
Come per il primo libro, dove si raccontava la carriera di un'attrice fittizia, questo romanzo ha come protagonista una band che non è mai davvero esistita, ma che è frutto della fantasia dell'autrice. Ma vale la pena leggere di una rock band inventata? Scopriamolo.
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'Disy Jones & The Six': di cosa parla il libro virale su BookTok
Il romanzo in questione altro non è che la raccolta di una serie di dichiarazioni rilasciate alla medesima giornalista dai membri della rock band e dalle persone a loro più vicine e care. Il libro avanza in ordine cronologico, partendo dalla formazione della band, con le testimonianze dei protagonisti che si alternano, presentando quindi sé stessi e il loro ingresso nel gruppo.La storia è ambientata nell'America degli anni '70 e raggiunge in suo culmine proprio alla fine di quel decennio, e per lo più è ambientata a Los Angeles, fucina di giovani talenti. Il gruppo, composto da ragazzi under 30, diventa in poco tempo una delle band più popolari degli States. La band, nella sua formazione più famosa, è formata da Billy Dunne, il frontman carismatico e arrogante; Graham Dunne, il fratello minore di Billy e il chitarrista ritmico della band; Karen Sirko, la tastierista talentuosa e determinata; Warren Rojas, il batterista; Eddie Loving, che suona la chitarra elettrica; e Pete Loving, il bassista. A loro sei si aggiunge per quella che doveva essere una collaborazione a breve termine la meravigliosa Daisy Jones, una figura eclettica e sopra le righe, che però è innegabilmente talentuosa sia come compositrice di testi che come contante, grazia al suo talento grezzo e naturale.
Il gruppo allargato, messo in piedi più per meri meccanismi di marketing che per reale amicizia tra The Six e Disy Jones, si trova a dover scrivere un intero album insieme, e questa convivenza forzata avvia inevitabilmente una serie di dinamiche tra i sette membri del gruppo che porteranno la band ad implodere subito dopo aver raggiunto l'apice della loro carriera.
'Daisy Jones & The Six' merita una chance?
Il romanzo è costituito solamente da citazioni dei protagonisti della vicenda, che quarant'anni dopo i fatti accaduti, ripercorrono quel periodo della propria vita, dichiarando emozioni, sensazioni e moventi per le azioni commesse negli anni '70. Questo espediente narrativo, senza dubbio unico, e che per molti versi è il vero punto forte dell'intero libro, rende la narrazione estremamente dinamica, fluida, nonché divertente e interessante, poiché accade spesso che nel giro di poche righe due o più personaggi si smentiscono a vicenda, raccontando la propria versione della storia o semplicemente il loro modo di vivere quella particolare esperienza, che potrebbe essere stato totalmente opposto rispetto ai loro compagni di viaggio.Le interviste ai membri della band sono ben scritte e credibili, e si alternano alla perfezione, dando voce a tutti i protagonisti in gioco, ai quali i lettori si affezionano senza fatica e per i quali tifano mentre affrontano le loro sfide. Per questo, ma anche per la profondità delle tematiche trattate, tra le quali la dipendenza da sostanze, la voglia e la volontà di disintossicarsi, l'importanza della famiglia e di trovare il proprio posto nel mondo, nonché l'importanza e la natura dell'arte e il processo attraverso il quale viene creata, 'Daisy Jones & The Six' risulta un romanzo ben scritto e coinvolgente. I personaggi sono dipinti in modo nitido e sono ben sviluppati e credibili, e la storia è ricca di suspense e colpi di scena.
Quindi sì, il libro merita una chance e ha tutte le carte in regola per sorprendere anche il lettore più scettico.