Concetti Chiave
- Erasmo da Rotterdam è un umanista e teologo olandese, noto per promuovere l'umanesimo cristiano e riformare la Chiesa integrando valori cristiani e classici.
- Nel suo "Elogio della follia", Erasmo critica l'erudizione e il razionalismo, usando la Follia come personaggio per esprimere verità e promuovere l'autocoscienza.
- L'opera "Elogio della follia" propone una pedagogia del rispecchiamento, invitando i lettori a riflettere su se stessi attraverso l'ironia e l'immediatezza della Follia.
- Gli "Adagia" di Erasmo è una raccolta di proverbi classici, che mira a trasmettere la saggezza degli antichi tramite commenti ricchi di spiegazioni e esempi.
- Attraverso gli "Adagia", Erasmo intende fornire un'opera educativa per adulti, valorizzando la cultura classica e la sua applicabilità ai tempi moderni.

Indice
Erasmo da Rotterdam: i principi del suo pensiero umanistico e riformatore
Erasmo da Rotterdamè stato un umanista e teologo olandese vissuto dal 1466 al 1536, ed è considerato come il maggior esponente dell’umanesimo cristiano.
A partire dal movimento della Devotio moderna, diffusasi in Olanda durante il 14° secolo, che proponeva un nuovo modo di guardare alla religiosità, assunse come modello per la propria vita l’emulazione della vita vissuta da Cristo e si fece promotore del principio secondo cui la comprensione della Bibbia doveva discendere dalla lettura diretta. In quel periodo infatti era ancora salda la convinzione che solo il sacerdote potesse leggere la Bibbia (scritta in latino) e a partire dalla sua comprensione potesse spiegarla ai fedeli. Facendosi promotore di questi principi Erasmo da Rotterdam si era prefissato di voler riformare la Chiesa, riportando in auge i valori propri del cristianesimo delle origini, coniugandoli con i valori ereditati dal mondo classico, ovvero dalla cultura latina e greca. Egli, quindi, cerca di coniugare i due valori principali di entrambe le dottrine: la pietas cristiana e l’humanitas del mondo classico. Rispetto alla Pietas, l’umanista afferma che la pietà costituisce il nucleo centrale su cui si fonda tutto il cristianesimo, e che la pietà è un sentimento fondamentale per avere fede; fede che però, secondo l’umanista deve necessariamente essere unita ai sentimenti di umiltà, perdono e compassione. D’altro canto, rispetto al concetto di Humanitas ripreso dal mondo classico, che letteralmente rappresenta la filantropia, afferma che questa si doveva basare sul rispetto della dignità umana, possibile solo se gli uomini fanno propri i principi di concordia e di pace, e utilizzano la ragione nel condurre le proprie azioni.
Quindi, al fine di riformare la chiesa del periodo, egli propone una riforma basata sull’educazione, la quale poneva rimedio al decadimento morale in cui era caduto il clero, e aveva lo scopo di rendere la Bibbia accessibile a tutti, affinché tutti potessero educarsi mediante gli insegnamenti che questa conteneva.
Erasmo da Rotterdam: Elogio della follia
Lo scritto “Elogio della follia” è un’opera frutto di un viaggio di due mesi durante il quale l’umanista raggiunse l’Inghilterra e il suo amico Tommaso Moro. L’opera fu pubblicata per la prima volta nel 1511, e si qualifica come uno scritto di educazione per gli adulti. Nell’opera, Erasmo critica l’atteggiamento della pura erudizione e gli eccessi del razionalismo; a essi contrappone uno sguardo disincantato e senza ipocrisie sugli uomini e sulla realtà.
Protagonista del testo è la Follia, che viene presentata come un personaggio personificato, che parla a un ipotetico pubblico di ascoltatori, utilizzando uno sguardo ingenuo, delle parole senza freni, dei pensieri non filtrati da ipocrisie e opportunismi e propone giudizi su tutto e su tutti, espressi senza alcun timore. La Follia può esprimersi con immediatezza sulla vita. Dunque, l’opera esprime la presa di coscienza che la follia è un elemento essenziale dell’uomo, e come tale è un superamento della letteratura umanistico-rinascimentale che dell’uomo aveva celebrato solo la dignità e la sapienza.
Erasmo mette sullo stesso piano la dialettica miseria-grandezza e saggezza-follia. I pregi e i difetti, i vizi e i meriti degli uomini non sono collocati in due ambiti distinti e separati, ma s’intrecciano in uno stesso contesto, in una sorta di dialogo dell’anima con sé stessa.
L'Elogio della follia è senza dubbio un’opera educativa, perché Erasmo propone ai suoi lettori un esercizio di autocoscienza ironica su se stessi. Il senso educativo di questo testo originalissimo per quel secolo, che, per la sua modernità, sembra scritto oggi, sta nel compito etico che l’autore si assume nel denunciare apertamente le false apparenze e i falsi valori.
Erasmo, attraverso l’espediente narrativo paradossale della Follia che parla in prima persona di se stessa, del mondo e degli uomini, propone ai lettori una sorta di “pedagogia del rispecchiamento”, che consiste nell’apprendere rispecchiando su di sé le parole e gli esempi proposti dall’educatore che parla. La lettura delle pagine, dallo stile serrato e ricchissime di esempi, diventa un’esercitazione auto-formativa finalizzata a ricercare in se stessi e negli altri il volto autentico dietro la maschera. Erasmo utilizza l’ironia per educare il suo pubblico adulto. Propone parole di verità pronunciate da un personaggio, la Follia, che sceglie di indossare il berretto a sonagli del folle o del giullare per dire delle verità su cui tutti dentro di sé concordano, ma che nessuno ha il coraggio di dire a voce alta.
Erasmo da Rotterdam: gli Adagia
Il trattato Adagia è una raccolta di 818 proverbi provenienti dalle letterature classiche, che Erasmo aveva cominciato a raccogliere già nel 1500 quando si trovava a Parigi e che si era riproposto di ampliare e ripubblicare presso l’editore Aldo Manuzio di Venezia, per renderla il più possibile completa. Dunque, dal 1507 al 1508 presso la fornitissima biblioteca dell’editore veneziano passò al vaglio tutti gli autori greci e latini: poeti, grammatici, oratori, dialettici, sofisti, storici, matematici, filosofi, teologi e poi tutta la schiera dei commentatori e degli interpreti.
La proposta educativa di Erasmo con quest’opera è molto interessante. Egli vuole rivalutare la saggezza degli antichi (latini e greci) contenuta in queste brevi sentenze ricche di significato che sono i proverbi, ricavando da ciascuno di essi gli insegnamenti che possono servire anche alla vita dell’oggi. Ciascun proverbio viene “ricercato” nelle varie opere, estrapolato, trascritto e ampiamente commentato dall’autore. I commenti contengono ricche spiegazioni, confronti e soprattutto molti esempi. Adagia è propriamente un’opera di formazione degli adulti, dove si forniscono insegnamenti in modo profondo, preciso e assolutamente non pedante. Gli autori classici più citati negli adagia sono Cicerone, Orazio, Virgilio, Aristotele, Omero, Pitagora e Sofocle.
Per ulteriori approfondimenti su Erasmo da Rotterdam vedi anche qua
Domande da interrogazione
- Quali sono i principi fondamentali del pensiero umanistico di Erasmo da Rotterdam?
- Qual è il tema centrale dell'opera "Elogio della follia" di Erasmo?
- In che modo Erasmo utilizza i proverbi negli "Adagia"?
- Qual è l'obiettivo educativo di Erasmo con le sue opere?
- Come Erasmo da Rotterdam intendeva rendere la Bibbia accessibile a tutti?
Erasmo da Rotterdam promuoveva la riforma della Chiesa attraverso l'educazione, combinando i valori del cristianesimo delle origini con quelli del mondo classico, come la pietas cristiana e l'humanitas classica, basata sulla dignità umana e la ragione.
"Elogio della follia" critica l'erudizione e il razionalismo e propone una riflessione ironica e autocosciente sulla natura umana, utilizzando la Follia come personaggio per esprimere verità scomode e promuovere una "pedagogia del rispecchiamento".
Negli "Adagia", Erasmo raccoglie e commenta proverbi delle letterature classiche per trasmettere la saggezza degli antichi, offrendo insegnamenti utili anche per la vita moderna, con spiegazioni e confronti dettagliati.
L'obiettivo educativo di Erasmo è riformare la Chiesa e la società attraverso l'educazione, rendendo accessibili i valori cristiani e classici, e promuovendo l'autocoscienza e la riflessione critica nei lettori.
Erasmo intendeva rendere la Bibbia accessibile a tutti promuovendo la lettura diretta del testo sacro, superando la convinzione che solo i sacerdoti potessero interpretarla, e incoraggiando l'educazione personale attraverso i suoi insegnamenti.