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booktok il fabbricante di lacrime
Fonte foto: @Salani Editore via Facebook

Il fabbricante di lacrime è il romanzo di esordio di Erin Doom, che a differenza di quanto si possa pensare leggendone il nome, non è una scrittrice d’Oltreoceano, ma una penna nostrana che ha deciso di pubblicare il suo primo libro sotto pseudonimo.

La giovane scrittrice ha iniziato a pubblicare le sue storie su Wattpad, la piattaforma di social reading più famosa al mondo, e in poco tempo le sue creazioni hanno conquistato il cuore dei lettori, collezionando milioni di visualizzazioni e commenti, e da lì ha suscitato l’attenzione delle case editrici. Il libro è poi diventato virale su TikTok, tanto che la community italiano di BookTok ha realizzato migliaia di contenuti: ma vale la pena leggerlo?

Il fabbricante di lacrime: la storia di Nica e Rigel

Il romanzo racconta la storia di Nica, la giovane protagonista, che a 17 anni, dopo più di 10 anni dalla morte di entrambi i genitori, viene finalmente adottata da una famiglia amorevole, ottenendo per la prima volta il lieto fine che tanto desiderava mentre era in orfanotrofio.

Ma la sua favola viene oscurata da quella che lei descrive come una grande macchia nera, in grado di rovinare il processo di adozione: Rigel, un altro orfano adottato dalla stessa famiglia che ha scelto di prendere con sé Nica. Il ragazzo viene presentato come l’esatta antitesi della protagonista, intelligente ma tormentato, incline alla violenza e solitario, con occhi e capelli neri, colore che ricorre più volte anche nella descrizione della sua anima.

Nica, che invece è la delicatezza fatta persona, in grado di vedere il buono negli altri, e sempre pronta ad aiutare i più deboli, soprattutto animali e insetti, è terrorizzata dall’idea che Rigel possa essere di ostacolo al finale felice che lei aveva sempre sperato, portando i due genitori adottivi a decidere di rimandare entrambi gli orfani indietro.

Tuttavia, nel corso delle pagine, è sempre più chiaro che ciò che muove Rigel non è il disprezzo verso Nica, ma il bisogno di allontanarla da sé per proteggerla. Infatti l'angustiato protagonista maschile, a causa dell’oscurità che porta con sé, si è convinto fin da bambino che l’unico modo per sopravvivere è lasciare fuori tutti coloro che potrebbero interessarsi a lui, non lasciando entrare nulla e cercando di non affezionarsi a nessuno, nonostante senta altrettanto fortemente il legame inspiegabile che lo unisce proprio a Nica.

Il fabbricante di lacrime: vale la pena leggerlo?

La storia è narrata in prima persona dalla protagonista, anche se ogni tanto è intramezzata da capitoli in cui viene raccontato il punto di vista di Rigel. E’ dunque facile immedesimarsi subito nella protagonista ed empatizzare con lei, man mano che le pagine scorrono.

Questo romanzo rientra infatti tra quelli da cui, nonostante le oltre 600 pagine, non si riesce a staccare il naso dal libro, divorando senza accorgersene capitolo dopo capitolo (anche se ogni tanto la tensione scende e il lettore potrebbe percepire un calo improvviso del ritmo, che però riprende dopo al massimo un 50/60 pagine). Nonostante questo palese pregio, la storia non è immune dal cadere in numerosi cliché, come la dinamica del maschio forte e dominante ma dall’animo gentile, che quindi fa di Rigel un personaggio a tratti tossico che non ci pensa due volte prima di prendere a pugni qualcuno. O dell’assenza di pathos quando si parla di violenza sui bambini, tema importante ma forse trattato non in modo brillante.

Punto a favore invece per tutto ciò che è inerente ai personaggi secondari: le spalle sono sempre ben caratterizzate e ben costruite, mai invadenti, ma tutti portatrici di messaggi positivi per il mondo di Nica, partendo dai due genitori adottivi, fino ad arrivare alle amiche Billie, Micky e Adelaine. Meno bene anche per la gestione dell’altro ragazzo, Lionel, che dovrebbe rappresentare una minaccia per Rigel, ma che in realtà è chiarito fin da subito che a Nica lui non interessa.

Se si è alla ricerca di una storia d’amore abbastanza classica, che riesce a commuovere in più occasioni e con un paio di colpi di scena perfettamente riusciti, allora Il fabbricante di lacrime è perfetto, in quanto risulta un romanzo senza pretese, capace di trattare diversi temi adolescenziali in modo maturo e abbastanza attuale, riesce inoltre a scolpire personaggi indimenticabili, che si imprimono nella memoria e dai quali si è spinti a finire il libro per capire quale sarà la loro sorte.

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