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carlotta ferlitoCarlotta Ferlito, ginnasta nota al grande pubblico soprattutto in seguito alla partecipazione al programma tv Ginnaste Vite Parallele, ha recentemente fatto parlare di sé per le gravi accuse che sta lanciando dai suoi profili social verso allenatori e dirigenti che avrebbero esercitato su di lei numerose pressioni psicologiche durante la sua attività sportiva.
Fonte foto: @Carlotta Ferlito via Facebook

In particolar modo, l'attenzione sull’ex Azzurra si è fatta maggiore in seguito a un suo monologo mandato in onda durante la trasmissione Le Iene, su Italia 1, nel quale ha raccontato il grande dolore per aver dovuto dire addio al suo sport, la ginnastica artistica.

Violenze fisiche e psicologiche sulle atlete: la denuncia di Carlotta Ferlito

Per chi segue su Instagram e su TikTok Carlotta Ferlito, il suo monologo andato in onda durante la trasmissione Le Iene, non deve aver suscitato parecchia sorpresa, in quanto l'ex ginnasta non fa un mistero dei soprusi che avrebbe dovuto subire durante gli anni di lunghi e pesanti allenamenti.

La ragazza ha raccontato di essere stata costretta ad abbandonare il suo sport preferito, decisione arrivata dopo che la ginnasta ha provato a denunciare i comportamenti tossici che avvenivano in palestra: "Vi assicuro che per un’atleta la cosa più difficile al mondo è essere allontanata dallo sport che hai praticato fin da piccola, lo sport per cui hai dato tutto. Ma io ho parlato con la convinzione che se provi a far sentire la tua voce, alla fine, qualcuno ti ascolta", riporta Open.

Ha quindi continuato spiegando le pressioni fisiche e psicologiche alle quali sarebbe stata sottoposta o sarebbe stata costretta ad assistere durante gli allenamenti: "Questo sport non può e non deve più essere fatto anche di violenze psicologiche e fisiche. Nessuna ragazzina dovrebbe essere presa a sberle, umiliata se chiede di andare in bagno, costretta a fare esercizi dove rischia l’osso del collo solo per punizione, o essere chiamata “maiale” per aver osato mangiare un biscotto in più".

Ha poi proseguito annunciando di aver sofferto, a causa di quei soprusi, di disordini alimentari e di complessi psicologici che tuttora sta affrontando, e invita anche le altre ragazze a non accettare questi comportamenti tossici: "Nessuna dovrebbe essere costretta a dimenticare dove sta il confine fra il giusto e lo sbagliato, fra normalità e malattia, come invece è successo a me, che, a un certo punto, ho accettato quasi tutto: io ho reagito e, oggi, quel confine ce l’ho ben presente. Per questo voglio scegliere con la mia testa, imparare a guardare al mio fisico con affetto anziché con paura, recuperare le cene saltate, stare lontana dalla violenza e imparare a perdonarmi."

Infine, Carlotta tiene a mandare un messaggio di autodeterminazione, che possa ispirare tutte le ragazze e le donne a fare lo stesso, scegliendo per sé ogni singola volta: "Voglio decidere quando e come inizia e finisce la mia carriera. Voglio essere autonoma, anche scomoda se serve, non obbedire a nessuno. Ogni giorno cerco di migliorare, proprio come facevo in passato, da atleta. Solo che oggi lo faccio da persona, da donna. E questa volta lo faccio da sola, senza che nessuno possa permettersi di dirmi che cosa è giusto e cosa è sbagliato per me".

Data pubblicazione 7 Dicembre 2022, Ore 12:50 Data aggiornamento 7 Dicembre 2022, Ore 13:06
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