
E quindi non è di certo stata una sorpresa l’hype generato dalla sua seconda creazione animata, “Questo mondo non mi renderà cattivo”. Uscita da pochissime ore è già in cima ai più visti di Netflix, e le sue scene più iconiche hanno già iniziato a popolare i real di Instagram e i video TikTok. Ma, se hai già binge-watchato l’intera stagione e non sai cosa vedere dopo, ecco alcuni consigli che potrebbero fare al caso tuo.
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Strappare lungo i bordi
Anche se può sembrare banale, se ancora non hai visto la prima serie di Zerocalcare, devi assolutamente partire proprio da lì. Infatti, nonostante la storia non sia del tutto inedita, è un prodotto che è stato sulla bocca di tutti per un motivo, e non solo per la critica circa la spiccata romanità dei dialoghi, ma soprattutto per la sensibilità e la delicatezza con la quale Michele Rech riesce a imprimere tutto, sia su carta, sia su schermo.I personaggi che la compongono sono i soliti amici di sempre, Sarah e Secco, con i quali Zerocalcare intraprende un percorso fatto sia di flashback nella loro infanzia e adolescenza, sia di un vero e proprio viaggio verso Biella. I temi si susseguono puntata dopo puntata, passando dal parlare della scelta della pizza, fino ai massimi sistemi dell’universo, però senza mai perdere la caratteristica vena ironica, sarcastica, ma anche spesso incredibilmente profonda e malinconica che caratterizza gli scritti e ora anche la sua animazione. Ovviamente immancabile anche l’armadillo, doppiato eccezionalmente da Valerio Mastandrea, che accompagna il protagonista come fa sempre, dando voce alla sua coscienza e alle verità che Zero vuole nascondere anche a sé stesso.
La profezia dell’armadillo
Rimanendo all’interno di prodotti targati Zerocalcare, impossibile non nominare anche il film che ha sancito il primo incontro tra Calcare e la produzione audiovisiva. Il film altro non è che un adattamento cinematografico dell'omonimo libro a fumetti, e ha visto la partecipazione di Simone Liberati in qualità di Zero, e di Valerio Aprea nel ruolo dell’armadillo. Inoltre è stato lo stesso fumettista a curarne la sceneggiatura.La storia in realtà, come già accennato, ricalca quella del libro omonimo, "La profezia dell’armadillo", il primo realizzato dal fumettista, e anche quello a cui si è ispirata la serie "Strappare lungo i bordi". Dunque la trama vede sempre protagonista, oltre a Zero e all’armadillo, il fidato Secco e la mamma di Zero, nei fumetti rappresentata come Lady Cocca di Robin Hood. Anche in questa storia il primo amore del protagonista e la sua storia è il motore che mette in moto una profonda evoluzione nella mente e nella vita di Zero, costringendolo a venire a patti con la realtà e a concretizzare i suoi sogni e le sue aspettative per il futuro.
Tutto chiede salvezza
Rimanendo in Italia, un’altra serie recente che ha saputo trattare tematiche complesse senza perdere la delicatezza che Zero riesce a infondere in ogni fotogramma, è "Tutto chiede Salvezza", serie del 2022 tratta dall'omonimo romanzo dello scrittore italiano Daniele Mencarelli.Composta da sette episodi, la serie racconta la storia di Daniele, un ragazzo di 20 anni, che dopo una crisi psicotica viene sottoposto al regime di Tso. Ed è nel reparto di psichiatria nel quale viene ricoverato che incontra i suoi compagni di stanza, i quali vengono descritti come personaggi strani, inquietanti e al tempo stesso teneri e molto saggi, che però si ritrovano, proprio come Daniele, travolti dalle avversità della vita. Ad accomunarli sempre più è l'esperienza del ricovero, durante la quale subiscono l'indifferenza dei medici e la paura degli infermieri, ma nonostante ciò riescono a costruire un senso di fratellanza e un bisogno di sostegno reciproco in meno di sette giorni di convivenza.