
Come successo quindi per il suo primo romanzo, anche questo secondo ha suscitato immediata curiosità e interessa nella comunità di BookTok, rendendolo nel giro di poco molto consigliato e recensito sulla piattaforma social; ma vale davvero l’hype che gli gira attorno? Scopriamolo.
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‘Circe’: di cosa parla il libro che ha fatto impazzire TikTok
Proprio come per ‘La Canzone di Achille’, anche in questo caso l’autrice è partita da una storia arcinota, come quella della maga Circe, e ne ha scritto, ma con una modifica che fa tutta la differenza: cambiandone il punto di vista. La figura mitologica di Circe compare per la prima volta nell’Odissea, figlia del Titano Elio e della ninfa Perseide, ed è proprio da questo poema omerico che l’autrice trae la maggior parte delle informazioni per dipingere al meglio il suo personaggio.Infatti il romanzo, scritto da Circe come protagonista e voce narrante, si apre con la sua nascita alla corte del dio titano Elios suo padre, dove lei vive e cresce fino al giorno del suo esilio. La sua infanzia, raccontata in modo particolarmente interessante e pieno di aneddoti sconosciuti ai più, appare da subito priva di affetto sia genitoriale che fraterno, in quanto nonostante i continui sforzi di Circe per rendere orgogliosa la sua famiglia, a causa dei suoi fallimenti, non riceve in cambio l’ammirazione e la benevolenza sperata. Quando però grazie ad una particolare pianta scopre i suoi poteri magici, viene considerata un mostro ed esiliata sull'isola di Eea, dove numerosi personaggi appartenenti a miti e leggende le fanno continuamente visita.
BookTok: vale la pena leggere ‘Circe’?
Per gli amanti del genere storico, e in particolar modo di quello legato alle leggende e ai miti romani e greci, questo può essere considerato un romanzo imperdibile, anche solo per la moltitudine di personaggi legati alla mitologia che compaiono tra le sue pagine. Infatti, quasi ogni capitolo è impreziosito dagli incontri che Circe fa con i protagonisti dei miti; tra questi spiccano Dedalo, l'ideatore del labirinto dove è rinchiuso il minotauro, e, ovviamente Odisseo, protagonista del poema Omerico.A differenza de ‘La Canzone di Achille’, forse questo romanzo è un po’ meno ispirato e manifesta un ritmo appena più lento e non così serrato con il suo predecessore, ma a renderlo più interessante è la scelta di porre Circe protagonista assoluta del racconto, mostrandone la forza d’animo e la sua resilienza. Infatti nonostante le molte difficoltà che ha affrontato sia nel periodo dell’infanzia e dell’adolescenza, sia dopo essere stata esiliata dalla sua terra natìa, la maga non si è mai data per vinta e ha dimostrato in più occasioni di poter badare a sé stessa e di potersela cavare da sola, non avendo bisogno di un uomo che le stia accanto. E infatti anche secondo molte riflessioni fatte sul libro, Circe può essere un perfetto esempio di femminismo, nel quale trasformare uomini in maiali non è solo un modo per stabilire il proprio potere ma anche una legittima difesa.
Dunque, alla luce di tutte queste constatazioni, nonostante il suo mito sia assai famoso, ‘Circe’ è un libro che merita una chance, per poter mostrare anche ai lettori più scettici la forza di questa figura spesso sottovalutata.