La pedagogia moderna e Comenio: principi educativi e l’innovazione della scuola unica

Nascita della pedagogia moderna

Nel Seicento, l’educazione era stata lasciata in uno stato di grande abbandono, a eccezione della tradizione gesuitica che proseguiva e si diffondeva ovunque in Europa. Le poche scuole laiche esistenti funzionavano male: i maestri, nella maggior parte dei casi, non avevano un metodo d’insegnamento né un piano di lavoro. Non c’era l’idea, né tanto meno la necessità, di formulare programmi educativi. Gli argomenti erano proposti ai ragazzi in modo disordinato e caotico, e l’apprendimento avveniva solo attraverso le parole e la memoria, senza l’osservazione della realtà.

Partendo dall’osservazione di ciò che vedeva intorno a sé, Giovanni Comenio, un insegnante originario della Boemia (1592-1670), nei primi decenni del Seicento iniziò a riflettere sull’importanza della scuola e dell’educazione. La nascita della pedagogia moderna si colloca proprio in questo periodo della storia del pensiero, grazie alle riflessioni di questo grande maestro ed educatore.

Le teorie di Comenio e il pensiero umanistico

Comenio partiva da una convinzione derivata dai pedagogisti dell’Umanesimo: l’ambiente scolastico è il più adatto all’azione educativa perché sviluppa nei ragazzi lo spirito di emulazione. La scuola, per Comenio, aveva diritto a maestri formati e in grado di applicare un metodo. Sebbene ispirato dalle teorie di Bacone, Comenio ne conservava solo l’invito all’osservazione diretta.

I principi pedagogici di Comenio

Attraverso l’osservazione della natura, Comenio derivava una serie di principi pedagogici alla base del suo metodo. Osservava la crescita dei bambini, il modo in cui gli uccelli costruiscono i nidi, la crescita degli alberi, l’alternanza delle stagioni, e l’azione del sole. Questi elementi naturali fornivano esempi da seguire.

I due principi fondamentali individuati da Comenio erano:

1. Unità delle strutture
2. Gradualità dello sviluppo

L’uomo, secondo Comenio, rientra in questi principi: anche il bambino ha una personalità completa e armoniosa, non inferiore a quella di un adulto. Da queste idee derivavano i principi della ciclicità del metodo e della pansofia. Il metodo ciclico prevedeva di insegnare le stesse discipline in modo progressivo, aumentando i dettagli e gli approfondimenti.

L’idea di una scuola unica

Comenio sosteneva la necessità di istituire una scuola di primo grado unica, accessibile ai bambini di tutte le classi sociali, sia maschi che femmine. L’idea della scuola unica era rivoluzionaria e anticipava concetti pedagogici moderni. Questa scuola promuoveva un processo di reciproco incoraggiamento: ai bambini delle classi elevate insegnava a non disprezzare gli altri, e permetteva di posticipare la selezione per le diverse carriere.

Secondo Comenio, tutti avrebbero dovuto conoscere i fondamenti della cultura per partecipare alla vita della società.

La struttura della scuola secondo Comenio

Comenio proponeva una struttura scolastica articolata in quattro gradi:

1. Scuola materna (per i primi sei anni): istruzione basata sull’osservazione della natura, con il supporto dei genitori, in particolare della madre.
2. Scuola di lingua nazionale.
3. Scuola del latino.
4. Accademia

Nel primo livello, i bambini imparavano le scienze fisiche e naturali, il significato della storia, e i primi elementi di aritmetica e geometria. Comenio incoraggiava anche l’avvio alla morale, attraverso l’educazione alla pulizia, al rispetto dei superiori e all’ubbidienza.