.jpg)
Grazie alle pratiche di pronto intervento che hanno imparato a scuola durante le ore di Educazione civica, Sara, Emma e Azzurra hanno attuato il massaggio cardiaco sull’anziano, tenendolo in vita fino all’arrivo dei soccorsi. Durante la cerimonia presso il Comune anche la figlia e la moglie dell’80enne hanno portato i loro ringraziamenti alle 13enni.
-
Leggi anche:
- Maria si laurea con l'aiuto di Skuola.net: la tesi sulla pressione sociale sugli universitari
- Un gruppo di studenti ha realizzato un'automobile che arriva da 0 a 100 all'ora in meno di un secondo
- Saluti romani in classe davanti al professore: succede a Roma
Il salvataggio
Sara, Emma e Azzurra si stavano preparando ad affrontare una giornata come tante, ma mentre si recavano a scuola qualcosa ha attirato la loro attenzione. Nell’attesa di prendere il solito autobus che le portasse fino alla loro scuola media, dove frequentano il terzo anno, le tre studentesse avevano deciso di recarsi in un panificio per comprare la merenda. Lì sono state attirate dalle grida di aiuto della commessa e quando sono entrate hanno subito capito la situazione. Steso a terra c’era un uomo che si teneva il petto dolorante ed era chiaro che qualcuno dovesse intervenire. Con lucidità mentale e coraggio Sara ha chiamato il 112, mentre Emma e Azzurra hanno iniziato ad effettuare il massaggio cardiaco sull’anziano, alternandosi fino all’arrivo dell’ambulanza e dei medici.Il riconoscimento del Comune
“Chi salva una vita salva il mondo intero” si legge sul quadretto che il Comune di Trento ha voluto regalare alle ragazze in segno di gratitudine e ammirazione. Il riconoscimento, che raffigura la fontana del Nettuno, simbolo di Trento, è stato consegnato alle studentesse dal sindaco della città, Franco Ianeselli, il quale, come riporta 'Tgcom24', ha lodato il coraggio delle 13enni: “Il vostro gesto ci riempie di ammirazione e ci rassicura perché smentisce quei giudizi superficiali e frettolosi di chi pensa che i ragazzi abbiano la testa solo dentro lo smartphone”. Infine, ha aggiunto: “Dare rilievo al grande gesto di Azzurra, Emma e Sara significa diffondere il senso civile di responsabilità che è motivo di orgoglio per la comunità trentina”. “Non ci aspettavamo questo riconoscimento, però siamo comunque molto felici” hanno commentato incredule le ragazze.