
L’emergenza sanitaria in cui ci troviamo ha obbligato moltissimi negozi ad abbassare la propria serranda, lasciando aperti solo i punti vendita che commerciano beni di prima necessità. Proprio per questo moltissime persone in queste ore si sono riversate online, cercando di accaparrarsi i prodotti via web.
Per chi pensava che così facendo avrebbe ricevuto subito ciò che desiderava c'è stata 'un'amara' sorpresa. Amazon infatti negli ultimi giorni ha sancito un rallentamento di tutti gli acquisti ritenuti non strettamente necessari: scopriamo insieme perché.
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Amazon dà priorità ai beni di prima necessita e blocca molti altri prodotti: ecco perché
L’azienda leader dello shopping online nelle scorse settimane, a causa della quarantena forzata, ha registrato un surplus degli ordini. Tuttavia, vista l’elevata richiesta, e vista la natura superflua di alcuni ordini, Amazon ha messo in atto diverse strategie: la prima ha visto l’inserimento dell’opzione “spedizione normale”, anche se si aveva all’attivo Amazon Prime (che normalmente garantisce la spedizione rapida e senza costi aggiuntivi), su tutti gli ordini non di prima necessità, nella speranza che gli utenti stessi fossero invogliati a dar priorità alla spedizione dei soli beni di vera necessità quotidiana. In secondo luogo però ha poi deciso in modo definitivo di voler di dar precedenza di consegna e restock a ordini come quelli alimentari, medicinali, per la cura personale e ai libri. Tutto ciò che non rientra in queste categorie è stato declassato definitivamente a consegna normale, anche se si è in possesso dell’Amazon Prime. A deciderlo è stata l’azienda stessa tramite una nota ufficiale consultabile sul loro sito che notifica la necessità “poter ricevere, rifornire e spedire più rapidamente questi prodotti di prima necessità ai clienti”.