
Dopo il liceo, molti studenti decidono di continuare gli studi. Soprattutto chi tra di loro non ha frequentato un istituto tecnico o professionale. L’università però non è l’unica scelta possibile: esiste infatti la possibilità di iscriversi ad un ITS ovvero un Istituto Tecnico Superiore.
Nel nostro Paese esistono più di cento scuole professionalizzanti. Ma di cosa si tratta? E quali sono le differenze con l’università? Scopriamolo subito.
Guarda anche:
- Il MI continua a investire sugli ITS, il post-diploma che fa trovare lavoro a 8 studenti su 10
- Guida agli ITS: corsi, iscrizioni, scadenze e sbocchi professionali
Differenze tra ITS e Università
Gli ITS rispetto alle Università hanno sicuramente dei vantaggi. Il percorso spesso si articola in due anni (rispetto ai tre dell’università) al termine dei quali sarete già pronti per lavorare. Altro punto in più per gli ITS riguarda sicuramente il prezzo. Il costo dei corsi varia dai 300 ai 1000 euro annui, essendo quindi di gran lunga più economico rispetto al tetto massimo delle tasse universitarie. Alcuni dei corsi sono, poi, addirittura gratuiti. Le Università però battono gli istituti superiori in quanto scelta formativa: gli ITS infatti, essendo professionalizzanti, si concentrano molto sulle professioni tecniche e tecnologiche. Scegliendo invece di frequentare un Ateneo avrete un ampia scelta che coprirà tutte le aree di studio.
Qual è la scelta migliore?
Ovviamente non esiste una risposta giusta a questa domanda. Dipende molto da quali sono i vostri obiettivi e aspirazioni per il prossimo futuro. Se state pensando di scegliere un ITS ma non sapete ancora se frequentare o no l’università in futuro, sappiate che una volta completato il percorso non avrete accesso ad una laurea magistrale. Ad oggi infatti l’unico modo per iscriversi ad una biennale è concludere il primo ciclo universitario, ovvero entrare in possesso della laurea triennale. Optando però per gli Istituti Tecnici Superiori è molto probabile che non avrete bisogno di specializzarvi. Queste scuole sono state create appositamente per formare figure professionali preparate non appena concluso il percorso. Un altro fattore da considerare potrebbe essere la durata della frequenza: iscrivendovi ad un corso universitario, se intendete completare anche la magistrale, dovrete frequentare minimo cinque anni. Gli ITS invece partono da una durata minima di due anni. Per arrivare ad un massimo di 6 semestri.Susanna Galli