
A dirlo è 'Trustpilot', piattaforma di recensioni a livello globale, che ha pubblicato un interessante analisi a proposito di questo fenomeno, mettendo in fila i nomi più comuni degli utenti lasciano la propria recensione online. I primi dieci posti di questa particolare classifica sono infatti occupati da nomi di uomini, con il primo nome tipicamente femminile in tredicesima posizione.
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Marco, Andrea e Francesco: i nomi dei recensori più critici
In poche parole, gli uomini sarebbero le voci più critiche nel nostro Paese. In particolare, l'indagine di 'Trustpilot' ha messo in evidenza che i primi tre nomi a lamentarsi maggiormente di un servizio, o di un prodotto, sono Marco, Andrea e Francesco, seguiti da Luca, Giuseppe, Antonio, Alessandro, Paolo, Roberto e, infine, Stefano. Il primo nome femminile che compare in classifica è invece Francesca, in 13esima posizione, seguito da Laura e Anna, rispettivamente in 14esima e 15esima posizione.I nomi presenti sul podio, vale a dire, Marco, Andrea e Francesco, sono tra quelli che figurano maggiormente per quanto riguarda le recensioni di servizi per le imprese; elettronica e tecnologia; casa e giardinaggio; moda e shopping; denaro e assicurazioni. Numeri che, se confrontati con quelli provenienti dal Regno Unito, dimostrano da un lato anche la scarsa propensione degli italiani a recensire una qualunque esperienza vissuta. Mettendo insieme le recensioni negative scritte dai primi tre nomi della classifica italiana si arriva a quota 11.129, contro le 58.214 recensioni a una stella lasciate dagli utenti inglesi.
In questo scenario, come dovrebbero muoversi le aziende? Gianmarco Battozzi, Marketing Manager di Trustpilot in Italia non ha dubbi: ”Nonostante il 73% dei feedback dei consumatori sulle aziende sia positivo, il 14% fornisce ancora una recensione a una stella della propria esperienza sulla nostra piattaforma. E' di vitale importanza che le aziende si impegnino anche ad affrontare i commenti negativi, mostrando ai consumatori che sono desiderosi di correggere i potenziali problemi e migliorare grazie ai riscontri che ricevono”.