
Saluta per sempre la terza prova e preparati ad affrontare anche il test Invalsi (ma non in sede d'esame). Perchè sì, la maturità sta per cambiare e lo farà a partire proprio dall'anno prossimo. Per ora si tratta di voci di corridoio riportate da Repubblica.it e da altre testate specialistiche che parlano di una bozza di legge delega che segue La Buona Scuola.
Voci arrivate in seguito a un incontro preliminare delle organizzazioni sindacali con la dirigenza Miur e poi riportate in una newsletter della Cisl ripresa dalle testate. Fonti Miur confermano che quanto riportano è attinente a ciò che si è discusso nell'incontro. Sembrerebbe proprio che la maturità sia sempre più intesa come conferma del curriculum scolastico, una formalità che attesterebbe i risultati che fino a quel momento. Ma entriamo nei dettagli.BYE BYE QUIZZONE - Le prove scritte diventerebbero solamente due, a essere abolita sarebbe la terza prova (per la gioia di quelli che ne erano davvero spaventati!). Diminuendo il numero dell prove, aumenterebbe il loro punteggio: ogni scritto varrebbe un massimo di 20 punti (anziché i 15 attuali).
BENVENUTA ALTERNANZA - Secondo la bozza in questione, in sede d'esame verrebbe richiesto ai maturandi di portare anche un progetto relativo all'alternanza scuola - lavoro che concorrerebbe poi alla formazione del punteggio di maturità.
Paura della maturità? Ecco cosa dice chi l'ha affrontata prima di te
PIÙ PESO AL CURRICULUM SCOLASTICO - Si alzerebbero i punti di credito che è possibile accumulare dal triennio delle superiori in base alla propria media scolastica. Stando a quanto si dice, i crediti formativi passerebbero dai 25 attuali a 40.
CAMBIA ANCHE IL COLLOQUIO ORALE - Forse si dirà addio anche alla tesina. Il colloquio orale, uno dei momenti più terrificanti per i maturandi, potrebbe non partire più da un proprio elaborato, ma da una serie di documenti e testi della commissione.
INVALSI IN ARRIVO - La bozza di legge delega in questione confermerebbe anche le voci di corridoio di cui ti abbiamo parlato nei mesi scorsi: anche i ragazzi di quinta superiore dovrebbero finalmente affrontare la prova Invalsi, ma in un momento antecedente all'esame. Il test Invalsi di quinta verterà su tre materie, italiano, matematica e inglese e sarà svolto al pc. Il suo risultato non peserà non sul voto d'esame, ma sarà riportato su una scheda che affiancherà la pagella.
COMMISSIONE D'ESAME - Per i commissari di maturità ancora si deve scegliere la strada da intraprendere. Per ora le ipotesi al vaglio più accreditate sarebbero due:
- pensare una commissione di maturità composta da soli commissari interni e un presidente esterno;
- lasciare la commissione così com'è attualmente (3 interni, 3 esterni e un presidente esterno).
OBIETTIVO 'TUTTI PROMOSSI' - Insomma, evidentemente il 99,5% di promossi alla maturità 2016 non era una percentuale sufficientemente alta. Perchè sembrerebbe proprio che la strada che si stia intraprendendo sia quello di intendere l'esame di Stato come una ratificazione del percorso di studi, dei risultati scolastici ottenuti fino a quel momento. A dimostrarlo c'è proprio il peso maggiore che viene dato ai crediti formativi accumulati nel corso del triennio delle superiori. Un maturando brillante, solo ottenendo il massimo da questi, si presenterebbe all'esame con in mano già 40 punti. A quel punto strapparne minimo altri 20 per arrivare alla sufficienza tra scritti e orale (considerando pure il peso dell'alternanza scuola - lavoro) sarebbe un gioco da ragazzi. Essere ammessi alla maturità, in parole povere, significherebbe già avere il diploma in pugno.

Serena Rosticci
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