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La vicenda della dipendente cacciata dalla Roma per un video hard, spiegata in modo semplice articolo
Fonte foto: Il Messaggero

Lavorava alla Roma da 10 anni come dipendente amministrativa ma adesso la società l'ha messa alla porta. Protagonista della vicenda è una ragazza di 30 anni finita al centro di uno scandalo sessuale in quel di Trigoria. Stando a quanto riportato da diverse fonti, tra cui 'Il Corriere della Sera', lo scorso autunno nelle chat di calciatori e dirigenti circolava un video hard che riprendeva la donna durante un rapporto intimo col fidanzato.


 

Peccato però che il video le fosse stato sottratto da un giovane calciatore che ha poi provveduto a girarlo ai suoi contatti. Nonostante dalla vicenda emergano chiari elementi che configurano la violazione della privacy, la società ha deciso di licenziare in tronco la donna.

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La vicenda

Dopo il danno anche la beffa. Perché se quanto trapelato dai quotidiani dovesse risultare vero, la donna sarebbe vittima due volte. Stando a una prima ricostruzione dei fatti sembra che il calciatore – con la scusa di chiamare il proprio procuratore – si sia fatto prestare il telefono dalla donna, per poi appropriarsi del video e, quindi, diffonderlo nelle varie chat. La vicenda risalirebbe addirittura allo scorso novembre, quando il video sarebbe circolato per diverse settimane fino alla messa alla porta dell'impiegata. Nelle ultime ore, poi, si susseguono le voci sul calciatore accusato di avere diffuso il video: si tratterebbe di un giovane in procinto di debuttare in serie A. Per lui, al momento, non è scattato nessun provvedimento disciplinare da parte della società, ma non è escluso che a breve possa essere raggiunto da una denuncia penale.

 

L'Associazione Nazionale Atlete: “Intervengano Coni e FIGC”

Al contrario della donna che, invece, è stata licenziata su due piedi dopo 10 anni di servizio. La società, tramite il proprio legale, ha motivato la scelta parlando di “incompatibilità ambientale”. 'Il Corriere della Sera' riporta uno stralcio della lettera di licenziamento, dove si legge che “è stato portato all'attenzione della Direzione Risorse umane e dei vertici aziendali un video che inconfondibilmente la ritrae nel compimento di atti sessuali. Purtroppo, ci risulta che tale video sia stato visionato da gran parte del personale e dei giocatori della Società”. Da qui l'"incompatibilità della prosecuzione del Suo rapporto di lavoro con il sereno e regolare andamento dell'attività della Società".

Sul licenziamento della donna sono intervenute Differenza Donna e Assist, l'associazione nazionale atlete, pronte a fornirle assistenza legale e chiedendo “l'intervento immediato del Coni e della Figc, per rimediare a questa vergognosa decisione”. “Se quanto leggiamo è vero, siamo allibite - dichiarano la presidente di Differenza Donna Elisa Ercoli e la presidente di Assist, Luisa Rizzitelli - Pretendiamo ben altro comportamento dalla AS Roma, non solo perché guidata da una donna, ma perché società che si professa da sempre attenta a
queste tematiche. Quello che è accaduto, se vero, è terribile ed è ridicolo è vergognoso che a pagare sia la donna”.

 

 

Data pubblicazione 15 Marzo 2024, Ore 9:25
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