che si discosta dai generi tradizionali maschile e femminile, spesso rientrando nella categoria dei transgender, ma con una visione più aperta della sessualità.
Non tutti gli individui not binary si definiscono transgender; solo il 30% lo fa. Molti not binary non desiderano affrontare un percorso di transizione e si sentono a proprio agio con la loro espressione di genere attuale.
La disforia di genere nei not binary può manifestarsi come malessere e vergogna per la loro "diversità", portando a patologie che richiedono una diagnosi attraverso un manuale psicologico specifico.
I not binary si distinguono dagli intersessuali poiché le loro differenze riguardano il modo di pensare e una dimensione sociale e psicologica, mentre l'intersessualità si riferisce a differenze anatomiche e genetiche.
I not binary affrontano discriminazioni come disprezzo, sfiducia e mancanza di rispetto, essendo visti come diversi per il loro modo di pensare, nonostante abbiano il diritto di esprimere la loro identità e orientamento sessuale.