
Quest’anno il diario scolastico lo sceglie la scuola. Accade all’Istituto comprensivo “Pallanza” di Verbania che comprende, tra le scuole elementari e dell’infanzia, anche la scuola media “Luigi Cadorna”.
Proprio sul sito web di quest’ultima, da giorni è in evidenza, con tanto di scritte in grassetto ed in rosso, un avviso che invita gli studenti e le loro famiglie a non comprare diari diversi da quello della scuola.I l quale è realizzato da un consorzio di scuole locali e proposto al prezzo di costo, 8 euro a copia. A raccontarlo a Skuola.net, un genitore interessato dalla decisione.DIARIO AMICO - Il diario che viene proposto si chiama “Diario Amico” è frutto di un progetto che coinvolge quattro istituti comprensivi della provincia di Verbania. Il diario viene infatti realizzato da un’équipe composta da insegnanti e personalizzato in base alle esigenze della scuola. Una particolare attenzione viene poi dedicata all’aiuto dei ragazzi con disturbi dell’apprendimento come la dislessia. Insomma il fine è nobile, come è altrettanto lodevole l’idea di fornire alle famiglie un diario a costo calmierato: soli 8 euro, da confrontarsi magari con i 20 di un’agenda tra quelle più popolari.

SE È LA SCUOLA A SCEGLIERE - Tuttavia c’è un particolare non trascurabile: l’acquisto di Diario Amico è obbligatorio. Né gli studenti, né le loro famiglie, quest’anno potranno scegliere quale diario scolastico acquistare. A dirlo è un avviso che da giorni è in bella mostra sul sito web dell’Istituto comprensivo “La scuola secondaria di 1^ grado Cadorna, sentito il parere favorevole di tutti i genitori rappresentanti di classe, del Collegio Docenti e del Consiglio di Istituto, adotta per il prossimo anno scolastico 2013 - 2014 il diario appositamente predisposto dalla Commissione Provinciale con capofila l’Istituto Comprensivo di Cannobio. Il diario, strumento obbligatorio di comunicazione scuola-famiglia, ha un costo di € 8,00 ( nettamente inferiore al costo di altri sul mercato) e verrà distribuito ai ragazzi il primo giorno di scuola. Il pagamento sarà effettuato con la quota assicurativa nel mese di settembre. Tutti gli alunni dovranno avere questo specifico diario: non acquistarne altri”.
VERO RISPARMIO? - A segnalare a Skuola.net la decisione dell’istituto in questione è un genitore di una famiglia numerosa che, per contenere le spese destinate all’acquisto del materiale scolastico, aveva già pensato a costruire da solo il diario scolastico dei suoi figli e che, grazie a questa iniziativa, potrebbe vedere il suo lavoro andare in fumo: “Ma tutto ciò è possibile? Che problemi ha la dottoressa Carmagnola con la libertà? La scuola ha il diritto di scegliere i libri scolastici, di farti pagare il libretto delle giustificazioni e l’assicurazione, ma non il diario. Oltre al fatto che mio figlio ha già il diario, quest'anno gliel'ho stampato e rilegato personalmente, e in ogni modo potrei trovare almeno cinque diari che costano meno, persino al supermercato ne ho trovato uno”.
UN DIARIO PER TUTTI - Insomma, “Diario amico” sarebbe un progetto assolutamente positivo: pagine colorate che aiutano gli studenti dislessici, circolari già stampate per favorire la comunicazione con le famiglie, costo ridotto e, da quest’anno, anche la possibilità per i ragazzi di personalizzare la loro copertina. Se non fosse per il suo carattere obbligatorio che farà in modo che ai ragazzi venga distribuito già il primo giorno di scuola, senza la possibilità loro e delle famiglie, di deciderne o meno l’acquisto. Forse, non sarebbe stato meglio lasciare “Diario amico” come alternativa ai diari tradizionali permettendo ai ragazzi e ai rispettivi genitori di decidere se effettuarne l’acquisto?
COME LE DIVISE - Questa idea ricorda la proposta della Gelmini sulle divise scolastiche: un abbigliamento uguale per tutti indipendentemente dalla capacità di spesa delle famiglie, un po’ per risparmiare un po’ per evitare di mostrare le differenze di reddito derivanti dall’acquisto di capi firmati o meno. Tuttavia, dato che stiamo parlando di un oggetto che nelle sue varianti più costose può arrivare al massimo a 16-18 euro, il risparmio conseguito non sembra tale da giustificare un’imposizione su un oggetto così personale e amato dagli studenti come il diario.
Serena Rosticci