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di Margherita Paolini
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pubblicato il World Reputation Rankings dal Times Higher Education: università italiana la grande esclusa dalla classifica delle 100 migliori al mondo

Anche quest’anno il Times Higher Education ha stilato la sua classifica delle migliori università del mondo: il World Reputation Rankings. La top 100, secondo quanto riporta Il Sole 24 ore, proprio oggi a Tokyo verrà presentata all’interno del contesto di due giornate dedicate al management reputation nell’istruzione superiore.

Ebbene se gli Stati Uniti d’America, senza effetto sorpresa, si sono aggiudicati il podio della scalata, nonché la stragrande maggioranza delle prime 50 posizioni, nessuna ombra degli atenei italiani.

TRIONFANO USA E REGNO UNITO

- La medaglia d’oro della classifica del Times Higher Education va dritta dritta all’Università di Harvard che rappresenta l’eccellenza con un punteggio massimo di 100. La seguono a ruota il Massachusetts Institute of Techonology (MIT) con 90,4 punti e la Stanford University con 74,9. A rompere il monopolio quasi assoluto degli Usa nella top ten arrivano le università inglesi per eccellenza, Oxford e Cambridge, che si piazzano in quarta e quinta posizione. Tra gli atenei migliori al mondo ritroviamo ad ogni modo Berkeley, Princeton, Yale, California Institute of Techonology e Ucla.

EUROPA IN CALO, ITALIA ASSENTE

- La prima università europea ad accaparrarsi un posto nella nota classifica è quella svizzera che si colloca in sedicesima posizione con 17,4 punti. La Germania riesce a rientrare nella prima metà della scalata, arrivando 46esima con appena 6,1 punti. Restano in coda Humbdolt-University di Berlino e Sorbona di Parigi, piazzatesi tra il 71esimo e l’80esimo gradino. Ma la grande esclusa, a prescindere dalla “Grande bellezza” di questa settimana, resta l’Italia che in fatto di università sembra non avere i parametri qualitativi necessari per fare il suo ingresso in una fondamentale classifica come il World Reputation Rankings. E sebbene qualcuno possa far notare che molti insegnanti di quegli atenei piazzatisi in vertice alla top 100 provengano proprio dal nostro Paese, il dato di fatto è che la realtà universitaria nostrana è lontana ancora anni luce da quella che si respira tra i banchi americani e inglesi.

LA CLASSIFICA

- Vale la pena però sottolineare che il World Reputation Rankings è una variante delle classifiche ufficiali mondiali. Realizzato attraverso pareri soggettivi di noti e riconosciuti accademici, la classifica 2014 pubblicata dal Times Higher Education è stata redatta dalla consultazione di 10.536 questionari svolti in 133 paesi. Ogni intervistato doveva indicare i 15 atenei al mondo giudicati da lui stesso i migliori. Così, a prescindere da ranking di qualità e finanziamenti stanziati , fattori che giustificano l’assenza in classifica delle nostre università, molto peso ha avuto la distribuzione geografica del sondaggio. Non sembra pertanto una coincidenza che le aree in cui sono stati somministrati più questionari siano anche quelle di provenienza degli atenei che hanno conquistato la prima metà della top 100.

E tu cosa pensi di questa esclusione dell'università italiana dalla classifica delle migliori università del mondo? La trovi giusta?

Margherita Paolini