Carla Ardizzone
Autore
Come affrontare commissari esterni

Immagina la scena: una intera commissione di professori durante la prova più impegnativa, dopo aver affrontato le tanto temute materie della seconda prova della Maturità 2025. È il momento del colloquio orale, e tra loro ci sono i commissari esterni, figure misteriose con il potere di cambiare totalmente il corso degli eventi grazie alle loro domande inaspettate.

Ogni professore ha le sue fissazioni, e spesso ci vogliono anni per decifrare la sua mente, di certo non pochi minuti. Ma se uno (o più di uno) di loro si rivelasse una vera e propria carogna, un mostro a tre teste, un sadico che neanche il peggiore protagonista degli psicothriller più contorti? Hai due soluzioni: scappare (ed essere bocciati) o seguire questi consigli su come affrontare i commissari esterni e superare il colloquio con successo.

Indice

  1. Come affrontare i commissari esterni invidiosi
  2. Come affrontare i commissari esterni egocentrici
  3. Come affrontare i commissari esterni pignoli
  4. Come affrontare i commissari esterni testardi
  5. Come affrontare i commissari esterni giovani ma “cattivi”

Come affrontare i commissari esterni invidiosi

Diciamocelo chiaramente: un professore acquisisce importanza in base al numero di ore e alla pertinenza della sua materia con l'indirizzo dell'istituto.
Alcuni insegnanti, però, potrebbero sentirsi sottovalutati, e il ruolo di commissario esterno alla Maturità potrebbe rappresentare per loro un'occasione di riscatto.

Se ti trovi davanti a un commissario esterno con il dente avvelenato, il rischio è che voglia dimostrare il valore della sua disciplina attraverso domande particolarmente difficili.
Non sottovalutare mai le materie minori: un atteggiamento superficiale potrebbe innescare una reazione negativa e trasformare il colloquio in un’interrogazione da incubo.

Come affrontare i commissari esterni egocentrici

Alcuni commissari esterni amano stare al centro dell’attenzione. Troneggiano dalla loro postazione e, anche se non sono i presidenti di commissione, impongono il loro giudizio su tutti gli altri. Sono spesso istrioni, decisi e capricciosi, ma questa caratteristica può rivelarsi un’arma a doppio taglio.

Un professore egocentrico parla molto e ama ascoltare le proprie idee. Se riesci a intrattenerlo, divertendolo con risposte brillanti e argomentate, potresti trasformarlo in un alleato. Attenzione però: se lo contraddici apertamente o lo metti in ombra, rischi di attirarti le sue antipatie e compromettere l’andamento dell’esame.

Come affrontare i commissari esterni pignoli

Sono quelli ossessionati dai dettagli, che pretendono risposte impeccabili e rigorose. Il loro carattere appare spesso accogliente e gentile, ma non farti ingannare: dietro un sorriso amichevole si nasconde un prof pronto a correggere ogni minimo errore.

Se un commissario esterno pignolo ti fa una domanda, non rispondere di getto: prenditi qualche secondo per strutturare bene la risposta, utilizzando un linguaggio preciso e appropriato. Se possibile, inserisci termini tecnici e definizioni chiare, perché è quello che si aspetta da te. Un’esposizione insicura potrebbe non convincerlo, anche se il contenuto è corretto.

Studentessa con commissario esterno

Come affrontare i commissari esterni testardi

Siete bravi, bravissimi, da cento e lode. Avete solo un difetto: non credete in ciò in cui crede lui. Religioso, rivoluzionario, tradizionalista o progressista, non importa: un commissario testardo non tollera chi la pensa diversamente da lui.

Davanti a un prof così, meglio non schierarsi troppo. Se insiste su un punto, annuisci e ascoltalo con attenzione. Evita di contraddirlo apertamente, soprattutto se mette in discussione concetti storici o scientifici. Alla fine, il diploma ha un prezzo, e a volte serve diplomazia per arrivare al traguardo.

Come affrontare i commissari esterni giovani ma “cattivi”

È giovane e questo ci piace. È anche brillante, preparato e pieno di energia, ma può trasformarsi in un vero ostacolo. La sua freddezza durante l’esposizione dovrebbe metterti in allarme.

Non gli basta il classico metodo di interrogare: vuole di più. Cerca di stimolare il dibattito, contraddice, fa domande impreviste e vuole ragionamenti brillanti. Non si limita alla sua materia, si infila in ogni discorso e alla fine del colloquio ti sentirai stanco e sudato come dopo una maratona.

Il trucco? Dimostra sicurezza, mantieni la calma e argomenta con logica. Se riesci a sostenere il confronto, potresti anche guadagnarti un ottimo voto.

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