
Microsoft ha infatti ufficialmente disabilitato il browser che chiude la sua attività dopo ben 28 anni di onorato servizio alla comunità. Cliccando sull’icona, a partire da ieri, il software non si aprirà, al suo posto si avvierà una diversa schermata che indirizzerà l’utente al più recente motore di ricerca Edge.
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La fine di un’era: Internet Explorer ha smesso di funzionare
Nonostante fosse stato annunciato da Microsoft già a giugno del 2022 l’intenzione di mandare in pensione Internet Explorer, ora che la data è finalmente arrivata, è inevitabile sentirne già la mancanza.Lanciato nel 1995, il motore di ricerca ha conosciuto il suo apice quasi 10 anni dopo, nel 2004, quando registrava una quota di mercato, ovvero la percentuale di vendite o in questo caso di utenti rispetto al totale del settore, che superava il 90%.
Da quel momento è iniziato un lento, ma inesorabile declino, facilitato dall’arrivo di competitors più performanti, come Mozilla Firefox, Google Chrome, Safari e Opera. Il suo successore, Edge, si trova ora a dover concorrere, almeno in popolarità, proprio con Google Chrome, uno dei più usati attualmente con oltre il 65% di utenti totali. Secondo Microsoft, Edge offre “un'esperienza Web più veloce, più sicura e più moderna rispetto a Internet Explorer”, ma dovrà impegnarsi per risultare convincente e attrattivo, in quanto ad oggi, secondo i dati di Stacounter, sito Web che si occupa delle analisi del traffico web, è usato soltanto dall’11% dei consumatori.