Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Le storie di Anna e Levin si intrecciano attraverso Stiva, creando un parallelo tra la ricerca di amore e felicità in una società oppressiva.
  • Il romanzo esplora il conflitto tra liberalismo e conservatorismo nella Russia del XIX secolo, con i protagonisti che sfidano le convenzioni sociali per amore.
  • Il tema dell'amore è centrale, con l'adulterio che mette in luce la doppia morale dell'aristocrazia russa e la condanna delle relazioni extraconiugali femminili.
  • Il ruolo della donna è cruciale: Anna rappresenta una figura femminile in cerca di libertà e indipendenza contro le rigide norme sociali del tempo.
  • Levin, considerato l'alter ego di Tolstoj, incarna la ricerca del significato della vita e critica le ipocrisie della società aristocratica.

Indice

  1. Le due storie principali
  2. Il contesto storico e sociale
  3. Le convenzioni sociali e l'amore
  4. Il tema dell'adulterio
  5. Le diverse unioni familiari
  6. L'amore libero e la società
  7. Il ruolo delle donne
  8. La tragedia di Anna
  9. L'evoluzione psicologica di Anna
  10. Levin e la ricerca del senso
  11. Il realismo nel romanzo

Le due storie principali

Sebbene diversi personaggi appaiano nell'opera di Tolstoj, possiamo vedere come ci siano due storie principali, quella di Anne e quella di Levin: Anna è sorella di Stiva e Levin è amico e cognato di quest’ultimo, per cui Stiva costituisce il trait-d’union fra le due storie che si sviluppano, così, in modo parallelo.

La vita di Anna è segnata da una società che la giudica quando decide di scommettere tutto per amore, Levin per un continuo tentativo di cercare la felicità e il senso della vita.

Due esperienze, apparentemente diverse ma segnate dallo stesso contesto.

Il contesto storico e sociale

Il romanzo è pubblicato nell'anno 1877 ed è ambientato nella Russia della fine del diciannovesimo secolo.

Nel paese si stavano verificando diversi cambiamenti che aprirono la strada a una società più liberale che intendeva lasciarsi alle spalle a poco a poco la sua posizione più conservatrice, molto attaccata alla società russa dell'epoca. Tuttavia, le idee liberali non erano ancora emerse chiaramente.

È evidente che questo scontro di ideali ci lascia indovinare, in una certa misura, il tragico futuro di Anna.

Le convenzioni sociali e l'amore

Il protagonista ha la necessità di affrontare convenzioni sociali per difendere l'amore libero. E, come per il liberalismo del tempo, Anna non sembra adattarsi alle norme solidamente stabilite.

I personaggi del romanzo appartengono alle alte sfere sociali russe, in cui non vi è alcun cambiamento di mentalità. Piuttosto, c'è una credenza profondamente radicata nelle convenzioni e nelle tradizioni. Nell'opera, la doppia moralità aristocratica viene messa in discussione al fine di salvaguardare sempre l'onore e le apparenze al di sopra della felicità.

Il tema dell'adulterio

Anna Karenina è un romanzo a tema amoroso il cui asse principale è l'adulterio. È presente fin dall'inizio del romanzo quando il fratello del protagonista è infedele a sua moglie ed è, dopo tutto, il motivo per cui Anna si reca a Mosca e la porta a incontrare Vronsky. Tuttavia, la questione dell'infedeltà non è fondamentale, anche se è il modo in cui essa viene giudicata e condannata.

Il romanzo esplora diversi conflitti coniugali, tutti sempre in un contesto aristocratico.

Le diverse unioni familiari

Il romanzo inizia con una delle frasi più famose della letteratura: “Tutte le famiglie felici si assomigliano, ma ogni famiglia infelice è felice a modo suo”.

In tutto il lavoro, possiamo vedere come l'autore esamini diversi tipi di famiglia e di matrimonio.

Da un lato, Anna e Alexis Karenin rappresentano un matrimonio di convenienza, non esiste amore tra loro, tutto si basa sulle apparenze.

Il matrimonio fra Dolly e Steve è in crisi fin dall'inizio del romanzo a causa dell’infedeltà dell’uomo, di cui nemmeno si pente. E quello di Kitty e Levin, l'unica coppia che alla fine ha successo, forse perché sono meno dipendenti l'uno dall'altra e gli unici che si impegnano davvero.

Queste unioni familiari sono descritte con le loro virtù e i loro difetti. Ma che tipo di famiglia riesce ad essere felice?

Tolstoj sembra contrapporre due esperienze amorose molto diverse. Quella di Anna e Vronski è governata dal rapimento ed è più appassionata. Comporta anche la distruzione di un nucleo familiare.

Nel frattempo, Levin riesce a trovare un equilibrio familiare con Kitty perché il loro amore cresce lentamente si costruisce lentamente: la loro personalità si evolve piano piano e col tempo essi giungono a conoscersi meglio.

Con questo, l'autore sembra voler dire che le relazioni che si consolidano vincono gradualmente contro gli idilli furtivi.

L'amore libero e la società

Tolstoj si interroga anche su questioni ancestrali, specialmente in relazione alla tradizione matrimoniale dell'alta società, basata sulla convenienza. Personaggi come Anna dimostrano che l'amore libero non deve essere un crimine; tuttavia, la società non è pronta ad accettarlo.

Anna è una donna in anticipo sui tempi che sacrifica la sua posizione sociale per amore, davanti agli occhi di una società che era più abituata ai matrimoni di convenienza e che non giudica le relazioni extraconiugali degli uomini, ma quelle delle donne.

Il ruolo delle donne

Alcune recenti ricerche del romanzo rivelano la possibilità di procedere ad una lettura dell’opera in chiave femminista.

In questo senso, possiamo evidenziare il carattere di Ana come una donna che vuole essere libera e indipendente, ha pensieri e sentimenti propri. Non è un oggetto decorativo dedicato esclusivamente ad accompagnare il marito nella società e a salvaguardare le apparenze, né pretende di restare sullo sfondo ed è questo che causa il rifiuto dell'aristocrazia.

Con questo personaggio l'autrice sembra aprire un dibattito: qual è il posto delle donne nella società? La società russa alla fine del diciannovesimo secolo è pronta per la libertà delle donne?

L'esperienza di Anna porta con sé la risposta.

La tragedia di Anna

Anna sceglie Vronski e respinge l'idea di stare al fianco di un uomo che non ama. Suo marito le nega il divorzio, perché in quell’epoca la decisione ricadeva sull'uomo.

Nel romanzo, Anna è condannata ad essere un'amante; perde suo figlio e si guadagna il disprezzo della sua cerchia sociale. Nel frattempo, l'atto di Vronski non è disapprovato e continua a partecipare agli eventi senza essere sottoposto ad alcun giudizio.

L'evoluzione psicologica di Anna

L'evoluzione psicologica del protagonista nel romanzo ha avuto un tale impatto che oggi è ancora chiamata sindrome di Anna Karenina, che si spiega con una dipendenza assoluta dalla persona amata. Anna diventa ossessionata dalla possibilità di perdere Vronski, uno dei grandi motivi della sua angoscia e questa cecità finisce per distruggerla.

Anna si suicida quando vede che il suo tentativo di libertà non riesce, né riesce ad avere con Vronski il rapporto che aveva immaginato. Per coincidenza, la fine di Anna Karenina avviene nella stessa stazione ferroviaria in cui ha incontrato il conte. Quel giorno un uomo si getta sui binari del treno. L'inizio di questa relazione e il cattivo presagio del protagonista le predice la triste fine che le ha riservato il destino.

Una morte che, da un lato, potrebbe significare l'unica via d'uscita che Anna trova per essere libera dall'oppressione che la invade e, dall'altro, come segno di vendetta al suo amante Vronski, che sembra non amarla come vorrebbe.

Levin e la ricerca del senso

Levin è il personaggio più "spirituale" del romanzo. Alcune ricerche suggeriscono che Levin rappresenti le idee dell'autore, perché in lui si possono vedere le preoccupazioni esistenziali, filosofiche e religiose che lo scrittore ha avuto durante i suoi ultimi anni. Nell’insieme, egli rappresenta la ricerca del senso della vita.

Tolstoj nacque in una famiglia aristocratica russa e fu educato con questi valori. Tuttavia, il suo percorso di vita gli creò una divisione tra le sue origini benestanti e un o stile di vita più modesto. Levin è un personaggio che preferisce vivere in campagna e allontanarsi dall'ipocrisia della gente di città.

In questo personaggio si possono ritrovare diverse critiche al sistema. Levin si sente spesso solo, un fatto che lo fa interrogare sulla vita che lo circonda. Nonostante si unisca in matrimonio e pensi che ciò possa cambiare la sua situazione esistenziale, finisce per rifugiarsi nella fede. Anche se, come Anna, Levin pensa al suicidio come soluzione ai suoi problemi, alla fine non arriva a tanto.

Il realismo nel romanzo

Anna Karenina è un romanzo realistico e come tale offre caratteristiche di questo movimento letterario. Da un lato, la presenza di un narratore in terza persona consente all'autore di fare descrizioni accurate di ambienti e personaggi come se fosse quasi una fotografia.

D'altra parte, l'analisi psicologica dei personaggi, tipica del realismo, è evidente, grazie all'uso del monologo interiore, una modalità narrativa frequente in Anna e Levin.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le due storie principali nel romanzo "Anna Karenina"?
  2. Le due storie principali sono quelle di Anna e Levin. Anna è sorella di Stiva, mentre Levin è amico e cognato di quest'ultimo, creando un legame tra le due narrazioni che si sviluppano parallelamente.

  3. In quale contesto storico e sociale è ambientato il romanzo?
  4. Il romanzo è ambientato nella Russia della fine del diciannovesimo secolo, un periodo di transizione verso una società più liberale, sebbene le idee liberali non fossero ancora chiaramente emerse.

  5. Come viene affrontato il tema dell'adulterio nel romanzo?
  6. L'adulterio è un tema centrale nel romanzo, presente fin dall'inizio con l'infedeltà del fratello di Anna. Tuttavia, il focus è su come l'infedeltà viene giudicata e condannata, esplorando i conflitti coniugali in un contesto aristocratico.

  7. Qual è il ruolo delle donne secondo il romanzo?
  8. Il romanzo suggerisce una lettura in chiave femminista, evidenziando il carattere di Anna come una donna che desidera essere libera e indipendente, sfidando le convenzioni sociali dell'epoca che relegavano le donne a ruoli subordinati.

  9. Qual è l'evoluzione psicologica di Anna nel romanzo?
  10. Anna sviluppa una dipendenza assoluta da Vronski, diventando ossessionata dalla possibilità di perderlo. Questa ossessione contribuisce alla sua angoscia e alla sua tragica fine, culminando nel suicidio come unica via d'uscita dall'oppressione che sente.

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