C.Galgano
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solstizio d'invernoIl solstizio d’inverno determina il passaggio astronomico dall’autunno all’inverno, ma non cade sempre lo stesso giorno. Quest’anno il fenomeno si verificherà domani, venerdì 22 dicembre, precisamente alle ore 04:27 ora italiana.

Il solstizio d’inverno avviene durante il giorno più corto dell’anno, quello con meno ore di luce in assoluto e con la notte più lunga. A partire da sabato, quindi, le ore di dì inizieranno progressivamente ad aumentare. Ma cos’è il solstizio d’inverno e perché non si verifica sempre lo stesso giorno?

L’etimologia dell’espressione solstizio d’inverno

Il termine solstizio compare già nella lingua latina e deriva dall’unione di due parole: sol e sistere, che indicavano il “Sole fermo”. Durante i giorni del solstizio, infatti, il Sole, che per gli antichi ruotava attorno alla Terra, sembrava apparentemente immobile nel cielo come se avesse arrestato il suo moto perpetuo.

Cos’è il solstizio d’inverno

Il solstizio è il momento in cui il Sole raggiunge, nel suo moto apparente, il punto di declinazione massima o minima. Nel corso dell’anno nell’emisfero boreale, all’interno del quale si trova anche l’Italia, il Sole raggiunge il valore massimo di declinazione positiva sull’orizzonte nel mese di giugno e negativa a dicembre. Nell’emisfero australe, invece, si verifica l’evento opposto: a giugno la declinazione negativa, a dicembre quella positiva. Assieme agli equinozi, i solstizi sono fenomeni astronomici legati ai moti della Terra attorno al sole, quello di rotazione e quello di rivoluzione, e all’inclinazione dell’asse terrestre. Nel solstizio d’inverno in particolare il Sole si trova alla minima altezza sull’orizzonte e esattamente in corrispondenza del Tropico del Capricorno nell’emisfero settentrionale.

Perchè il solstizio d’inverno non cade sempre nello stesso giorno

Solitamente si pensa che il solstizio d’inverno si verifichi sempre il 21 dicembre, ma in realtà non è sempre così. Il solstizio d’inverno può avvenire dal 20 al 23 dicembre, anche i giorni del 21 e del 22 sono rappresentano le date in cui più spesso si verifica il fenomeno. La variazione di giorno dipende dal moto rivoluzionario terrestre, ovvero dal tempo che la Terra impiega per compiere un giro completo intorno al Sole, e dalla durata dell’anno secondo il nostro calendario. I tempi dell’anno siderale (tempo di rivoluzione della Terra intorno al Sole) e del calendario gregoriano non coincidono: il primo dura sempre 6 ore in più rispetto al secondo, che accumulandosi, oltre che costigerci ad aggiungere un giorno in più alla fine del mese di febbraio, fanno inevitabilmente slittare le date dei solstizi e degli equinozi.
Data pubblicazione 21 Dicembre 2023, Ore 14:02 Data aggiornamento 21 Dicembre 2023, Ore 14:13
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