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Verificare se un testo è stato scritto da ChatGpt: come farlo in pochi stepOrmai dobbiamo farci l’abitudine: i modelli di intelligenza artificiale stanno guadagnando un certo spazio nella nostra vita, anche nelle attività di tutti i giorni. Tra tutti, il caso più emblematico è quello di ChatGPT, il chatbot targato OpenAI che da qualche tempo è stato messo a disposizione del grande pubblico.

Sono sempre di più le persone che si affidano a ChatGPT, la cui “missione”, se così possiamo chiamarla, è quella di generare testi complessi alla maniera degli esseri umani.

Ci riesce? Beh, direi di sì, anche piuttosto bene. A fronte di questo, diventa quindi importante trovare delle contromisure. In altre parole, come muoversi per verificare se un testo è opera di ChatGPT?

Riconoscere la penna di ChatGPT nei testi

Hai un dubbio su come si scrive una parola? Ti serve un riassunto su un personaggio storico? Non sai come cuocere le patate? Hai un impellente bisogno di mettere le mani su una lista di 10 piatti tipici della cucina ungherese? Bene, basta aprire ChatGPT e porre le tue domande, lui ti indicherà la via.

Il fenomeno ChatGPT è ormai ampiamente diffuso, soprattutto tra i più giovani, che spesso approfittano dell’ausilio gratuito dell’intelligenza artificiale per produrre testi da presentare poi in classe con la propria firma in calce. Il bot è infatti in grado di rispondere a più o meno qualsiasi domanda, passando addirittura per le equazioni e il linguaggio informatico, con una scioltezza e una rapidità semplicemente sorprendenti.

Naturalmente, ChatGPT è stato addestrato per imitare i contenuti creati dagli esseri umani, quindi non è una sfida banale riconoscere il suo zampino tra le parole di un testo. Ma questo non vuol dire che sia impossibile. Ci sono infatti degli step da poter seguire per verificare, con un buon grado di approssimazione, se un contenuto sia o meno frutto della mente umana.

Verificare se un testo è stato scritto da ChatGPT

Ecco alcuni rapidi check testuali da poter compiere:

  • Ripetizioni: ChatGPT di sicuro ha a disposizione un ventaglio lessicale ben più ampio di tutti noi, ma nonostante questo il suo stile generativo prevede una tendenza marcata alla semplificazione e alla chiarezza, a discapito della creatività. Di conseguenza, un indicatore da tenere d’occhio è sicuramente quello della ripetitività. ChatGPT è schematico, preferisce ripetere le parole chiave per dare al suo testo un’interpretazione coesa e poco ambigua. Il candidato numero uno a essere ripetuto è il soggetto, che viene esplicitato anche senza che ce ne sia un vero bisogno. Insomma, ChatGPT ci tratta come dei bambini a cui si spiega perché l’erba è verde e il fuoco brucia.
  • Sintassi statica: ChatGPT è tutta efficienza e poca leziosità. Il suo stile è chiaro, quindi non c’è spazio per la creatività tipica della scrittura umana, la quale attinge a piene mani dal parlato. Non troverete nessun guizzo nei testi di ChatGPT, solo una sintassi piana e molto statica, tutta focalizzata a passare un’informazione, non a esprimerla.
  • Neutralità: ChatGPT si tiene lontano un chilometro da ogni tipo di conflitto. Per farlo, non esprime la sua opinione, ma si limita a riportare quello che “va detto” su un certo argomento, evitando di avventurarsi per argomenti scomodi. Il suo marchio di fabbrica è la neutralità, sempre e comunque.
  • Perfezione: ChatGPT non sbaglia (o almeno sbaglia molto poco). Un testo formalmente perfetto, senza errori e refusi, dovrebbe destare sicuramente qualche sospetto in più.
  • Strumenti: La diffusione di ChatGPT è direttamente proporzionale alla diffusione degli strumenti che cercano di smascherare l’autorialità artificiale dei testi. Tra questi, per esempio: AI Text Classifier, GPTzero, Undetectable.ai, GPT-2 Output Detector, ZeroGPT. Utilizzarli è semplicissimo: basta copia-incollare un testo nell’apposito spazio presente sulla pagina web e procedere con la verifica. In pochi secondi, lo strumento selezionato darà la sua opinione, spesso resa in percentuale, sulla penna che ha scritto il contenuto. Ma attenzione: l’affidabilità di questi strumenti non è minimamente approssimabile al 100%, anzi. La possibilità di errore è piuttosto alta, anche perché i testi generati da ChatGPT sono facilmente manipolabili per eludere i controlli.
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