Concetti Chiave
- Le emozioni influenzano l'individuo su tre piani: fisiologico, comportamentale e cognitivo, con cambiamenti nel cervello e nelle risposte comportamentali.
- Le teorie sulle origini delle emozioni spaziano dalla teoria periferica di James-Lange, che le colloca nel corpo, alla teoria centrale di Cannon-Bard, che le colloca nella mente.
- Le emozioni sono essenziali per relazionarsi con l'ambiente, prendere decisioni e garantire comportamenti che ristabiliscono il controllo.
- Il processo emotivo è innescato da antefatti e appraisal, che valutano se le situazioni sono in linea con i nostri obiettivi, e può essere consapevole o inconsapevole.
- Le reazioni emotive variano a seconda della percezione, degli schemi evento-emozione, dello stato d'animo e della cultura, con possibili influenze di emozioni etniche.
Indice
Definizione e percezione delle emozioni
Un'emozione è un processo che investe l'individuo sul piano fisiologico, comportamentale e cognitivo.
Piano fisiologico: l'individuo si verificano cambiamenti che interessano l'attività celebrale (come l'aumento di vigilanza), le attività dei sistemi nervosi e vegetativi e cambiamenti ormonali.
Le ricerche hanno messo in evidenza che le persone non hanno una percezione esatta di ciò che accade nel proprio organismo durante un'esperienza emotiva, tendono invece ad attribuirsi alterazioni tipiche dell'emozione che stanno provando, non considerando che non sempre alla stessa emozione si possono attribuire le stesse reazioni, ma semplicemente possiamo avere dei Pattern, ossia delle configurazioni tipiche.
Piano comportamentale: vi sono le cosiddette risposte comportamentali, cioè dei segnali che informano sullo stato emotivo.
Piano cognitivo: percezione e valutazione del piano fisiologico e comportamentale e dell'evento scatenante, inquadramento della situazione, esame dei possibili sviluppi e delle strategie attuabili in rapporto a sé e ai propri bisogni.
Il senso comune tende a considerare le emozioni statiche, semplici e univoche, e tende a giudicarle.
Queste false convinzioni hanno pesato sulla psicologia fino alla metà del '900.
In realtà:
Un'emozione è un processo: cioè una sequenza di cambiamenti a cui l'individuo va incontro che ha un inizio, una fine e un complicato cammino di mezzo.
Questo processo può durare più o meno tempo, essere continuo o a ondate.
Un'emozione è multicomponenziale: ossia è fatto di vari fenomeni e cambiamenti psicologici, di spinte ad agire e azioni. Tende a coinvolgere l'individuo nella sua globalità.
Un'emozione è un sistema di monitoraggio dell'ambiente: cioè serve a interagire con il mondo circostante, tenendolo sotto controllo in base ai nostri bisogni e ai nostri scopi.
Teorie delle emozioni nel tempo
Alla fine del XIX si fece strada la teoria periferica, che venne rinominata modello James-Lange. In questa teoria si ribaltava completamente la convinzione che le emozioni nascessero dalla mente ma le origini venivano ricondotte in periferia, ossia del corpo. Secondo James e Lange la mente aveva un ruolo marginale e interveniva solo per prendere coscienza di un fenomeno biologico che investiva l'individuo.
In seguito nella prima metà del XX secolo, Cannon e Bard criticarono aspramente la teoria periferica e introdussero la teoria centrale, o modello Cannon-Bard. In questa teoria dimostrarono che anche gli animali, pur avendo le vie nervose interrotte, potevano provare emozioni. Ricollocarono quindi la nascita delle emozioni nella mente, questa teoria venne poi sostenuta (e viene ancora sostenuta tutt'oggi) da ricerche che affermano l'esistenza di emozioni “calme” ossia senza reazioni fisiologiche.
Funzioni e importanza delle emozioni
Le emozioni hanno numerosi aspetti negatavi, ad esempio è difficile giudicare se in preda a un'emozione, ma in generale sono essenziali per alcuni motivi:
Sono meccanismi utili per rapportarsi con l'ambiente;
Ci aiutano a capire cosa vogliamo e cosa non vogliamo, e quindi sono necessarie per prendere decisioni;
Ci spingono ad avere comportamenti grazie ai quali possiamo riprendere il normale controllo, ad esempio il senso di colpa può essere interpretato come un meccanismo che assicura la lealtà.
Appraisal e reazioni emotive
Il processo emotivo si innesca in seguito a un antefatto, che dipende da ciò che accade nella realtà e dalla nostra percezione. Le emozioni sono la conseguenza di squilibri nell'appraisal, termine che indica il continuo monitoraggio di noi stessi e dell'ambiente teso a valutare se le situazioni sono in linea con i nostri fini. Le emozioni possono essere provocate:
Dall'appraisal consapevole: si parla quindi di un'emozione esplicita, poiché l'evento è stato analizzato dalla coscienza e quindi sappiamo cosa ci ha fatto emozionare.
Dall'appraisal inconsapevole: si parla quindi di un'emozione implicita, poiché non sappiamo ciò che l'ha scatenata
G. Mandler ha sostenuto che gli eventi scatenanti sono ostacoli, che possono impedirci di raggiungere una meta desiderata oppure imprevisti che incontriamo in un cammino che avevamo pianificato.
Espressione e contagio emotivo
Con le cosiddette risposte comportamentali, cioè dei segnali che informano sullo stato emotivo.
Reazioni espressive: segnali non verbali.
Le persone spesso dissimulano le emozioni, ma difficilmente riescono a mascherare le reazioni espressive spontanee. In genere chi sta nascondendo un'emozione evita il contatto visivo. Darwin stesso nel 1872 confermò l'esistenza della manifestazione spontanea anche negli animali.
Tendenze: spinte impulsive a fare determinate cose.
Comportamenti specifici: strategie pensate per riportare le cose alla normalità.
Perchè noi reagiamo in base a ciò che percepiamo, cioè a qualcosa che valutiamo e interpretiamo, inoltre alcune ricerche hanno dimostrato che ci serviamo di schemi evento-emozione, cioè di modelli interpretativi che da un lato rappresentano la struttura dell'evento, dall'altro l'emozione da provare. Inoltre le nostre reazioni vengono influenzate dallo stato d'animo, dalle circostanze e dalla cultura. Infatti esistono le cosiddette emozioni etniche, esperienze emotive particolari di un popolo spesso non accettate dagli altri popoli, o addirittura sconosciute.
Un'emozione si abbandona utilizzando l'elaborazione, cioè dobbiamo inquadrarla e integrarla nel nostro vissuto. Possiamo utilizzare due modi:
La ruminazione: pensandoci ripetutamente;
La condivisione sociale: parlandone con altri, reali o immaginari.
Relativamente frequente è il contagio emotivo: l'emozione manifestata dall'emittente suscita un'emozione simile nel ricevente. Il contagio emotivo favorisce l'accettazione degli individui e l'armonia sociale, ma possiamo anche avere l'attivazione di emozioni complementari, ossia l'emittente manifesta un'emozione e il ricevente ne prova un'altra che facilita l'instaurarsi di un rapporto sociale standard.
Domande da interrogazione
- Che cos'è un'emozione secondo il testo?
- Dove nasce un'emozione secondo le teorie discusse?
- A cosa servono le emozioni?
- Come si manifesta un'emozione?
- Perché reagiamo diversamente di fronte allo stesso evento?
Un'emozione è un processo che coinvolge l'individuo a livello fisiologico, comportamentale e cognitivo, caratterizzato da cambiamenti cerebrali, risposte comportamentali e valutazioni cognitive.
Le emozioni possono nascere sia dal corpo, secondo la teoria periferica di James-Lange, sia dalla mente, secondo la teoria centrale di Cannon-Bard.
Le emozioni sono essenziali per interagire con l'ambiente, prendere decisioni e riprendere il controllo attraverso comportamenti adattivi.
Le emozioni si manifestano attraverso risposte comportamentali, reazioni espressive non verbali e tendenze impulsive.
Le reazioni variano in base alla percezione, agli schemi evento-emozione, allo stato d'animo, alle circostanze e alla cultura.