Concetti Chiave
- Il Decadentismo esplora l'unione tra l'io e il mondo, dove la coscienza individuale si dissolve nell'inconscio collettivo, esaltando la vita a un livello quasi divino attraverso il panismo.
- I sensi e gli stati irrazionali come follia e sogno sono considerati strumenti privilegiati per conoscere il mondo, sfuggendo al controllo della ragione e aprendo a nuove prospettive.
- L'estetismo enfatizza l'arte come valore supremo, sostituendo i valori morali con il culto del bello, trasformando la vita e la poesia in opere d'arte e rivoluzionando il linguaggio poetico.
- Le tecniche espressive decadenti includono la musicalità della parola e l'uso di metafore e sinestesie, creando legami inaspettati tra realtà remote e caricando di significati oscuri i simboli letterari.
- Figure ricorrenti nel Decadentismo sono l'artista maledetto, l'esteta, l'inetto a vivere, la donna fatale, il fanciullino e il superuomo, ciascuno rappresentando diverse sfaccettature della condizione umana.
Indice
Identità tra io e mondo
>identità tra io e mondo: soggetto e oggetto si confondono in un’unica unità (unione che avviene sul piano dell’inconscio), in questo modo l’io individuale può annullarsi nel Tutto e attraverso questo annullamento potenzia all’infinito la propria vita, rendendola come divina (atteggiamento definito panismo).
Sregolatezza dei sensi
>sregolatezza dei sensi: come strumenti privilegiati del conoscere vengono indicati tutti gli stati irrazionali dell’esistere come la malattia, la nevrosi, la follia, il delirio, il sogno; tutti questi stati si sottraggono al controllo paralizzante della ragione aprendo lo sguardo verso prospettive ignote.
Epifanie
>epifanie: (definite da James Joyce) un particolare qualunque della realtà che appare insignificante alla visione comune, improvvisamente si carica di un forte significato misterioso e affascinante allo stesso tempo.
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Musica e parola
>Musica: la parola assume musicalità, non ha un valore logico: la musica infatti è la suprema fra le arti poiché è la più indefinita, svincolata da ogni significato razionale e in grado di provocare vere e proprie estasi. La trasformazione della parola in musica è teorizzata in “Arte poetica” di Verlaine (1882) che si può definire il manifesto della nuova letteratura decadente.
Cadono i nessi sintattici
>cadono i nessi sintattici tradizionali: la sintassi si fa vaga e imprecisa; lo strumento linguistico più utilizzato è quello metaforico, analogico-> con la metafora decadente si istituiscono legami impensati tra realtà fra loro remote: a differenza della metafora tradizionale, questa non è sempre regolata da rapporti di somiglianza. Affine alla funzione della metafora è quella della sinestesia e il ricorso a simboli allusivi caricati di sensi oscuri.
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Malattia come metafora
>malattia come metafora di una condizione storica, di un momento di crisi profonda: la civiltà è corrosa dalla malattia, mentre coloro che si separano dalla massa disprezzandola sono in una condizione privilegiata. Alla malattia umana si unisce quella delle cose: gusto decadente per tutto ciò che è corrotto e impuro.
Morte e corruzione
>morte: malattia e corruzione sono spesso immagini della morte, tema dominante in modo ossessivo.
>vitalismo: esaltazione della pienezza della vita senza limiti, che si afferma al di là di ogni norma morale. Culto della vita-> per cercare di sconfiggere il senso di stanchezza e di esaurimento.
Artista maledetto e altri archetipi
>artista maledetto, che sceglie deliberatamente il male;
>esteta, uomo che vuole trasformare la sua vita in opera d’arte sostituendo alle leggi morali quelle del bello;
>inetto a vivere, escluso dalla vita a causa di mancanza di energia vitale; >donna fatale, dominatrice del maschio fragile e sottomesso, maga al cui fascino non si può sfuggire (in questa figura si proietta una paura del femminile che può essere spiegato con una crisi dell’identità virile o con una sempre più netta emancipazione della donna);
>fanciullino: rifiuto della condizione adulta al di fuori del “nido” familiare (mito pascoliano espressione dell’irrazionalismo);
>superuomo: individuo superiore alla massa mediocre, forte e dominatore, non ostacolato da dubbi e incertezze. La figura figura del fanciullino e quella del superuomo appaiono antitetiche, tuttavia sono profondamente collegate.
Domande da interrogazione
- Qual è il concetto di "Unione tra Io e Mondo" nel contesto del testo?
- Come viene descritta la "Sregolatezza e Conoscenza Irrazionale"?
- Qual è il ruolo dell'arte nella "Rivoluzione del Linguaggio"?
- In che modo la "Musica e Trasformazione della Parola" influenzano la letteratura decadente?
- Quali sono le figure ricorrenti nell'estetismo e decadenza?
Il concetto di "Unione tra Io e Mondo" si riferisce all'identità tra soggetto e oggetto, dove l'io individuale si annulla nel Tutto, potenziando la propria vita in modo divino, un atteggiamento definito panismo.
La "Sregolatezza e Conoscenza Irrazionale" è descritta come l'uso di stati irrazionali come malattia, nevrosi, follia, delirio e sogno per sfuggire al controllo della ragione e aprire nuove prospettive di conoscenza.
L'arte è vista come il valore più alto, superiore a tutti gli altri, e la vita stessa deve essere un'opera d'arte. La poesia diventa un veicolo di rivelazione dell'assoluto e del mistero, con un linguaggio poetico rivoluzionario e musicale.
La musica è considerata la suprema delle arti per la sua indefinitezza e capacità di provocare estasi. La parola assume musicalità, perdendo valore logico, come teorizzato da Verlaine nel suo "Arte poetica".
Le figure ricorrenti includono l'artista maledetto, l'esteta, l'inetto a vivere, la donna fatale, il fanciullino e il superuomo, ognuna rappresentando diversi aspetti dell'estetismo e della decadenza.