Concetti Chiave
- Nel capitolo introduttivo, d'Azeglio espone le sue intenzioni pedagogiche per instillare nei giovani italiani valori etici e patriottici.
- L'autore idealizza il "galantuomo", un eroe quotidiano che antepone il bene comune a qualsiasi ricompensa personale.
- Il romanzo mira a formare italiani capaci di adempiere al loro dovere, ispirando il lettore attraverso modelli di nobiltà d'animo.
- D'Azeglio valorizza la morale come virtù primaria, superando l'importanza del potere materiale e della classe sociale.
- Lo stile leggero, ironico e informale dell'autore rompe con le formule predicatorie, rendendo il messaggio accessibile a tutti i ceti sociali.
Intenzioni pedagogiche di d'Azeglio
Fondamentale nel libro intitolato “I Miei Ricordi” pubblicato nel 1867 da d’Azeglio, è il capitolo introduttivo, “Origine e scopo dell’opera” quando l’autore va ad esporre le sue intenzioni pedagogiche in particolare per quanto riguarda la novella Italia, in modo da diffondere nei giovani italiani i principi e i valori corretti per instaurare uno stato basato su ideali eticamente inalienabili.
L'ideale del galantuomo
L’ideale dell’autore è quello incarnato nella figura del galantuomo, ovvero un eroe della quotidianità, che ha come unico e solido obiettivo il bene comune, a cui antepone qualsiasi ricompensa personale, ha uno spiccato senso del dovere ma questi valori non vengono presentati sotto una forma di obbligo direttivo e tirannico, bensì spesso facendo leva sull’ironia e sulla leggerezza, per attrarre il lettore e non annoiarlo. Dunque si può affermare che alla base della stesura del romanzo ci sia un forte intento patriotico, ovvero quello di “formare italiani che sappiano adempiere al loro dovere generando alti e forti caratteri”, e cerca di farlo in maniera innovativa, ovvero portando la descrizione di alcuni modelli precisi, di modo che il lettore ne venga ispirato e attui questi comportamenti nobili nella propria vita. Questi personaggi descritti non rappresentano la tradizione visione di eroe come colui che presenta un forte spirito tirannico e un’ambizione senza scrupoli verso il dolore altrui, rappresentano altresì uomini di qualsiasi classe sociale che però sono caratterizzati da una forte nobiltà d’animo, che li porta ad una generosità di sacrificarsi per gli altri.
Virtù morali e tono leggero
D’Azeglio mette infatti subito in evidenza l’esperienza raccolta nel corso degli anni e delle persone da lui incontrate, che lo porta a considerare come virtù primaria la questione morale, prima ancora del potere materiale oppure della classe sociale, da secoli considerati come requisiti essenziali per l’edificazione di una persona per bene. Lui considera infatti la morale, quindi onestà – dedizione –bene comune, come una sorta di fondamento da cui la nuova Italia dovrà iniziare ad edificarsi, in modo da garantire di conseguenza un futuro migliore. Questo moralismo dell’autore viene presentato, dal punto di vista letterario, con un tono leggero, che si allontana dalle passate formule di matrice predicatoria, al contrario si dimostra spesso informale e ironico, non manca infatti di interpellare a vantaggio della sua tesi battute colloquiali piuttosto che proverbi, rimarcando quindi il suo carattere indiscriminatorio verso i vari ceti sociali, prediligendo anzi quindi forme più “basse”.
Domande da interrogazione
- Quali sono le intenzioni pedagogiche di d'Azeglio nel suo libro "I Miei Ricordi"?
- Come viene descritto l'ideale del galantuomo da d'Azeglio?
- Qual è la virtù primaria secondo d'Azeglio e come viene presentata?
- In che modo d'Azeglio cerca di ispirare i lettori attraverso i suoi personaggi?
D'Azeglio intende diffondere nei giovani italiani principi e valori eticamente inalienabili per instaurare uno stato basato su ideali morali, come esposto nel capitolo "Origine e scopo dell’opera".
L'ideale del galantuomo è un eroe della quotidianità che antepone il bene comune a qualsiasi ricompensa personale, presentato con ironia e leggerezza per attrarre il lettore.
La virtù primaria è la questione morale, considerata fondamentale per la nuova Italia, presentata con un tono leggero e informale, lontano dalle formule predicatorie.
D'Azeglio descrive modelli di nobiltà d'animo e generosità, ispirando i lettori ad attuare comportamenti nobili nella propria vita, indipendentemente dalla classe sociale.