michaelriccia
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Concetti Chiave

  • Dossi offre una visione malinconica ed espressionistica del suo ingresso in collegio, caricaturando personaggi come il professor Proverbio, un alcolizzato pieno di sé.
  • La satira di Dossi critica l'ostentazione e la vacuità delle idee didattiche nei collegi ottocenteschi, considerati come scuole d'élite ma in realtà scadenti.
  • L'ambiente del collegio è descritto come squallido e pretenzioso, con affreschi di gusto arcadico e busti di marmo che appaiono ipocriti agli occhi del giovane protagonista.
  • La versione de "L'altrieri" del 1868 è stata preferita per rappresentare la Scapigliatura milanese, grazie al suo lessico caratteristico e innovativo per l'epoca.
  • Dossi utilizza un linguaggio distintivo, mescolando voci arcaiche, termini rari e parole inventate, creando un effetto di straniamento attraverso scelte grafiche uniche.

Indice

  1. Ingresso nel collegio e satira
  2. Critica all'educazione ottocentesca
  3. Ambiente squallido e pretenzioso
  4. Versioni e varianti dell'opera
  5. Pastiche linguistico e grafico

Ingresso nel collegio e satira

Dossi traccia un quadro, insieme malinconico (per la distanza del ricordo) ed espressionistico (nella deformazione caricaturale di personaggi e situazioni), del suo ingresso nella vita di collegio. Il professor Proverbio appare da subito come un alcolizzato pieno di sé, imbastitore di una gramática e di una antologia di belle léttere (rr.

9-10), cioè di quei libri — commenta malizioso Dossi — dei quali il nostro paese, insieme a proposte, risposte e controrisposte su questioni di lingua e simili lavori da stortachiffen, al presente in mancanza di méglio trabocca (rr. 10-13).

Critica all'educazione ottocentesca

La satira dossiana si appunta sull'ostentazione del professor Proverbio e, più oltre nell'opera, sull'assoluta vacuità delle sue idee didattiche. L'autore polemizza così con il tipo di educazione impartita nei collegi ottocenteschi. Il collegio come luogo di istruzione d'élite, scelto per i propri figli dalle famiglie più facoltose, è in realtà una scuola scadente, dove le materie ritenute fondamentali (come la grammatica e la calligrafia) sono avulse dalla vita concreta.

Ambiente squallido e pretenzioso

L'ambiente materiale appare squallido e pretenzioso: gli affreschi del refettorio di gusto arcadico raffiguranti giardini, tempietti e boschi con eremiti; i busti in marmo di Cicerone e Orazio che sorridono ipocritamente (o almeno così pare al piccolo Guido) nello studio del direttore (nell'aula scolastica, Guido ne troverà un altro, in gesso dipinto di verde e oro, dello stesso professor Proverbio).

Versioni e varianti dell'opera

La versione de L'altrieri qui riprodotta è quella dell'anno relativo al 1868. L'opera vedrà la luce in una nuova edizione nell'anno 1881, con numerose varianti inerenti soprattutto la lingua, riportata in un alveo più toscano e meno lombardo.

Abbiamo preferito la prima stesura, sia perché cronologicamente più vicina al "cuore" storico della Scapigliatura milanese, sia perché più caratteristico e gustoso ci pare l'impasto lessicale, che rappresentò all'epoca un'eclatante novità.

Pastiche linguistico e grafico

In un singolare e personalissimo pastiche, troviamo voci arcaiche e letterarie (eletta, r. 78; fábrica, r. 86), termini gergali o comunque di uso raro (stortachiffen, r. 12; gelosie, r. 29; scambiettare, r. 33; calánca, r. 71; frusta-mattoni, r. 84), vocaboli creati dallo stesso Dossi (incantinava, r. 18; sportellò, r. 51; parpaglionata, r. 71; mangiatório, r. 89; ronfatório, r. 93), numerosi sostantivi e aggettivi alterati (festoccia, r. 36; giallógnole e rossigne, r. 69).

Sul piano grafico, vengono accentate tutte le parole sdrucciole (s'impiombávano, r. 14; piantávasi, r. 17; léttere, r. 40 ecc.). Nelle opere della maturità, Dossi farà ricorso ai punti interrogativo ed esclamativo ponendoli anche all'inizio del periodo (capovolti, come nella lingua spagnola). Tali scelte provocano nel lettore un effetto di straniamento, capace di avvincere la sua attenzione al dato stilistico, prima ancora che ai contenuti della narrazione.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ritratto del professor Proverbio nell'opera di Dossi?
  2. Dossi descrive il professor Proverbio come un alcolizzato pieno di sé, che crea opere letterarie di scarso valore, criticando l'educazione ottocentesca.

  3. Come viene rappresentato l'ambiente del collegio?
  4. L'ambiente del collegio è descritto come squallido e pretenzioso, con decorazioni arcadiche e busti ipocriti, riflettendo la critica di Dossi verso l'istruzione d'élite.

  5. Quali sono le differenze tra le versioni dell'opera "L'altrieri"?
  6. La versione del 1868 è più vicina alla Scapigliatura milanese e presenta un lessico più caratteristico, mentre la versione del 1881 è più toscana e meno lombarda.

  7. In che modo Dossi utilizza il pastiche linguistico e grafico?
  8. Dossi impiega un pastiche linguistico con voci arcaiche, termini rari e vocaboli creati da lui, e graficamente accentua le parole sdrucciole e usa segni di punteggiatura in modo innovativo per creare straniamento.

Domande e risposte

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