
A soli 19 anni ha deciso così di mettersi in gioco: era il più giovane cuoco della MasterClass, ma non si è fatto intimorire e, a suon di piatti, è arrivato fino in fondo alla gara. Una grande soddisfazione per un ragazzo che ha mollato la strada più sicura, quella dello studio, - contro la volontà dei suoi genitori - scegliendo il sentiero meno battuto. Alla fine però Bubu ha avuto ragione su tutti, deliziando gli Chef con piatti di assoluto livello, e dando prova alla sua famiglia di fare sul serio tra i fornelli. La sua storia è la dimostrazione di come nella vita ci siano infiniti modi di trovare la propria strada: il finalista della 12esima edizione di MasterChef si racconta a Skuola.net.
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Ti va di raccontarci – a grandi linee - il tuo percorso scolastico?
“Ho studiato in una scuola media a indirizzo musicale ad Assemini, il paese dove sono cresciuto. Ho frequentato successivamente il Liceo Classico, per poi iscrivermi in scienze archeologiche a Roma per l’università.”
Come mai la scelta di studiare Scienze Archeologiche?
“In realtà non è stata una scelta del tutto spontanea. La mia idea era di frequentare da subito un’università che avesse attinenze col mondo della cucina e del cibo in generale. Ciò mi è stato fortemente sconsigliato, in particolare dai miei genitori, che sapevano delle mie intenzioni di voler lavorare in cucina un giorno e temendo che quel mondo fosse troppo duro per me, hanno spinto perché trovassi un’alternativa. Dunque, vista anche la mia curiosità e il mio interesse per la storia antica, ho scelto archeologia. Anche questa scelta è stata fatta abbastanza tardi in realtà, perché proprio per questi motivi io al tempo del mio esame di maturità e anche oltre, ancora non avevo deciso con certezza che percorso universitario intraprendere.”
Quando è scattata la “molla” della cucina?
“Io ho sempre avuto una forte passione per la cucina da quando ero bambino. Sono cresciuto in una famiglia in cui si è sempre mangiato benissimo, e per la quale il cibo è sempre stato prima di tutto un motivo di unione, condivisione e affetto. Se proprio devo trovare una chiave di volta per la quale mi sono definitivamente detto “okay, voglio fare questo nella vita” è stata dopo l’esperienza al bistrot di Novara dello Chef Cannavacciuolo, che la mia ragazza mi ha regalato per il mio diciannovesimo compleanno. È stata la mia prima e, per ora, unica esperienza in un ristorante stellato. Memorabile!”
Hai scelto di abbandonare gli studi per seguire un'altra strada: qual è stata la reazione dei tuoi genitori?
“C’è da dire che all’inizio ero molto spaventato. Loro hanno sempre cercato di guidarmi e indirizzarmi nella scelta del percorso di studi, già a partire dalle scuole medie, dove mi era balenata in testa da subito l’idea di frequentare una scuola alberghiera, ma visto il mio rendimento scolastico e le mie capacità, sia loro che i professori mi hanno spinto ad optare per quella che per loro era una preparazione più completa attraverso un liceo, che fosse classico o scientifico. In questo caso la mia scelta di cambiare il percorso di studi è avvenuta durante il programma, per cui vista anche la mia determinazione e i piccoli risultati che stavo ottenendo, mi hanno appoggiato e mi sono stati vicino, dandomi aiuto e sostegno.”
Come ormai sappiamo, i giovani oggi sono esposti a notevoli pressioni e aspettative sociali per quanto riguarda il rendimento scolastico: cosa ti sentiresti di dire a tutti quei ragazzi in difficoltà nello studio?
“Cercherò di essere il più schietto possibile. Ragazzi, la prima cosa che deve esservi chiara è che non è e non potrà mai essere un numero a determinare quanto valete e quanto potete esprimere. La vostra ragione di vita, il vostro obbiettivo, non deve essere raggiungere i 10 a scuola in tutte le materie. Non tutti siamo nati per essere delle cime in latino, matematica, fisica e via dicendo, anche perché la ricerca morbosa del voto eccellente rischia di farvi distogliere lo sguardo dalle vostre passioni e dai vostri interessi. Io mi sono sentito dire, per parlare in maniera più personale, che il calcio era solo una perdita di tempo e un ostacolo alla scuola, come se le due cose non si potessero conciliare. Così come per la musica, in particolare il pianoforte, a cui non avrei dovuto dedicare tutto quel tempo perché stavo 'trascurando lo studio, che deve essere sempre al primo posto'.
Quando si è giovani si ha e si deve avere il tempo per sbagliare e magari anche sbattere la testa al muro per imparare a conoscerci e a capire cosa si vuole davvero nella vita, perché la vita è la vostra e dovete fare in modo di poterla vivere appieno e senza rimorsi. Bisogna avere il coraggio alle volte di fare delle scelte, che non devono essere sconsiderate, ci tengo a precisarlo, ma consapevoli, e avere la volontà di dare il massimo di voi stessi. Abbiate sogni e passioni, coltivatele, perché se questo vuol dire non avere la media del 9 a scuola, ma un futuro di cui siete orgogliosi e felici, allora è la scelta giusta. E per chi tende spesso a sminuirsi, ricordate che siete voi i primi a dover credere in voi stessi, e che un 6 raggiunto con impegno e fatica da chi non poteva fare di meglio, vale molto più che un 8 di una persona che avrebbe potuto fare di più, ma non ha avuto la vostra volontà e la determinazione per arrivare a quel risultato.”
Eri tra i giovanissimi della 12esima edizione di MasterChef Italia, cosa hai provato arrivando in fondo alla gara?
“Sicuramente essere il più giovane della masterclass quest’anno mi ha messo un po’ in soggezione all’inizio, oltre che un po’ di timore, ma ho avuto la fortuna di incontrare delle persone davvero speciali che durante questo percorso mi hanno fatto sentire più a mio agio e capito. Perciò arrivare fino in fondo, oltre che un grandissimo orgoglio, per me ha significato anche prendere più consapevolezza di me e dei miei mezzi.”
Tra i giudici di MasterChef Italia, chi ti metteva più in soggezione e perché?
“Tra i tre giudici chi mi metteva più in soggezione era decisamente lo Chef Cannavacciuolo, perché per me era ed è tutt’ora un modello da seguire per quanto riguarda questo bellissimo mondo che è la cucina, e i suoi giudizi, che fossero positivi o negativi, erano sicuramente quelli che a livello personale mi premevano di più.”
Qual è stato l'episodio che non dimenticherai mai di questa edizione? E qual è stata la tua esterna preferita?
“Proprio per quello che dicevo prima, il mio episodio preferito è senza dubbio quello in cui ho vinto la Mistery box scelta dallo Chef Cannavacciuolo, anche perché dopo ho avuto la possibilità di cucinare assieme a Nicola, che tutt’ora per me rimane un grande amico, gli voglio molto bene. La mia esterna preferita invece è stata senza dubbio quella al ristorante Mirazur, perché ho potuto provare sulla pelle (ovviamente in minima parte) cosa vuol dire cucinare in una cucina di quel livello, e l’adrenalina e l’emozione che ho provato in quel momento sono davvero impagabili.”
Sapresti consigliare ai nostri lettori 5 alimenti che aiutano la memoria e, quindi, facilitano lo studio?
“Diciamo che la componente principale nel cibo che aiuta la memoria è in generale lo Zinco, per cui se devo scegliere 5 alimenti da consigliare direi: mirtilli, ma in generale tutta la frutta e la verdura rossa, legumi e cereali, spinaci, una buona cioccolata fondente e soprattutto per aiutare in generale il cervello, il pesce azzurro, quale per esempio sgombro e alici, che sono tra i più reperibili.”
Adesso che hai chiaro cosa vuoi fare da grande, quali sono gli obiettivi che ti sei prefissato per il prossimo futuro?
“Sono una persona che tende a ragionare per step. A breve inizierò una bellissima avventura in una cucina, di cui per adesso non voglio specificare molto, voglio mantenere ancora un po’ di sorpresa. Il primo obbiettivo quindi sarà prendere il massimo da questa opportunità e le prossime che verranno, perché formarsi in cucina sarà fondamentale. Tutto ciò dipende dall’obbiettivo più grande che è quello di aprire un mio ristorante, e lavorare per esprimere al massimo il mio amore per la cucina attraverso le mie idee.”
Si ringrazia: MasterChef Italia, lo show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy, sempre disponibile on demand.