Cristina.M
di Cristina Montini
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I laureati nel 2020 diminuiranno. Si stima che saranno 18 milioni in meno i ragazzi che concluderanno un corso di laurea. Già oggi, in Italia, vengono fatte meno iscrizioni all'università e anche i laureati in Economia, Ingegneria, Informatica... iniziano ad avere difficoltà nel trovare un'occupazione

Laureati e lavoro, si torna a parlarne. Una ricerca americana ha stimato che nel 2020 saranno circa 18 milioni in meno i ragazzi che arriveranno a laurearsi. Sfiducia verso le opportunità di lavoro che una laurea può offire? Certamente sì, visto che anche settori come Economia, Ingegneria e Informatica iniziano a lamentare un eccesso di laureati rispetto alla richiesta delle aziende.

MANCHERANNO I LAUREATI - L’inchiesta pubblicata sul quotidiano La Repubblica non fa che confermare il fatto che per i laureati oggi tira una “brutta aria”. Dei ricercatori statunitensi hanno stimato che da qui al 2020 posti di lavoro e laureati viaggeranno sempre di più su due linee parallele, saranno destinati a non incontrarsi mai, a meno che le cose non inizino a cambiare.

LA RICERCA - Sulla ricerca dal titolo “Why the jobs problem is not going away” (Perché permangono i problemi del lavoro), si prospetta una carenza di laureati che potrebbe raggiungere l’11% in meno rispetto alle richieste delle aziende, ovvero fino a 18 milioni di dottori in meno rispetto ad oggi.

MENO ISCRITTI GIÀ OGGI - Perché sorprendersi tanto, lascia intuire Cristina Freguja, direttore centrale della Direzione delle statistiche socio-economiche dell'Istat. Già adesso si può notare una riduzione dei giovani iscritti all’università, quindi l’Italia è perfettamente in linea con il trend internazionale prospettato dalla citata ricerca.

L'ALTERNATIVA: ANDARE ALL'ESTERO - Sebbene l’Italia abbia una percentuale di laureati più bassa rispetto agli Stati Uniti (da noi i giovani laureati raggiungono la quota del 27%, in USA il 40%), è indubbio che quei pochi si trovano anche in difficoltà e, così, molti emigrano all’estero. E nonostante oggi si ritenga che Ingegneria, Informatica, Economia e commercio siano le lauree che ancora tengono testa nel mercato del lavoro, una indagine di Unioncamere avverte che anche “i laureati in Economia bancaria, ingegneria civile, informatica, meccanica e civile, scienze economico aziendale, farmacia, e in discipline sanitarie” iniziano a soffrire di una contrazione della domanda di lavoro.

LE NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI - La soluzione allora quale potrebbe essere? Da una parte c’è chi consiglia di puntare su settori finora snobbati come, ad esempio quello agricolo, alla scoperta delle nuove professioni a cui possono dedicarsi i giovani. Dall’altra c’è chi sostiene che siano le facoltà umanistiche a dare un punto a favore ai giovani di oggi. Ma se poi si sente che anche il Ministro Fornero è convinta che oggi laurearsi non serva, allora è normale che in molti si sentano scoraggiati dall’affrontare anni di studio per poi finire in un call center.

Pensi che la laurea oggi serva ancora?

Cristina Montini

Data pubblicazione 24 Ottobre 2012, Ore 11:01
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