Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • La prossemica riguarda la gestione delle distanze interpersonali e l'orientamento del corpo durante le interazioni.
  • Esistono quattro zone prossemiche: intima, personale, sociale e pubblica, ognuna con un diverso livello di accesso.
  • Nella zona intima si trovano le persone di cui abbiamo massima fiducia, mentre la zona pubblica riguarda gli sconosciuti.
  • La distanza interpersonale varia in base a fattori personali, culturali e sociali, influenzando il comfort e la comunicazione.
  • Situazioni affollate o particolari, come un ascensore, possono costringere a ignorare le normali distanze prossemiche.

La prossemica corrisponde alla distanza fra i due interlocutori e all’orientamento del corpo di ciascuno. Occorre premettere che ognuno di noi è come se fosse circondato da quattro involucri che vengono gestiti in funzione della relazione che intratteniamo con il nostro interlocutore.

Indice

  1. Le quattro zone prossemiche
  2. Influenze culturali e sociali
  3. Zona personale e sociale
  4. Zona pubblica e contesti

Le quattro zone prossemiche

I quattro involucri, andando da quello più vicino a noi verso il più lontano sono: zona intima, zona personale, zona sociale e zona pubblica.
La zona intima viene chiamata anche “bolla”.

Si tratta della zona in cui noi ci sentiamo più al sicuro e in cui facciamo entrare solo coloro in cui abbiamo la massima fiducia. Le persone timide tendono a mantenersi ad una distanza superiore, mentre quelle aggressive hanno tendenza a avvicinarsi di più. Quando un intruso entra nella nostra area intima, all’interno del nostro corpo si verificano dei cambiamenti fisiologici come il cuore che batte più velocemente o una maggiore quantità di adrenalina che si riversa nel sangue.

Influenze culturali e sociali

Se vogliamo che il nostro interlocutore si senta a proprio agio è importante mantenere la distanza interpersonale. Tuttavia, per stabilire il modo corretto di avvicinarsi agli altri, è necessario tener conto di vari elementi. Infatti, i livelli di accesso alla zona intima variano da persona a persona e anche da una cultura all’ altra. Importante è anche sapere che nelle zone più affollate, come le grandi città, le persone sono abituate a non “mantenere le distanze”. Anche l’appartenenza ad una classe sociale ha effetto sulla distanza con cui ci si relaziona. Esistono anche delle situazioni in cui siamo costretti a non rispettare la distanza intima come nel caso di un ascensore, in cui la persona che abbiamo davanti e troppo vicina viene considerata, inconsciamente, come una “non persona” e si cerca di ignorarla: non la si guarda negli occhi e non manifestiamo alcuna espressione, con lo scopo di mantenere al massimo il proprio autocontrollo.

Zona personale e sociale

Dopo la zona intima, abbiamo la zona personale in cui facciamo entrare le persone con cui abbiamo una certa amicizia e che ci sono più simpatiche. Quando troviamo un posto in un vagone del treno quasi vuoto, è istintivo andare a sedersi in un posto abbastanza distante dagli altri viaggiatori perché intendiamo rispettare la loro sfera personale. Anche la zona, come quella intima è collegata a fattori personali e soprattutto culturali.

La terza zona è quella sociale ed è riservata ai contatti superficiali e agli interlocutori con cui non abbiamo rapporti di amicizia. La distanza non è eccessiva, ma non sono previsti contatti fisici.

Zona pubblica e contesti

La zona pubblica è quella più lontana dal corpo che ci pone a distanza da persone sconosciute. Come esempio, ci possiamo riferire ad un professore in classe coni suoi allievi o ad oratore di fronte al suo pubblico.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le quattro zone di distanza interpersonale descritte nel testo?
  2. Le quattro zone di distanza interpersonale sono la zona intima, la zona personale, la zona sociale e la zona pubblica.

  3. Come reagisce il corpo quando un intruso entra nella nostra zona intima?
  4. Quando un intruso entra nella nostra zona intima, il corpo può reagire con cambiamenti fisiologici come un battito cardiaco accelerato o un aumento di adrenalina nel sangue.

  5. Quali fattori influenzano la gestione delle distanze interpersonali?
  6. La gestione delle distanze interpersonali è influenzata da fattori personali, culturali, l'appartenenza a una classe sociale e la densità di popolazione nelle aree urbane.

  7. In quali situazioni siamo costretti a non rispettare la distanza intima?
  8. Siamo costretti a non rispettare la distanza intima in situazioni come in un ascensore, dove le persone vicine vengono inconsciamente considerate come "non persone" e si cerca di ignorarle.

Domande e risposte