Concetti Chiave
- Il Romanticismo in Italia iniziò nel 1826 con la pubblicazione dell'articolo di Madame de Stael sulla "BIBLIOTECA ITALIANA".
- Madame de Stael criticava gli intellettuali italiani per il loro attaccamento al classicismo e la mancata apertura alla letteratura europea contemporanea.
- I classicisti difendevano il valore della tradizione letteraria italiana, vedendo il passato come fonte di esperienza primaria.
- I romantici promuovevano l'apertura a nuovi indirizzi culturali, mantenendo comunque il rispetto per il patrimonio tradizionale.
- I romantici superarono i classicisti, segnando un cambiamento verso il modernismo che in Italia si completerà solo col Decadentismo del Novecento.
Indice
L'origine del Romanticismo in Italia
In Italia il fenomeno romantico differentemente da altre realtà europee nacque precisamente nel 1826 quando in Francia fu pubblicato l’articolo di Madame de Stael “sulla maniera e l’utilità delle traduzioni” sul giornale “BIBLIOTECA ITALIANA”.
La polemica di Madame de Stael
Lo spirito dell’articolo, puramente polemico, si rivolgeva agli intellettuali italiani che, considerati troppo classicisti e rivolti al passato, erano poco sensibili e recettivi alla letteratura europea e contemporanea. Un’accusa veritiera che, trovava conferma nell’importante tradizione culturale italiana (la letteratura latina, Dante, Petrarca, i rinascimentali) di cui gli autori italiani facevano riferimento e ostentazione. Secondo Madame de Stael, gli italiani «continuavano a rimestare nella cenere, gioielli ormai trovati» nella convinzione che il patrimonio classico, pur restando un patrimonio inestimabile, doveva aprirsi ad altri orientamenti culturali. L’articolo si compone di due parti:
Classicisti e Romantici a confronto
•Classicisti: secondo i classicisti, la letteratura italiana contemporanea, non aveva nulla da insegnare agli italiani che, invece, dovevano rivolgersi al passato quale fonte inesauribile di esperienza. Si assiste, quindi, ad una difesa del patrocinio classico di cui maggiore esponente è Pietro Giordani.
•Romantici: i romantici, invece, caldeggiavano per una posizione più aperta e distesa, attenta a nuovi indirizzi culturali, senza per questo rinnegare il patrimonio tradizionale considerato inviolabile e sacro per la cultura italiana. Tra i rappresentanti più eminenti, compare Giovanni Berchet autore de “lettera semiseria di Grisostomo a suo figlio” con la quale intendeva difendere lo stile popolare della poesia: lo spirito e la sensibilità poetica sono presenti in tutti gli uomini, solo che alcuni di essi sono capaci di far emergere questo senso di ispirazione, altri, invece, a causa di una condizione troppo gretta oppure esageratamente raffinata, non sono abili ad esprimere tale intuizione (poetica pascoliana del fanciullino). Per questo motivo la poesia può essere intesa da tutti, anche se attraverso un linguaggio più equilibrato, “popolare” ma, non per questo semplice o ordinario.
La vittoria dei Romantici
La disputa fra romantici e classicisti si risolse con una vittoria dei romantici che surclassarono i loro avversari con le loro nuove istanze moderne. Rispetto al contesto europeo, molti dei temi affrontati saranno trattati in Italia, solo nel novecento con il Decadentismo.
Domande da interrogazione
- Qual è stata l'origine del Romanticismo in Italia?
- Qual era la critica principale di Madame de Stael agli intellettuali italiani?
- Come si è risolta la disputa tra classicisti e romantici in Italia?
Il Romanticismo in Italia è nato nel 1826 con la pubblicazione dell'articolo di Madame de Stael "sulla maniera e l’utilità delle traduzioni" sul giornale "BIBLIOTECA ITALIANA".
Madame de Stael criticava gli intellettuali italiani per essere troppo classicisti e poco aperti alla letteratura europea contemporanea, accusandoli di rimanere ancorati al passato.
La disputa si è risolta con la vittoria dei romantici, che hanno prevalso con le loro nuove istanze moderne, mentre molti temi sono stati affrontati in Italia solo nel Novecento con il Decadentismo.