Giulia.Onofri
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Il voto minimo e massimo a cui aspirare in sede di laurea se la media degli esami è 25

Una volta superato l’ultimo esame previsto nel piano di studi dell’intero corso di laurea, triennale o magistrale, tutti gli studenti alle prese con la stesura della tesi, pensano già a quale potrebbe essere il voto con cui concluderanno il proprio percorso di studi universitario.


Dopo aver verbalizzato l’ultimo esame infatti è tempo di fare qualche conto per capire a quale voto massimo poter aspirare in sede di discussione di laurea. Ma come si fa a calcolarlo? Per prima cosa bisogna distinguere due medie ben definite: quella aritmetica e quella ponderata.
Queste due medie probabilmente daranno risultati diversi poiché mentre la prima riguarda il calcolo matematico dei soli voti, l’altra invece, accanto al voto, considera anche il peso dei CFU assegnati a ciascun esame.

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Come si calcola la media ponderata?

Calcolare la media ponderata è un’operazione semplice e veloce. Per farlo è necessario avere il quadro completo non solo dei voti di ciascun esame ma anche dei relativi CFU: per prima cosa, si dovrà moltiplicare ogni voto per il numero di crediti corrispondente. La somma dei risultati ottenuti dovrà essere divisa per il numero di crediti totale, escludendo però quelli previsti nella prova finale (la discussione di laurea).
I calcoli per capire la media ponderata non sono però finiti: il risultato ottenuto da queste operazioni infatti dovrà essere prima moltiplicato per 11 per poi essere diviso per 3.
Una volta eseguiti tutti questi passaggi nell’ordine descritto, si potrà conoscere il valore numerico della propria media ponderata.

Il voto minimo e massimo in sede di laurea con la media del 25

Se la media risulta pari a 25, a quale voto è possibile aspirare in sede di laurea? Attraverso il calcolo appena descritto della media ponderata, con il 25 sappiamo che il voto minimo con cui si inizierà la discussione della tesi si aggirerà intorno alla fascia del 91 e del 92 (25x11:3= 91,6).
Accanto a questo punteggio di partenza però non bisogna dimenticare i punti bonus assegnati in sede di laurea che possono riguardare sia il gradimento del lavoro di ricerca svolto sia una discussione orale particolarmente brillante ed interessante.
È chiaro però che i punti bonus sono assegnati in numero diverso nella laurea triennale o magistrale, proprio perché il valore dei due cicli di studio ha un peso diverso. Per questo motivo, il massimo dei punti bonus previsti per una tesi triennale si aggira intorno ai 5 o 6 mentre nelle magistrali è previsto un quantitativo maggiore di punti, in alcuni casi anche oltre il 10.
In base a questi parametri, se ci si presenta in sede di laurea con una media ponderata del 92 e la commissione decide di assegnare il massimo dei punti bonus, nel caso di una laurea triennale si potrà aspirare al punteggio massimo di 97 o 98 mentre in una laurea magistrale si potrà raggiungere anche un voto a tre cifre compreso in una fascia tra circa 100 e 102.
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