
Quanti aspiranti cuochi di talento vorrebbero riuscire a realizzare i propri sogni lavorando in Italia e all’estero nei ristoranti (e non solo) più rinomati? Probabilmente tutti. In questi luoghi “da sogno”, per chi vede nel food la propria vocazione, è infatti possibile sperimentare e dare spazio alla propria creatività, imparando dagli chef più ammirati e innovativi del settore. Ma come fare a diventare la Next Generation dei professionisti della ristorazione, della cultura, del cibo e della cucina italiana? I diplomati ALMA - Scuola Internazionale di Cucina Italiana - sono i rappresentanti di questo nuovo modo di interpretare la passione per la cucina in tutto il mondo. La Scuola è infatti un vero e proprio punto di riferimento per l’educazione di cuochi, pasticceri, bakery chef, sommelier, manager di sala e della ristorazione, a livello internazionale. Grazie alla formazione ricevuta, i diplomati ALMA sono professionisti riconosciuti, apprezzati e richiesti nelle cucine di prestigio. Alcuni di loro hanno deciso di raccontare le esperienze più stimolanti della loro carriera. Andiamo a conoscerli e a scoprire quando il duro lavoro e la giusta formazione possano portarti lontano.
Fabiana Scarica: vincitrice della seconda stagione di Top Chef
Nel 2015 fondatrice del ristorante Villa Chiara, che porta avanti con passione e dedizione, premiata a Identità Golose con il premio “Vent’anni” nel 2016 e vincitrice della seconda stagione di Top Chef nel 2017. Questi sono solo gli ultimi traguardi raggiunti da Fabiana Scarica. “Ho frequentato ALMA la Scuola Internazionale di Cucina Italiana, che mi ha dettato le basi per poi entrare nelle cucine di Gennaro Esposito, dove sono rimasta per due anni sotto la guida di Fumiko Sakai occupandomi degli antipasti, per poi andare al Quisisana dallo chef Stefano Mazzone, dove invece ho rinforzato le basi di pasticceria, e al Don Alfonso 1890 dove invece mi occupavo dei primi. - Queste sono le parole con cui Fabiana descrive il percorso che ALMA le ha aperto dopo la fine del corso, e conclude dicendo - Tra un'esperienza e l'altra ho arricchito il mio bagaglio con alcuni stage anche lontani dal mio territorio…”. E ora continua il suo viaggio nella cucina a capo del ristorante che lei stessa ha aperto, coronando il suo sogno giusto un paio di anni fa.
Pasquale Laera: Chef del Bosacareto Resort, 1 stella Michelin
Diplomato nel 2010, Pasquale a oggi è Chef Executive al Ristorante La Rei de il Boscareto Resort & SPA a Serralunga d'Alba, 1 stella Michelin. Un grande traguardo raggiunto con un percorso di crescita che non si è mai fermato. “I Maestri che ho trovato in ALMA sono tutt'ora figure di esempio…non ti danno soltanto la "lezioncina" ma veri e propri consigli di vita, che ti portano ad appassionarti sempre di più a questo mestiere trasmettendoti la loro passione": così ricorda i suoi anni e il suo rapporto con gli insegnanti, e conclude mettendo in luce ciò che ha realizzato anche grazie alle opportunità direttamente messe a disposizione dalla Scuola: “Durante il corso ho fatto lo stage dallo Chef Antonino Cannavacciuolo a Villa Crespi e dopo il diploma lui mi ha chiesto di ritornare. Sono stato al suo fianco per 5 anni, gli ultimi due come sous-chef.”
Giulio Potestà: Zibo, food truck
Tutt’altra storia è quella di Giulio e dal suo socio Alessandro, entrambi diplomati ALMA. Dopo aver fatto esperienza in numerosi ristoranti, molti anche stellati, i due giovani cuochi hanno deciso di intraprendere un percorso indubbiamente insolito; infatti sono saliti insieme su un camioncino, Zibo, con tanto di cucina al suo interno, per girare l’Italia cucinando su quattro ruote. “Zibo nasce nel 2015 a Milano come Food Truck con l’idea di portare ‘su strada’ una cucina semplice, ma di qualità, caratterizzata da artigianalità e tradizione italiana rivista in chiave Street Food.” Così hanno descritto il loro progetto i due chef; progetto che l’anno scorso ha subito un notevole upgrade. Infatti il loro furgoncino è stato riposto in garage e i due finalmente hanno aperto un locale, un campo base, nel cuore di Milano, per continuare la loro crescita nel mondo della cucina.
Emilio Giagnoni: da ALMA all’Hotel più stellato d’Europa
Emilio lavora nelle cucine francesi del Four Seasons di Parigi, un sogno per qualsiasi chef. Secondo la guida Michelin 2017 il Four Seasons George V è l'hotel più stellato d'Europa con ben 5 stelle Michelin: ristorante Le Cinq ***, ristorante Le George * e il ristorante L'Orangerie*. E proprio dalla cucina de L’Orangerie che Emilio ricorda il suo percorso ad ALMA e quello che la Scuola è riuscita a trasmettergli: “Di sicuro oltre alle basi e alle tecniche, questa Scuola ti permette di accrescere la passione nel mestiere che stai imparando. Ogni gesto non è consequenziale, ma possiede un fine ben preciso: tutto ha un perché, il cuoco in primis non è un mero esecutore. È innanzitutto un artigiano che ama il proprio mestiere, che non si stanca mai di apprendere cose nuove. - e continua concludendo - Da questa Scuola si esce con una marcia in più e con la consapevolezza di ciò che si è.”
Ruben Rapetti: Corporate chef del Carlton Hotel in Canada
Ruben ha girato il mondo, conoscendo cucine internazionali e arricchendo in modi inaspettati il suo bagaglio di esperienze. Dal Jersey, al Four Seasons della Provenza, passando poi per il Four Seasons di Toronto. Solo ora, dopo aver fatto tanta gavetta nelle cucine stellate di tutto il mondo, ha deciso di tentare una nuova impresa nel mondo dei ristoranti in catena. Adesso è Corporate Chef; gestisce lo sviluppo culinario di 3 concetti ristorativi e una ventina di location. Sulla sua esperienza nella Scuola ha voluto mettere alla luce un aspetto molto importante di questo modo: “In ALMA ho incontrato grandi Chef, grandi mentori, grandi persone, grandi colleghi. Mi hanno ispirato e spinto nella giusta direzione. Studiare in ALMA non vuol dire soltanto imparare, ascoltare una lezione: le nozioni sono importanti, certo, ma di più ancora lo sono le parole degli chef che ti aiutano a capire cosa vuoi diventare. E’ così che ho capito quanto sia importante anche sviluppare l’arte del giudizio. - ha affermato Ruben, e ha quindi concluso - ALMA ha anche rafforzato il mio amore per la cultura e la storia dietro al piatto, all’ingrediente.”Scopri come diventare chef e lavorare con i più grandi professionisti >>