
Un cuoco è solo un cuoco, oggi? Quali sono le reali competenze che devono avere i cuochi? Viviamo in un mondo sempre più internazionalizzato in cui le figure professionali si ibridano, e le professioni legate al mondo della cucina non fanno eccezione.
Next Generation Chef: i professionisti della ristorazione del futuro lontana dalla crisi
Tutto questo ALMA, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana riconosciuta dal MIUR, lo sa bene. Questa realtà di Alta Formazione professionale ha lanciato il progetto Next Generation Chef, basato sui concetti di sostenibilità, sovranità alimentare e benessere legato alle abitudini di consumo. Il cuoco – così come tutte le professioni dell’ospitalità – è connotato da una fortissima dimensione etica, viste le questioni relative a alimentazione, sostenibilità e valorizzazione dell’ambiente che oggi troviamo sul tavolo mondiale.Con Next Generation Chef, ALMA forma i professionisti di un settore che non conosce crisi, essendo il cuoco una delle figure maggiormente richieste nel mondo del lavoro. I professionisti che escono da questa scuola sono formati su valori che vanno oltre la buona cucina in modo da essere pronti a rispondere alle esigenze di un mercato che vede i cuochi sempre impegnati nelle cucine, ma non solo. La formazione a tutto tondo di ALMA è data dal confronto dei ragazzi con esperti di settore: non solo cuochi, ma anche produttori, storici, giornalisti, critici e accademici che contribuiscono a una formazione evoluta che mira a formare professionisti responsabili e capaci, in grado di inserirsi nel mondo del lavoro da subito grazie a competenze tecniche e a un chiaro sistema di valori, sempre più necessari in questi ambiti.
Chef in trasformazione: come sta cambiando la figura
Cosa devono sapere gli chef del futuro? Come praticamente ogni altro mestiere, anche quello dello chef sta assumendo nuove connotazioni e prendendo direzioni inedite, dando vita a nuove professioni alternative. Vediamo ora alcuni esempi di diplomati ALMA che possano chiarire cosa intendiamo quando parliamo di figure innovative, gli chef di oggi che hanno a che fare coi social, con YouTube, con la televisione e non solo. Questi mondi aprono le porte a nuove opportunità da saper cogliere per diventare i professionisti della cucina del futuro.
Gabriele Rubini, Chef Rubio: il cuoco “VIP”
Gabriele Rubini, da tutti conosciuto come chef Rubio, è uno degli esempi più emblematici tra coloro che hanno saputo sfruttare il diploma ALMA in maniera alternativa. Dopo essere stato in giro per il mondo alla ricerca della sua vocazione, chef Rubio ha trovato la sua casa non in una cucina ma in televisione, diventano lo chef più conosciuto della tv.Dal 2013, infatti, lo chef collabora col canale tv DMAX. Il primo grande successo arriva col format Unti e bisunti, ispirato al suo stile di vita eclettico e avventuroso, di cui ha girato tre stagioni e su cui ha scritto tre libri, una collana di ricette e girato un film. Dopo Unti e bisunti ha preso parte ad altri programmi di successo come Il cacciatore di tifosi, I re della griglia, Il ricco e il povero, È uno sporco lavoro, Camionisti in Trattoria.
Mattia Poggi: il cuoco “mediatico”
Mattia Poggi è stato un allievo del primo Corso di Cucina Italiana ALMA nel 2004. Fu notato da alcuni produttori di Alice Tv e questo gli fruttò alcune comparsate per il canale che, col tempo, si fecero più frequenti. A quel punto la scalata era cominciata: in breve è diventato un volto conosciuto in Tv, facendo della comunicazione in televisione il frutto dei propri studi. Oggi Mattia Poggi ha “trasformato” la sua passione per padelle e coltelli ed è direttore di Alice Tv.
Marianna e Cinzia Ziliati: le startupper bio
Marianna Ziliati, appena ventiquattrenne, è già un’imprenditrice e ha creato la sua azienda, BambùBio. Due ettari e mezzo di terra coltivati con oltre duemila piante di bambù in venti varietà: questo è il loro business. La giovane chef, diplomata presso la scuola di Cucina ALMA, ha avuto la brillante idea dopo un viaggio in Cina con la sorella.Insieme hanno deciso di puntare tutto su prodotti derivati dal bambù – di cui ancora tanti ignorano le proprietà benefiche – confezionando grissini, germogli sott’olio, creme spalmabili, prodotti caseari di origine vegetale e molto altro. Tanto l’impegno che ci sta dietro, uno solo l’obiettivo: chi assaggia i prodotti delle due sorelle deve capire che sta mangiando alimenti di qualità e sani. Da un passato ricco di esperienze in ristoranti stellati, Marianna si è creata un presente da imprenditrice ed è proiettata verso un futuro che comprende l’apertura di un agriturismo dove troverà posto non solo una piantagione di bambù ma anche un giardino didattico, un mercato a chilometro zero, animali e un parco di essenze.
Marco Smerilli: cuoco giramondo
Marco Smerelli ha sicuramente portato la professione al limite. A 36 anni ha sorpreso tutti scegliendo di andare a fare il cuoco in Antartide dopo un percorso di studi dedicato all’architettura e un lavoro che hanno ceduto il passo alla passione per i fornelli, concretizzata grazie al corso ALMA. Il suo percorso come chef parte da alcune esperienze come pizzaiolo in Australia, seguite poi dal percorso formativo in ALMA, per poi girare il mondo. Prima Piacenza, poi Bruxelles e ora Antartide come cuoco sostenibile in un ambiente che regala emozioni ed esperienze da vivere e raccontare.
Carlotta Lolli: food blogger
Classe 1993, modenese, diplomata in ALMA. Carlotta Lolli si è reinventata dopo un intervento chirurgico. Non potendo lavorare al pieno delle sue forze, la giovane ha ricominciato gradualmente a cucinare durante la riabilitazione facendo la cuoca a domicilio e dando vita al progetto “Magna e Tes” (mangia e taci in modenese), un servizio di foodblog e home-restaurant. Per un anno e mezzo si è occupata di cucina a domicilio, eventi e collaborazioni nel settore food fino al trasferimento in Australia per un’esperienza lavorativa e personale. Il foodblog ha continuato a fruttarle 10.000 visualizzazioni tra social e blog, costituendo un grandissimo successo nella carriera della giovane chef.Scopri di più su Next Generation Chef ALMA >>