
Nel 2003, a soli 18 anni, vinse il concorso di bellezza per eccellenza, Miss Italia. Subito dopo, per Francesca Chillemi, allora giovane studentessa del liceo classico ‘Luigi Valli’ di Barcellona Pozzo di Gotto, è iniziata una carriera ricca di successi nel mondo dello spettacolo. La timidezza e l’imbarazzo, mostrate nelle prime apparizioni dopo la vittoria, sono ormai un ricordo: Francesca oggi è una donna, da meno di un anno diventata mamma, sicura e più consapevole di se stessa. Ma che tipo di studentessa è stata? Per saperlo lo abbiamo chiesto proprio a lei che in questi giorni stiamo ammirando nel personaggio di Azzurra, ragazza esuberante e non proprio acculturata, nella fiction di Rai 1 ‘Che Dio ci aiuti’.
Il primo aneddoto che ti viene in mente pensando alla scuola?
“Gli escamotage per non andarci”.
Non ti piaceva?
“No, non mi piacevano alcuni professori. Nel senso che la scuola secondo me dovrebbe essere un ambiente neutro dove le persone vanno per imparare, nessuno può incutere terrore. E io mi ricordo la scuola, soprattutto in alcune ore, come un terrore continuo. Entravo alla seconda ora o saltavo quelle in cui c’erano alcuni professori che secondo me dovevano fare qualcos’altro e poi i professori”.
Quale era la tua materia preferita? E quella che proprio non ti piaceva?
“Non avevo una materia preferita. Avevo professori che mi hanno fatto amare alcune materie a differenza di altri. Non parlo di rigidità, quella ci può stare in un professore, è ciò che va oltre che non ci deve essere. Ho avuto dei docenti molto competenti, rigidi nel senso che pretendevano che tu studiassi ma nel momento in cui lo facevi ti portavano ad amare la materia e ti davano anche dei buoni voti. Parlo dell’italiano, della filosofia, delle scienze”.
Eri un tipo da primo banco o preferivi stare in fondo alla classe?
“Purtroppo ero da ultimo banco ma finivo sempre al primo perché ero una gran chiacchierona”.
Hai mai copiato? O eri un tipo che faceva copiare?
“Nessuno voleva copiare da me! Io copiavo e pretendevo di copiare dagli altri, non mi si poteva dire di no”.
Sei ancora in contatto con il tuo compagno di banco?
“Ne ho cambiate un po’.Sono in contatto con altri ragazzi della mia scuola, a cui continuo a volere molto bene anche se abbiamo intrapreso percorsi molto diversi”
Avresti voluto una compagna di banco come Azzurra, il personaggio che interpreti nella fiction ‘Che Dio ti aiuti’?
“No perché mi avrebbero bocciato cento volte credo! Mi sarei divertita molto ma non mi avrebbe permesso di andare avanti. Una compagna di banco come lei sarebbe stata meravigliosa ma deleteria per il mio percorso di vita”.
C’ è un prof che ti è rimasto impresso in modo particolare? Perché?
“C’è una professoressa del liceo a cui ho voluto molto bene. Insegnava italiano e latino, il suo obiettivo era quello di trasmettere conoscenza e cercava di farci amare le cose”.
Una professoressa come suor Angela (protagonista della fiction ‘Che Dio ti aiuti’) ti avrebbe insegnato molto?
“Mi avrebbe insegnato molto di vita, che è quello che non c’è nelle scuole. Ci sono professori umani che a volte ti trasmettono un altro tipo di conoscenza che è quello dell’amore e del rispetto. Credo che sia molto importante oggi, visti i numerosi casi di bullismo e cyberbullismo. Sarebbe necessario l’insegnamento di valori come il rispetto dell’altro.”
Esame di maturità: com’è andato?
“Ho fatto l’esame dopo aver vinto Miss Italia. Avrei potuto saltare ma viste come sono andate le cose mi avrebbe rallentato e forse non avrei mai preso il diploma. È stato un anno difficile, pieno di lavoro, ma avevo un tutor che mi aiutava nello studio e anche gli insegnanti ci tenevano che io fossi preparata. Ho avuto molto supporto da tutto il mio liceo. Mi aiutarono davvero tantissimo! Ovviamente non mi aspettavo un grandissimo voto perché comunque avevo fatto un anno da esterna”.
Possiamo dirlo questo voto oppure è top secret?
“Nemmeno lo ricordo, 67 o 68 non era quella la mia priorità ma sono contenta di aver fatto l’esame”.
“Mamma sto male rimango a casa” oppure ti preparavi per poi marinare la scuola?
“Io studiavo solo le materie che mi piacevano, le altre proprio no. Non mi veniva voglia di farlo neanche costretta quindi mi prendevo i rimproveri della mamma. Non mi piacevano le imposizioni, studiavo solo con i professori che mi invogliavano a farlo, non con quelli che mi mettevano i bastoni fra le ruote. Era una sorta di sfida”.
Se potessi tornare dietro i banchi, c’è qualcosa che faresti o che non rifaresti?
“Se potessi tornare dietro quei banchi mi impegnerei molto di più. L’adolescenza ti porta una fase di ribellione che io ho attraversato. Avevo altre priorità in quel periodo della mia vita che non era lo studio, ma la conoscenza con altre persone e anche quella di me stessa. In quel momento conosci te stesso, cambi totalmente. Si, forse mi sarei impegnata molto di più”.
Il pubblico ti sta apprezzando come attrice in ‘Braccialetti Rossi’ e ‘Che Dio ci aiuti’ solo per citare le ultime fiction a cui hai partecipato. Progetti futuri?
“Ci sono altri progetti che spero possano uscire presto, ma non posso dire altro”.Manlio Grossi