Non solo ripasso di tesine e appunti in vista dell’esame, questo per i maturandi è il momento di tirare le somme. Nel senso letterale del termine. I quadri hanno pubblicato i punteggi raggiunti nei singoli scritti e quindi, va da sé, che gli studenti stanno ora calcolando quanto devono prendere all’orale per ottenere il voto sperato o, nella peggiore delle ipotesi, per raggiungere l’agognata promozione.
A rivelarlo è un sondaggio di Skuola.net su un campione di 1500 maturandi.INCUBO TERZA PROVA – Avevano ragione a temerla, è la terza prova infatti la vera bestia nera dei maturandi. I dati rilevati dal sondaggio parlano chiaro: quasi il 40% dei candidati ha avuto il rendimento più basso proprio nel quizzone. Due ragazzi su 5, quindi, vedranno abbassarsi la media per colpa della terza prova. A seguire, in ordine di difficoltà, la seconda prova e poi la prima.
MALE PER COLPA DI… - Skuola.net ha chiesto ai maturandi che cosa, in tutti e tre gli scritti, li abbia messi maggiormente in difficoltà. Il 33% degli intervistati ha risposto che i maggiori problemi sono stati riscontrati proprio nelle domande della commissione, quelle che vanno a formare il quizzone. Eppure i quesiti vengono proposti dai commissari interni quelli che, di norma, conoscono perfettamente il programma svolto in classe e quindi non dovrebbero mettere alla prova gli studenti con argomenti sconosciuti. Le tracce del Ministero, quelle presenti nelle prime due prove scritte, hanno penalizzato invece uno studente su 4. A seguire l’ansia e poi, per i più sinceri, la mancanza di preparazione. A proposito di sincerità, c’è anche chi ammette che la vera difficoltà è stata nel non poter copiare: lo dichiara l’8% dei candidati.
I VOTI PIU’ ALTI – Considerata da molti come la prova più ostica, la seconda prova si è rivelata invece una manna dal cielo per il 44% dei maturandi che proprio nel secondo scritto hanno avuto il voto migliore. Complessivamente hanno raggiunto il massimo dei voti, 45, solo il 7% dei candidati. Il 17% si è attestato nella fascia compresa tra 40 e 44 mentre il 27% ha avuto un voto tra 35 e 39. La maggior parte degli studenti, il 30%, ha avuto invece un voto tra 30 e 34. Il minimo, meno di 25, è stato toccato solo dal 3%.
BIGLIETTO DA VISITA – Oltre ai voti delle prove, i maturandi portano all’esame anche un bagaglio di crediti che, sommati ai punteggi ottenuti con gli scritti e l’orale, vanno a formare il voto finale. In sostanza, i crediti raggiunti nell’ultimo triennio rappresentano un biglietto da visita non da poco per un valore massimo di 25 punti. Ma come si sono presentati i maturandi 2014 all’esame di Stato? Secondo i dati di Skuola.net, meno del 4% ha raggiunto il fatidico punteggio massimo: 25 crediti. Oltre 4 studenti su 10, la maggior parte quindi, hanno avuto invece tra i 14 e i 17 crediti, 3 su 10 hanno ottenuto tra 18 e 20 punti, il 15% tra 21 e 24. Uno su 10, infine, si è fermato al punteggio minimo, compreso tra 9 e 13 crediti.