
Nel video, ripreso e poi diffuso tramite la piattaforma cinese, il giovane inveisce contro un ristoratore accusandolo di sfruttamento per via della scarsa retribuzione. In poche ore il contenuto è diventato virale su TikTok, attirando anche l'attenzione dei sindacati Cgil, Cisl e Uil che hanno espresso piena solidarietà al giovane lavoratore.
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"Mi stai sfruttando": la denuncia del giovane lavoratore
L'episodio arriva da un ristorante di Modena, dove il giovane aveva prestato servizio per sei ore, dalle 18:00 alle 24:00. Al termine di quella che, secondo il datore di lavoro, era solo ”una prova”, il giovane si vede proporre la somma di venti euro come paga per il proprio lavoro. A quel punto il giovane, visibilmente infastidito, esplode: "Mi sfrutti, vuoi pagarmi venti euro per sei ore di lavoro. Tu accetteresti queste condizioni?". E' l'inizio di un'accesa discussione tra i due: ”Mi stai sfruttando, sono stanco morto e i soldi vuoi darmeli pure in nero" lo l'accusa del ragazzo al datore di lavoro.”Questa era solo una prova”, tenta di giustificarsi il datore di lavoro per poi accusare il ragazzo di ”maleducazione”. Nel corso della discussione poi, sempre nella registrazione, si sente la voce del titolare del locale mentre intima il ragazzo a non gridare e gli rilancia l'offerta, proponendogli questa volta trenta euro. "Ho fatto avanti e indietro e non sono andato a rubare. Il lavoro nero lo pagano minimo minimo otto euro all’ora" gli risponde il giovane. Ma è quando il lavoratore minaccia di chiamare la polizia che il ristoratore cambia atteggiamento. A quel punto il titolare prova a calmare gli animi cercando di convicere il ragazzo ad accontentarsi della somma pattuita in precedenza che però, stando al giovane, sarebbe stata di cinquanta euro.
"E dicono che i giovani qua in Italia non vogliono lavorare – si sfoga poi il giovane sul web – vergognatevi imprenditori italiani. Poi vi chiedete perché i ragazzi spacciano o commettono reati. Lo fanno perché esistono persone come queste". "Anche i clienti mi hanno trattato male e stavo per piangere. Trovateci una soluzione: chi lavora deve essere tutelato" conclude il ragazzo.