9 min lettura
Come scoprire se il compito è fatto con ChatGPT?La tecnologia fa passi da gigante in tempi sempre più ristretti. Un esempio su tutti è dato dai chatbot basati sull’intelligenza artificiale, ChatGPT in testa, in grado di elaborare un testo complesso e credibile nel giro di qualche secondo.
Da quando questa tecnologia è stata introdotta al grande pubblico, molte cose sono andate incontro a un cambiamento, non sempre in positivo.

È questo il caso del mondo scolastico e universitario, in cui gli studenti si fanno spesso vincere dalla pigrizia affidandosi completamente a ChatGPT per la stesura di testi che dovrebbero invece testare le loro capacità. Da qui la domanda, particolarmente utile soprattutto per gli insegnanti: esistono dei modi o degli strumenti che permettono di capire se un contenuto è stato scritto da un’intelligenza artificiale? Una risposta sembra più vera delle altre: più o meno.

Come capire se un testo è stato scritto da ChatGPT

La premessa fondamentale, da tenere a mente, è che i modelli di intelligenza artificiale sono proprio pensati e addestrati per imitare al meglio i contenuti creati dagli esseri umani. Già questo dettaglio dovrebbe farci intuire la complessità della questione: se lo scopo è quello di imitare e “passare inosservati”, viene da sé che rintracciare delle caratteristiche che ci permettano di individuare con certezza lo zampino di ChatGPT si configura come un compito piuttosto arduo. Questo anche in considerazione del fatto che il nostro “avversario” è un bot che ha dalla sua un mastodontico database da cui attingere per poter raggiungere i suoi scopi.

Compito arduo, certo, ma non impossibile. Ci sono infatti alcuni segnali che, a un’analisi attenta, ci consentono almeno di fiutare la presenza di ChatGPT all’interno di un testo. Da questo punto di vista, esistono alcune caratteristiche tipiche della generazione artificiale di un contenuto che possono almeno instillare il dubbio sull’autorialità del testo in questione. Vediamo quali sono.

  • Lessico: Per quanto ChatGPT abbia dalla sua un vocabolario ricchissimo, la tendenza è quella della semplicità, della chiarezza e della ripetizione. Per questo, nella stesura di un testo, il chatbot ricorre spesso a lemmi dalla facile digeribilità e, soprattutto tende a ripeterli senza sforzarsi più di tanto nella ricerca di sinonimi o perifrasi. Insomma, all’interno di un contenuto generato dall’AI, è difficile imbattersi in termini ambigui o sfumati, o ancora in frasi colloquiali che restituiscono un determinato “effetto di senso” in poche parole.
  • Sintassi: è forse una delle caratteristiche più evidenti. I testi generati da ChatGPT presentano infatti una sintassi semplice ed estremamente rigida. Le frasi presentano una struttura di base elementare, per esempio esplicitando ossessivamente il soggetto, cosa che non avviene sempre nella comunicazione umana. Pur di rendere chiaro il periodo della frase, ChatGPT ricorre allora alla ripetizione o alla sostituzione del soggetto con espressioni deittiche, con una predilezione speciale di “questo”, “questa”, “questi”, eccetera. Il che rafforza la tenuta logica del discorso a discapito della creatività.
  • Contenuti: ChatGPT è come uno studente che ha studiato a memoria senza capire a fondo quello di cui si sta parlando. Formalmente può apparire perfetto, ma nei suoi contenuti non c’è nessun guizzo, nessuna idea originale, nessun pensiero perspicace, nessuna imprevedibilità, nessuna imperfezione poetica. Perché sì, in fondo è proprio nelle imperfezioni che si annidano le figure retoriche che rendono i testi speciali.
  • Tono: estremamente neutrale, senza un’elaborazione critica sull’argomento. Insomma, ChatGPT non si esprime, non si espone, non dà la sua opinione sulle questioni di cui tratta (per fortuna, direi). Quindi un buon modo per “costringere” gli studenti alla penna è sicuramente quello di chiedere un testo personale, che contenga almeno un parere, un pensiero soggettivo su una questione in particolare.
  • Errori: non ce ne sono. Almeno, quasi mai. I testi creati da ChatGPT, specie se in inglese, sono perfetti dal punto di vista formale. Nessun refuso, nessun errore di battitura, nessun doppio spazio. Anche lo studente più bravo sbaglia, e questa è una cosa sacrosanta.
  • Un trucchetto: ChatGPT utilizza apostrofi e virgolette senza grazie (per capirci, " al posto di “). Di solito, Word o altri programmi di scrittura dotano invece apostrofi e virgolette di grazie, in accordo con il font utilizzato. Naturalmente questa caratteristica formale non permette in alcun modo l’attribuzione certa di un testo. Però, se sommata a tutta un’altra serie di segnali di cui sopra, può essere presa in considerazione per rafforzare un sospetto già solido.

Cosa dice ChatGPT

Bada bene, però: le caratteristiche evidenziate sono solo indicative, non permettono cioè di attribuire con certezza la paternità di un testo. A dirlo è anche lo stesso ChatGPT, a cui abbiamo chiesto: quali sono i segnali che mi fanno capire che un testo è stato scritto da te?

"Identificare con certezza se un testo è stato scritto da me può essere difficile, poiché cerco di generare testi che siano naturali e coerenti con le richieste degli utenti. Tuttavia, ci sono alcuni segnali che potrebbero suggerire che un testo potrebbe essere stato generato da un modello come me".

Qui di seguito la lista fornita da ChatGPT.

  • Coerenza e coesione: uno dei segnali più evidenti potrebbe essere una coerenza e una coesione molto forti nel testo, poiché cerco di mantenere un filo logico nelle risposte e nei testi che produco.
  • Conoscenza limitata: la mia conoscenza è limitata alla data di taglio del mio addestramento nel settembre 2021, quindi potrei non essere a conoscenza degli eventi o delle scoperte più recenti. Se il testo sembra non essere aggiornato oltre questa data, potrebbe essere un indizio.
  • Stile neutrale: cerco di mantenere uno stile neutrale e informativo nei testi che genero, evitando bias o opinioni personali.
  • Risposte complete e ben strutturate: sforzo di fornire risposte complete alle domande e di strutturare i testi in modo chiaro e organizzato.
  • Assenza di errori ortografici e grammaticali: di solito, i testi generati da me sono privi di errori ortografici e grammaticali evidenti, ma ciò non è una garanzia assoluta.

Strumenti per capire se un testo è stato scritto da ChatGPT

Tutto molto bello. Ma l’analisi di un testo richiede un certo quantitativo di tempo e di fatica che non tutti gli insegnanti possono permettersi visto il numero di studenti. È possibile quindi agevolare il controllo? Ci sono, in altre parole, degli strumenti dedicati per smascherare l’intelligenza artificiale a partire dai testi? Anche in questo caso, la risposta più corretta è più o meno. Esistono infatti dei programmi adibiti per lo specifico compito, ma in ogni caso non sempre riescono nel loro intento. La possibilità di errore nella valutazione rimane piuttosto alta, tanto che spesso i risultati vengono resi in percentuale.

Questi sono alcuni strumenti che comunque possono dimostrarsi utili:

  • AI Text Classifier di OpenAI
  • GPTzero
  • Undetectable.ai
  • GPT-2 Output Detector
  • ZeroGPT
Skuola | TV
La Notte Prima degli Esami 2025 in streaming su Skuola.net!

Ospiti, intrattenimento e tutte le news sull'esame di Stato: l'appuntamento è sui nostri canali a partire dalle ore 20:00 del 17 giugno 2025!

Segui la diretta