Concetti Chiave
- Le teorie cognitiviste si sono sviluppate in opposizione al comportamentismo, focalizzandosi sulla condotta umana non solo come risposta agli stimoli ambientali.
- La cibernetica ha influenzato la psicologia cognitiva introducendo concetti come il feedback e il modello TOTE, che analizza il comportamento umano attraverso un circuito di verifica e azione.
- George A. Miller e colleghi hanno proposto una nuova visione delle condotte umane ispirata alla cibernetica, opponendosi alla cultura dominante dei psicologi comportamentisti.
- La mente umana viene paragonata a un computer, elaborando informazioni attraverso un processo di acquisizione, classificazione e decisione, simile al funzionamento dei computer.
- Il modello computazionale ha influenzato i cognitivisti nel concepire la memoria come un elemento centrale nei processi cognitivi, suggerendo un parallelismo con il trattamento dei dati nei computer.
Psicologia cognitivista, cognitivismo e psicologia cognitiva sono espressioni utilizzate per indicare le teorie di una serie di psicologi americani e inglesi che, in opposizione al comportamentismo, non concepiscono la condotta umana come una serie di risposte agli stimoli ambientali.
Cibernetica e comportamento umano
La cibernetica è una scienza che studia le analogie di funzionamento tra le macchine e gli organismi viventi.
Gli scienziati George A. Miller, Eugene Galanter e Karl H. Pribram, avvertendo un profondo disagio dal vivere in un ambiente culturale dominato dagli psicologi comportamentisti pubblicano il saggio Piani e strutture del comportamento, nel quale espongono una nuova visione delle condotte umane che si ispira ai concetti della cibernetica, come il principio del feedback.
Il modello TOTE
L’unità di base del comportamento è individuata nel TOTE (test – operate test – exit).
Il TOTE è un circuito di feedback composto da due blocchi: il primo, test, verifica la congruenza tra l’ingresso nel circuito e l’uscita dallo stesso. Il secondo, operate, entra in azione nel caso che manchi tale congruenza. (Vedi esempio chiodo pag. 75)
Neisser (Psicologia cognitivista – 1967) sviluppa l’idea della mente umana come elaboratore di informazioni. In base a tale modello è possibile costruire un’analogia tra i processi che avvengono nella mente e quelli che avvengono nel computer.
La mente umana, come il computer, acquisisce e classifica le informazioni (input), recupera altri dati immagazzinati nella memoria e, mediante programmi specifici, valuta gli input trasformandoli in decisioni riguardanti l’azione futura (output).
Ruolo della memoria
Da ricordare che il computer ha suggerito agli scienziati cognitivisti un modello della memoria in cui essa, esercita un ruolo di primo piano nei processi cognitivi.
Critiche al cognitivismo. La scienza cognitiva.
Domande da interrogazione
- Qual è la differenza principale tra psicologia cognitivista e comportamentismo?
- In che modo la cibernetica ha influenzato le teorie cognitiviste?
- Come viene paragonata la mente umana a un computer secondo Neisser?
La psicologia cognitivista si oppone al comportamentismo, non vedendo la condotta umana come una semplice risposta agli stimoli ambientali, ma piuttosto come un processo complesso di elaborazione delle informazioni.
La cibernetica ha influenzato le teorie cognitiviste introducendo concetti come il feedback, che ha portato alla formulazione del modello TOTE (test – operate test – exit) per spiegare le condotte umane.
Neisser paragona la mente umana a un computer, descrivendola come un elaboratore di informazioni che acquisisce, classifica, e trasforma gli input in decisioni per azioni future, simile ai processi di input e output di un computer.