
Il Giorno della Memoria, come ogni anno dalla sua istituzione, si celebra il 27 gennaio. La ricorrenza nasce con lo scopo di commemorare tutte le vittime dell'Olocausto durante la seconda guerra mondiale. Ad istituire il Giorno della Memoria, fu la risoluzione 60/07 adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 1 novembre 2005, anno in cui ricorreva il sessantesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e la conseguente fine del genocidio ai danni del popolo ebraico. E ad oggi, questa giornata votata al ricordo è una delle celebrazioni più sentite all'interno della società civile.
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Perché si celebra il 27 gennaio?
Fu scelto il 27 gennaio perché si tratta del giorno in cui gli orrori della Germania nazista vennero rivelati al mondo intero. In quella data, più di settantacinque anni fa, le truppe sovietiche della 60° armata, guidate dal maresciallo Ivan Konev, entrarono nella tristemente famosa cittadina polacca di Auschwitz, scoprendo il vicino campo di concentramento e liberandone gli ultimi superstiti. Infatti, appena dieci giorni prima, i tedeschi abbandonarono il campo portando con sé, in una specie di “marcia della morte”, tutti i prigionieri in salute, alcuni dei quali morirono durante la marcia stessa. Sono state poi le testimonianze dei sopravvissuti a scuotere il mondo intero, che si è riversato in una condanna unanime dei massacri nazisti.