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borse di studio dottorati di ricercaIncentivare la ricerca accademica e incontrare la domanda di lavoro delle imprese: questi gli obiettivi dei decreti firmati ieri dal Ministro dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini. Sono 18.770 le borse di dottorato che saranno bandite per il prossimo anno accademico, il 2023-2024, per un investimento di oltre 726 milioni di euro provenienti dal PNRR.


Dalle transizioni digitali e ambientali all’innovazione in azienda e nella Pubblica Amministrazione; dal Patrimonio culturale alla ricerca scientifica: i decreti numero 117 e numero 118 ripartiscono le risorse dando il via alla procedura di accreditamento dei corsi di dottorato per il nuovo anno accademico. Vediamo nel dettaglio cosa prevedono i due decreti.

Università, dottorati di ricerca: come vengono ripartite le borse di studio

Le risorse saranno assegnate alle Università statali e non statali legalmente riconosciute e agli Istituti universitari a ordinamento speciale. Per accedere agli stanziamenti le attività dovranno essere avviate entro il 30 dicembre 2023. Nell’eventualità di borse non assegnate, queste saranno cumulabili e quindi attivabili per il ciclo successivo, nell’anno accademico 2024-2025.

Il maggior numero delle borse di dottorato sarà destinato ai dottorati innovativi con le imprese, per favorire le esigenze delle aziende in cerca di figure specializzate. Ecco come verranno ripartite le 18.770 borse di dottorato attive dall'anno accademico 2023-2024:
 

  • 13.292 - borse per dottorati innovativi;
  • 2.539 - borse per dottorati per gli ambiti toccati dal PNRR, i cosiddetti ‘generici’;
  • 2.140 - borse per dottorati per la pubblica amministrazione;
  • 389 - borse per dottorati per il patrimonio culturale;
  • 410 - borse per dottorati in programmi dedicati alle transizioni digitali e ambientali.
  • I benefici per le imprese

    Dai decreti arrivano buone notizie anche per le imprese. Le aziende che cofinanziano al 50 per cento le borse di dottorato innovativi avranno diritto ad una agevolazione fiscale in relazione alle assunzioni a tempo indeterminato di personale in possesso di dottorato di ricerca. Una misura prevista sempre nell’ambito dei finanziamenti del PNRR e inserita nel decreto-legge approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri. L’esonero sarà applicato per 24 mesi a partire dall’1 gennaio 2024 e fino al 31 dicembre 2026 nel limite massimo di 7.500 euro a assunzione.
     

    Il Ministro Bernini: “Opportunità per ricercatori, atenei e imprese”

    “Questi bandi sono uno straordinario risultato in termini di finanziamenti e di opportunità per i nostri futuri ricercatori, per gli atenei e per le imprese”, parole del Ministro Bernini. Il numero uno dell'università ha anche aggiunto: “Noi vogliamo che la ricerca sia il motore per lo sviluppo del Paese e questi bandi sono una delle strade da percorrere, consapevoli che il nostro intervento non può esaurirsi qui. Dobbiamo avere una visione di lungo respiro che vada oltre la scadenza del 2026 prevista dal PNRR. Dobbiamo fare in modo che queste risorse siano un reale investimento per il futuro della ricerca e per la crescita dell’Italia”, ha concluso il Ministro.