Concetti Chiave
- Il positivismo promuove un approccio materialistico e scientifico alla vita, influenzando la filosofia e le scienze sociali del XIX secolo.
- Il naturalismo applica il metodo scientifico alla letteratura, privilegiando l'osservazione oggettiva della realtà sociale e umana.
- Il verismo italiano adotta i principi del naturalismo francese, concentrandosi sulla rappresentazione fedele e impersonale della vita degli umili.
- Il naturalismo rifiuta l'idealismo romantico, cercando di descrivere la realtà quotidiana con precisione e impersonalità.
- Le teorie positivistiche influenzano la letteratura, trasformandola in un mezzo di indagine sociale e antropologica.
Indice
- Evoluzione Industriale e Scienze Naturali
- Filosofia Positivista e Comte
- Determinismo Psicologico e Taine
- Darwin e la Teoria dell'Evoluzione
- Positivismo e Nuove Discipline
- Marx e il Socialismo Scientifico
- Naturalismo e Letteratura Scientifica
- Verismo e Fedeltà al Reale
- Naturalismo Francese e Realtà Quotidiana
- Concezione del Vero e Positivismo
Evoluzione Industriale e Scienze Naturali
Lo sviluppo delle scienze naturali e le scoperte tecnologiche accompagnano l’evoluzione industriale nell’Ottocento.
Gli studi di medicina e di biologia allargano l’orizzonte del sapere e le invenzioni mutano il panorama industriale e il paesaggio delle città; la percezione del tempo cambia grazie alla comparsa di nuovi mezzi di trasporto e di comunicazione. La scienza favorisce la crescita pacifica di tutta la società conducendola verso un’epoca nuova.Filosofia Positivista e Comte
Tale atmosfera acquista maggiore rilievo grazie alla diffusione della filosofia positivista. Il termine “positivismo” viene usato per la prima volta dal filosofo Claude-Henri de Saint-Simon, e viene ripreso da August Comte, per indicare un nuovo orientamento di pensiero che spiega il mondo rifiutando le interpretazioni sovrannaturali e basandosi sui dati della realtà fisica. Comte individua la scienza come unico strumento utile per indagare il mondo: saranno l’esperienza e l’analisi dei fatti a permettere la conoscenza di ogni fenomeno.
Determinismo Psicologico e Taine
Il convincimento che tutto possa essere studiato alla luce della ragione porta a spiegare l’esistenza umana, il carattere e le azioni dell’uomo, sulla base di elementi specifici e documentabili.
Hippolyte-Adolphe Taine individua le cause biologiche, sociali, storiche come aspetti che determinano la vita del singolo (“determinismo psicologico”).
Darwin e la Teoria dell'Evoluzione
Queste visioni filosofiche culturali sono riconducibili a una concezione materialistica della vita: per studiarne ogni aspetto occorre rifarsi solo all’osservazione scientifica, poiché è la materia l’unica e sola realtà. Tale approccio è alla base della teoria dell’evoluzione di Charles Darwin, secondo cui l’interazione tra condizione ambientale e modifica della caratteristica dei viventi determina l’origine, la sopravvivenza o l’estinzione della specie.
Positivismo e Nuove Discipline
Il metodo positivistico rimuove qualsiasi aspetto non razionale dal suo campo di osservazione. L’uomo è oggetto di indagini che mettono in luce i comportamenti, gli stati mentali, le devianze. Nascono nuovi indirizzi e discipline del sapere quali la psicologia, la sociologia, la neurologia e l’antropologia.
Marx e il Socialismo Scientifico
Il positivismo ha successo per il suo carattere partico, riuscendo a condizionare l’analisi della società capitalistica svolta da Karl Marx: sostiene che l’essenza dell’uomo non è determinabile in astratto, bensì nel rapporto e concreto che egli stabilisce con gli altri uomini (“socialismo scientifico”). Marx chiama “struttura” la dimensione economica, che determina la “sovrastruttura”, cioè le idee morali, le concezioni filosofiche, le credenze religiose.
Naturalismo e Letteratura Scientifica
Le teorie del Positivismo suggeriscono agli autori del Naturalismo di ricercare in modo scientifico e analitico i dati dell’esperienza per ricavarne principi applicabili ai fini del progresso civile. In narratore intende studiare il meccanismo degli eventi per rappresentarne le cause e le conseguenze, con impersonalità e precisione, liberandosi della soggettività e cercando gli cogliere la realtà in modo impassibile.
La letteratura viene paragonata ad una scienza sociale che si assume il dovere della verità.
Emilie Zola teorizza le caratteristiche e i canoni della nuova poetica, applicando alla letteratura il metodo scientifico: lo scrittore deve attenersi all’osservazione analitica della realtà materiale registrandone lo svolgimento ed evitando commenti, secondo la regola dell’impersonalità. Il romanzo viene utilizzato come strumenti di indagine antropologica.
Il nuovo romanzo deve essere un “documento umano” e deve svolgere una funzione di profonda sensibilizzazione dell’opinione pubblica.
In Italia cresce il fastidio per le forme ormai banali e abusate del romanzo storico e sentimentale, e iniziano ad arrivare le tesi francesi verso la fine degli anni Sessanta.
La diffusione delle teorie positivistiche applicate a tutti i campi del sapere, compresa l’arte e la letteratura, e la presa di coscienza dei problemi, soprattutto in Italia con l’unità che accentuò lo squilibrio tra Nord e Sud, forniscono argomentazioni agli scrittori per applicare anche in Italia le istanze del Naturalismo francese e attribuire alla letteratura un valore di documentazione e di denuncia.
Verismo e Fedeltà al Reale
Il Verismo, definito così a metà degli anni Sessanta dell’Ottocento, riprende la fedeltà al reale e l’amore per il vero, l’osservazione e l’analisi dei rapporti tra l’individuo e l’ambiente, l’obiettività e l’impersonalità del racconto.
Nel Verismo viene meno la componente scientifica, gli scrittori veristi inoltre preferiscono descrivere la vita autentica dell’umile gente di campagna emarginata in un angolo remoto della storia, focalizzando le storie su contadini, pastori e pescatori, e perseguendo in maniera oggettiva il mondo che intende rappresentare.
I Veristi non assumono nessun impegno politico, esprimendo una concezione conservatrice della vita e della società. Compito dell’artista non è modificare lo stato delle cose attraverso la loro rappresentanza e denuncia, bensì fotografarlo con la massima verosimiglianza e rimanendo fedele all’impersonalità.
Da un lato si attribuisce alla voce narrante il punto di vista corale dei personaggi, dall’altro evitano il ricorso al dialetto, così da permettere un italiano accessibile a tutti, senza rinunciare al colore locale e usando il parlato popolare.
Inoltre, l’autore rinuncia a esprimere giudizi, “regredendo” al livello del mondo narrato e dei personaggi, lasciando che i luoghi, le cose e le persone si presentino sulla scena da soli, e che emergano a poco a poco, sostituendo il proprio punto di vista con il loro.
Ma la produzione verista ha vita breve e riceve scarso consenso, salvo essere rivalutata nel corso del Novecento.
Naturalismo Francese e Realtà Quotidiana
Diffusosi in Francia alla fine degli anni Cinquanta dell’Ottocento, “Naturalismo” indica una corrente artistico-letteraria che sceglie la realtà quotidiana come oggetto privilegiato di osservazione e narrazione.
Lo scrittore si propone l’obiettivo di descrivere gli ambienti sociali e le dinamiche dei rapporti fra gli individui, descrivendone la vita, le abitudini…
Concezione del Vero e Positivismo
Anche nella poetica romantica il “vero” giocava un ruolo fondamentale, ma che non dava mai una descrizione impersonale delle vicende, contaminando il reale con l’”ideale”.
Diversa è la concezione del “vero” che gli autori del Naturalismo francese sperimentano, in polemica con l’idealismo romantico. Le teorie del “Positivismo” suggeriscono loro di ricercare in modo scientifico e analitico i dati dell’esperienza per ricavarne principi applicabili al fine del progresso civile. Rifiutando ogni concezione metafisica, il narratore vuole studiare il meccanismo degli eventi per rappresentarne le cause e le conseguenze con impersonalità e precisione, liberandosi della soggettività e cogliendo la realtà in modo impassibile, senza lasciar emergere i propri sentimenti.
La letteratura viene paragonata a una scienza sociale, che si assume il dovere della verità studiando l’uomo reale. Fondamentale si rivela la teoria del filosofo “Hippolyte-Adolphe Taine, che invita l’artista a cercare fattori che influenzano la psicologia e le azioni umane nel condizionamento ereditario, nell’ambiente sociale e nel momento storico.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo della filosofia positivista secondo Comte?
- Come influisce il determinismo psicologico di Taine sulla comprensione dell'esistenza umana?
- In che modo la teoria dell'evoluzione di Darwin si collega al positivismo?
- Qual è l'obiettivo del Naturalismo nella letteratura secondo Zola?
- Quali sono le caratteristiche principali del Verismo italiano?
La filosofia positivista, secondo Comte, rifiuta le interpretazioni sovrannaturali e si basa sui dati della realtà fisica, utilizzando la scienza come unico strumento per indagare il mondo.
Il determinismo psicologico di Taine spiega l'esistenza umana, il carattere e le azioni dell'uomo sulla base di cause biologiche, sociali e storiche, studiando tutto alla luce della ragione.
La teoria dell'evoluzione di Darwin si collega al positivismo attraverso un approccio materialistico che si basa sull'osservazione scientifica per studiare l'interazione tra condizione ambientale e modifica delle caratteristiche dei viventi.
Secondo Zola, l'obiettivo del Naturalismo nella letteratura è applicare il metodo scientifico per osservare analiticamente la realtà materiale, rappresentando cause e conseguenze degli eventi con impersonalità e precisione.
Il Verismo italiano si caratterizza per la fedeltà al reale, l'osservazione obiettiva e l'impersonalità del racconto, concentrandosi sulla vita autentica delle persone umili senza impegno politico, e descrivendo la realtà con verosimiglianza.