Serena Rosticci
di Serena Rosticci
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foto di terza prova maturità 2016 2 maturandi su 5 conoscono le materie

Lo sai meglio di noi: tra seconda e terza prova maturità 2016, il famigerato “quizzone”, i maturandi hanno a disposizione qualche giorno di pausa. Ma non li useranno per riposare. Tra sabato e domenica, prima dell’appuntamento con la terza giornata della maturità fissato per il 27 giugno, i ragazzi si getteranno nello studio matto e disperatissimo.

Lo sostengono ben il 55% dei circa 1000 maturandi intervistati da Skuola.net. Se circa 2 ragazzi su 5, invece, si divideranno tra ripasso e riposo, solo il 4% firmerà una tregua con i libri. Principalmente, lo studio sarà fatto in solitudine alla propria scrivania, nonostante il sole estivo che batte sulle finestre. Ma tutto questo per i maturandi non è una novità: dal 2015 a oggi le cose non sembrano cambiare per niente.

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TERZA PROVA MATURITÀ: L'AIUTINO DEI PROF - I maturandi sono quindi sotto esame e si vede. Tuttavia, alcuni prof stanno provando a rendere le cose più facili ai loro studenti. In teoria, infatti, i ragazzi dovrebbero prepararsi su tutte le materie per affrontare al meglio la terza prova: le discipline oggetto dello scritto sono infatti segrete fino alla mattina d’esame. Questo però non succede nella pratica. Il 38% sa già quali saranno le materie di terza prova perché “spifferato” dai prof. Di questi, quasi la metà sa anche gli argomenti dei quesiti.

TERZA PROVA MATURITÀ 2016: SOTTO A CHI COPIA - Il carattere “benevolo” delle commissioni d’esame del resto non si esaurisce solo nel regalare indiscrezioni top secret. Anche durante lo svolgimento delle prove, secondo l’esperienza degli intervistati, sono disposte a chiudere un occhio in caso di copiatura. In alcuni casi, ne chiudono anche due. Quasi il 64% considera infatti il controllo dei prof durante i primi due scritti presente, ma piuttosto blando. Per circa l’8%, addirittura, manca completamente.

TERZA PROVA? CAMBIEREI TUTTO - Complessivamente, non si può dire che la terza prova d’esame sia la preferita dagli studenti. Se avessero la facoltà di riformarla, molti (30%) vorrebbero far conoscere in anticipo le materie interessate. Perché far studiare tanto inutilmente? Altri (18%) punterebbero a ridurre il numero di discipline oggetto dello scritto, motivandolo con il fatto che, per testare le conoscenze dei maturandi sui programmi, c’è già l’esame orale. Una buona percentuale, circa 1 su 5, vorrebbe una pausa più lunga tra seconda e terza prova, mentre circa il 9% sarebbe orientato su una prova nazionale del tipo Test Invalsi, al fine di cancellare ogni disparità tra classi e commissioni.

Terza prova maturità senza sorprese: a circa 2 su 5 spoilerate le materie articolo

Serena Rosticci