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La vita dello studente universitario dopo la triennale: cosa fare? articolo

Come ve la immaginate la vita dello studente universitario post-triennale? E' proprio in quegli attimi che comincia realmente il suo futuro!

Dopo tre anni di fatiche e impegni, di avanti e indietro all’università, di convivenze fantastiche o meno, ecco che il momento che tutti aspettavamo è arrivato: abbiamo una laurea! I festeggiamenti sono d’obbligo e di certo non servono consigli su come renderli indimenticabili ma la festa finisce e purtroppo si deve tornare coi piedi per terra. Cosa succede dopo la triennale? I fuori sede tornano a casa dai genitori dopo almeno tre anni di vita solitaria. I genitori sono al settimo cielo, lo/la studente/ssa un po’ meno. Certo, finalmente si ricomincia a mangiare qualcosa di buono ma esaminiamo le altre opzioni che un neo-laureato ha:

1. Magistrale

E' la scelta che compie la maggior parte delle persone. Dei facenti parte di questo gruppo metà sono convinti e si buttano a capofitto in altri due anni di studio universitario (ma anche di feste e amicizie) altri invece si iscrivono persuasi da coloro che giorno e notte ripetono:"Non ti fermerai mica qui vero? Lo sai che con una triennale non vai da nessuna parte, solo la magistrale ti apre le porte al mondo del lavoro”ecc. Si può rendere più interessante questa nuova fase universitaria continuando gli studi all’estero, dove la magistrale è chiamata Master Degree; infatti all’estero, ciò che noi chiamiamo Master non esiste!

2. Il master di primo livello

Non ne esistono tanti, ma ci sono. Il master non è accessibile solo a chi ha appena terminato una specialistica ma anche per coloro che vogliono una formazione più professionalizzante dopo la triennale. Come detto sopra, questa è una realtà esistente solo in Italia; nei paesi esteri ci sono dei corsi universitari di un anno, o anche meno, ma non sono paragonabili a questo titolo. Ci sono due tipi di master: quelli organizzati dalle università e quelli organizzati da enti privati. Entrambi hanno i loro pro e contro; se sono organizzati da enti privati è probabile che il lavoro sia già vostro ma non rilasciano un titolo riconosciuto dallo stato. Sono cioè spendibili solo nell’azienda che li ha organizzati. Il master universitario invece è riconosciuto ma non sempre garantiscono un accesso rapido al mondo del lavoro come vorremmo. Prima di scegliere un master quindi, è bene fare attenzione e informarsi da studenti degli anni passati.

3. Anno sabbatico

Un meritato anno di pausa (il cosiddetto GAP YEAR di cui abbiamo tanto parlato) è il sogno di tutti ma cosa fare in quell’anno? Tirocinio, ricerca di lavoro, viaggiare? Le porte sono tutte aperte. Molti scelgono di prendere il primo aereo per Londra e cercare lavoro in uno dei 500 Starbucks che la capitale offre. E molti ci riescono ma, in un futuro più lontano, questa scelta non è valutata positivamente dal datore di lavoro. L’opzione volontariato, invece, farà di voi una persona più interessante durante un colloquio di lavoro e, anche se non attinente al vostro corso di studio, sicuramente svilupperà delle competenze utili, un domani. Un tirocinio all’estero infine sarebbe la scelta migliore ma non è semplice trovarlo. Il miglior modo per assicurarsene uno è cercare le proposte che l’Unione Europea finanzia.
Data pubblicazione 5 Novembre 2015, Ore 16:27
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