
Imprenditoria etica, impegno a favore dei detenuti, solidarietà, volontariato, attività in favore dell'inclusione sociale, legalità, diritto alla salute, atti di eroismo: il Capo dello Stato ha selezionato alcuni casi significativi di impegno civile. Tra coloro che verranno premiati domani, anche tre ragazze della Gen Z: hanno meno di 24 anni ma le loro storie sanno già di 'adulto'.
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Miriam, Carlotta e Fatima: storie di straordinaria gioventù
Tra loro, Miriam Colombo, a soli 21 anni, è stata premiata per l'impegno, la passione, l'entusiasmo nel sensibilizzare le persone a donare a favore della ricerca e della cura della fibrosi cistica. Affetta da questa malattia, Miriam ha affrontato un difficile percorso ospedaliero che l'ha portata lontana dai banchi di scuola: solo nel 2016, 156 giorni d'assenza. Nell'ultimo periodo si è dedicata anima e corpo alle raccolte fondi – via social e nei vari eventi – per le onlus legate alla sua malattia. Nonostante ciò la sua carriera scolastica è stata impeccabile e, di recente, ha superato brillantemente il test d'ingresso alla facoltà di Biotecnologie dell'Università di Genova.C'è poi Carlotta Mancini, premiata per il suo impegno nel divulgare nelle scuole messaggi per garantire la sicurezza stradale. La giovane che oggi ha 24 anni, ha perso la sorella gemella Costanza all'età di 17. L'auto su cui viaggiavano le due finì fuori strada: nell'incidente Costanza perse la vita. Da quel giorno Carlotta – insieme al padre Giorgio – promuove la campagna “Verona Strada sicura” che sensibilizza sull'importanza della sicurezza stradale con eventi nelle scuole del territorio, in collaborazione con la Polizia di Stato.
Infine, Fatima Zahra El Maliani. La 22enne studentessa universitaria è stata premiata per la sua disponibilità a restituire il bene ricevuto attraverso il suo impegno nel doposcuola UNICEF di Torino. Fatima gestisce il doposcuola 'UNICEF-YOUNICEF' presso la sede di Casarcobaleno di Torino. Da bambina ha frequentato il SERMIG, gruppo nato con lo scopo di promuovere e praticare la solidarietà, un'esperienza che l'ha segnata profondamente e ha così iniziato il suo percorso di restituzione aiutando i bambini e accogliendo le donne senza casa, insegnando italiano ai migranti.