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blanco molestia concertoNegli ultimi giorno sul web si è scatenata una rivolta intorno al gesto, compiuto da una ragazza ai danni di Blanco, durante il concerto di Radio Italia in Piazza Duomo a Milano, lo scorso 21 maggio.

Durante l'esibizione di "Notti in bianco", il cantante bresciano si è avvicinato alla folla in festa che cantava insieme uno dei suoi successi più celebri.
Nello stesso momento, però, una fan ha iniziato a palpeggiare le sua parti intime, agevolata anche dall'enorme folla che era accorsa a salutare l'artista. Il tutto è stato postato su TikTok da una utente che si trovava lì in quel momento e che lamentava la troppa "foga" della giovane, protagonista dell'accaduto. Il filmato ha subito fatto il giro del web e ha portato con sé un'ondata di critiche da parte di chi definisce la situazione una vera e propria molestia. Da parte di Blanco nessuna risposta: il cantante 19enne ha commentato la serata sui social descrivendola solo come un bel "Mare d'amore".

Blanco palpeggiato da una fan: il web si scatena e accusa la ragazza di molestia

La pubblicazione del video in cui si vede palesemente una mano di una ragazza toccare le parti intime di Blanco ha creato immediatamente scompiglio sul web, ma non solo. Per specificare l'accaduto sono stati chiamati in causa anche avvocati e esperti del settore, per cercare di definire se quella subita dal cantante potesse essere o meno una molestia. Per i fan non c'è alcun dubbio: Blanco è stato molestato e la ragazza non si sarebbe mai dovuta permettere a palpeggiarlo, soprattutto senza il suo consenso. Nessuna distinzione, come molto hanno accusato, tra generi: il gesto è stato subito condannato da donne e uomini che hanno trovato sgradevole e indecorosa la situazione.

Molestia o no? Tutto si basa sul consenso: ecco come la pensano gli esperti

Stessa opinione quella dell'avvocato Giulia Bongiorno che, intervenuta sulla questione ha affermato che quella subita da Blanco non sarebbe una molestia, ma una vera e propria violenza sessuale "costituita da qualsiasi atto che risolvendosi in un contatto corporeo anche fugace tra soggetto passivo e soggetto attivo ponga in pericolo la libertà di autodeterminazione", come si legge nell'art 609 bis del codice penale. Nel caso in questione, palpeggiare zone erogene senza il consenso dell'interessato può integrare il delitto di violenza sessuale, con una pena da 6 a 12 anni di reclusione. Secondo la scrittrice Michela Murgia, particolarmente attenta a questo tipo di tematiche, però, la parola chiave è il consenso. Su Instagram, infatti, spiega che "il discrimine tra violenza e carezza è il consenso di chi la riceve". Se per Blanco - che, ricordiamo, non si è espresso specificatamente sulla situazione - il gesto non costituisce reato, la situazione non sussiste. Ma, continua Murgia, è bene ricordare che lo stesso gesto "se chi lo riceve lo chiama violenza, è una violenza".