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Concetti Chiave

  • Tommaso Moro nacque a Londra nel 1480 e fu decapitato nel 1535 per essersi opposto al matrimonio tra Enrico VIII e Caterina.
  • La sua opera principale, "Utopia", è un romanzo filosofico che esprime le sue idee politiche attraverso il protagonista Raffaele.
  • In "Utopia", la proprietà privata è abolita e la società si basa sull'agricoltura condivisa e il lavoro comunitario.
  • Gli abitanti di Utopia lavorano sei ore al giorno e dedicano il resto del tempo alla cultura e al divertimento.
  • La tolleranza religiosa è un principio fondamentale di Utopia, dove si riconosce un Dio creatore e si permette il culto vario.

Indice

  1. La vita e la morte di Moro
  2. L'opera principale di Moro
  3. La società di Utopia
  4. Religione e tolleranza in Utopia

La vita e la morte di Moro

MOro nace nel 1480 a Londra, fu per questo condannato a morte e decapitato nel 1535 per essersi opposto al matrimonio tra Enrico VIII e Caterina favorito da un atto del Parlamento

L'opera principale di Moro

La sua opera più importante è Utopia in cui egli esprime le sue idee filosofiche e politiche. Utopia è una specie di romanzo filosofico con i pensieri di Moro detti per bocca del suo protagonista Raffaele, un visitatore giunto in un'isola ignota, Utopia, in uno dei viaggi al seguito di Amerigo Vespucci.

La società di Utopia

Nell’isola d’Utopia la proprietà privata è abolita. La terra è coltivata a turno dagli abitanti che sono tutti addestrati nell’agricoltura e si danno il cambio nelle campagne ogni due anni. L’oro e l’argento non possiedono valore alcuno e servono per gli utensili più umili. I cittadini dell’isola lavorano soltanto sei ore al giorno; per la restante parte si dedicano alle lettere o al divertimento. La cultura di quella popolazione è interamente rivolta all’utilità comune. Essi si curano poco della logica, coltivano, invece, le scienze positive e la filosofia; integrano le conoscenze razionali con i principi della religione.

Religione e tolleranza in Utopia

I princìpi che riconoscono della religione sono: l’immortalità dell’anima, destinata da Dio alla felicità; il premio o il castigo dopo la morte a seconda della condotta tenuta in vita. Riconoscono che la sola giuda naturale per l’uomo è il piacere e che su questa giuda è fondato lo stesso sentimento della solidarietà umana. Ma la caratteristica fondamentale di Utopia è la tolleranza religiosa. Tutti riconoscono l’esistenza di un Dio creatore dell’universo e autore del suo ordine provvidenziale. Gli utopi ritengono che a Dio piaccia il culto vario e diverso, perciò consentono ad ognuno di credere a ciò che gli piace. È vietata solamente la dottrina che nega l’immortalità dell’anima e la provvidenza divina; ma chi la professa non viene punito. La repubblica di Utopia è dunque uno stato conforme a ragione, nel quale i principi stessi della religione sono quelli che la ragione può difendere e far valere e l’intolleranza non trova posto.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'opera più importante di Tommaso Moro e quali idee vi esprime?
  2. L'opera più importante di Tommaso Moro è "Utopia", in cui esprime le sue idee filosofiche e politiche attraverso un romanzo filosofico. In "Utopia", la proprietà privata è abolita, l'oro e l'argento non hanno valore, e la società è basata sull'utilità comune e la tolleranza religiosa.

  3. Come viene organizzata la vita lavorativa e culturale nell'isola di Utopia?
  4. Nell'isola di Utopia, i cittadini lavorano solo sei ore al giorno e dedicano il resto del tempo alle lettere o al divertimento. La cultura è orientata all'utilità comune, con un focus sulle scienze positive e la filosofia, integrando conoscenze razionali con principi religiosi.

  5. Quali sono i principi religiosi fondamentali riconosciuti dagli abitanti di Utopia?
  6. Gli abitanti di Utopia riconoscono l'immortalità dell'anima, il premio o castigo dopo la morte in base alla condotta in vita, e la tolleranza religiosa. Credono che Dio apprezzi un culto vario e diverso, permettendo a ciascuno di credere ciò che preferisce, tranne la negazione dell'immortalità dell'anima e della provvidenza divina.

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