
Le università si preparano al ritorno in aula previsto per metà settembre. Aule piene a metà per garantire il distanziamento, lezioni a numero chiuso, il tutto con la mascherina. Soltanto a queste condizioni nelle università italiane riprenderanno le lezione in presenza.
Non è finita qui perché ci saranno anche le app per prenotarsi in modo da non superare il numero fissato, chi non riuscirà ad avere il posto seguirà da casa.
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Prenotazioni con le app, le università si organizzano
Le nuove modalità del funzionamento degli atenei in epoca Covid-19 sono già state approvate dal Comitato tecnico scientifico. Ogni giorno le aule vanno sanificate e andrà sempre garantito il ricircolo dell'area. Le mascherine saranno obbligatorie per tutti e ogni studente dovrà scaricare un'app con cui prenotarsi per la lezione, nel caso in cui non si dovesse rientrare verranno comunque messe a disposizione per tutti gli iscritti da remoto. Le prime sarebbero già state realizzate: a Cagliari, ad esempio, si chiama App-Posto, a Padova EasyRoom che è utilizzata anche in altre atenei italiani (come ad esempio a Bergamo e a Salerno)
Prenotazioni con le app, ecco come funziona
Con Easy Room, ad esempio, gli atenei riescono a gestire tutto il sistema di prenotazione delle aule, laboratori e sale decentralizzando il lavoro tra i diversi Dipartimenti/Scuole, al fine di poter gestire le prenotazioni degli eventi nelle aule storicamente utilizzate dalle diverse aree. EasyRoom è stato sviluppato proprio con lo scopo di agevolare il personale amministrativo responsabile della gestione degli spazi nell’attività di pianificazione e amministrazione del loro utilizzo: il software, infatti, prevede diversi livelli di competenza e permette l’inserimento di referenti specifici che hanno il compito di approvare o meno le richieste da parte dei richiedenti interni e del personale esterno. A Cesena, invece, è stata presentata, dopo Ferragosto, un'applicazione che, nel caso si superi la capienza disponibile, organizza turni settimanali per consentire a tutti gli studenti di partecipare almeno ad una parte delle lezioni in presenza. Anche altri atenei, come quello di Catania o a Milano, si sono già organizzati con le applicazioni per una migliore gestione del flusso di studenti nelle proprie strutture.