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di Margherita Paolini
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nuova vittoria degli universitari nella battaglia contro i test d'Ingresso

Gli studenti universitari registrano un'altra vittoria nelle battaglia contro i test d'ingresso. L'UdU, l'Unione degli Universitari, ha vinto il ricorso avanzato al Tar di Cagliari in merito alla prova di ammissione alle facoltà ad accesso programmato di Medicina e Odontoiatria svoltasi a Sassari lo scorso settembre.

CARTA D’IDENTITÀ IN VISTA - La notizia riguarda uno dei tanti test d’ingresso delle facoltà a numero chiuso che si svolgono annualmente in tutta Italia secondo modalità ben precise.

Ciò che ha reso questo concorso protagonista della cronaca è stata una curiosa richiesta rivolta agli studenti dalle commissioni esaminanti: quella di porre sul banco, accanto al codice segreto, il proprio documento d’identità mettendolo ben in vista. In questo modo la prova si è svolta violando il principio fondamentale dei concorsi pubblici: quello dell’anonimato.

CHE FINE HA FATTO L’ANONIMATO? - Infatti i commissari, in quell'occasione, hanno potuto visionare per tutta la durata dell’esame preselettivo, i nomi di tutti i candidati, memorizzandoli nell’abbinamento con i codici segreti leggibili sui fogli della prova. Insomma, un fatto fortemente dannoso ai fini della corretta esecuzione del test. Anonimato e segretezza non hanno avuto posto in questa prova, rendendone di fatto i risultati contestabili e quanto meno discutibili.

LA VITTORIA DELL’UDU - Ma il ricorso dell’UdU al Tar di Cagliari non ha tardato ad arrivare, e lo scorso 15 marzo il Tribunale amministrativo sardo non ha potuto che dargli ragione. Infatti, è stato rilevato che, accanto alla grave violazione dell’anonimato dei candidati, il concorso è stato effettuato in condizioni “vergognose”, all’interno di un palazzetto sportivo non dotato di strutture adeguate, con tanto di porte spalancate e sottofondo musicale.

CONCORSI IN DUBBIO - La sentenza del Tar di Cagliari registra quindi un'altra importante vittoria degli aspiranti universitari, considerando la molteplicità di ricorsi di natura simile riguardanti altri test d’ingresso svoltisi in diverse facoltà italiane. Tradotto in minimi termini, questo significa che allo stato attuale delle cose i test potenzialmente annullabili non sono pochi.

IL SISTEMA DEL NUMERO CHIUSO - Il numero chiuso rappresenta per molti neodiplomati una vera spada di Damocle, una sfida insostenibile nonostante i numerosi sforzi e le fatiche spese nella fase di preparazione. Crescono di giorno in giorno dubbi fondati relativi alle modalità di esecuzione delle prove, e non si può negare che spesso, al momento della pubblicazione dei risultati, le perplessità aumentano vertiginosamente, e non si fa altro che parlare di ingiustizia e di raccomandati. Insomma, le polemiche relative alle prove di ammissione universitarie sono sempre vive. L'ultima è rappresentata dalla vicinanza di queste con la fine dell'esame di Maturità. Infatti, molti test d'ingresso quest'anno sono stati anticipati a luglio.

ALTERNATIVE AI TEST D’INGRESSO - Proprio per questi motivi è in costante aumento il numero degli studenti contrari a questo sistema ed in lotta per la sua abolizione. A causa delle continue ingiustizie subite durante lo svolgimento delle prove, sembrerebbe che il numero chiuso non sia più visto come termometro della meritocrazia . Al contrario, viene percepito come una sorta di sbarramento ingiusto e improduttivo. Lasciare l’ingresso libero alle facoltà valutando nei primi mesi di università l’andamento e la qualità del rendimento di ciascuna matricola è solo una delle soluzioni proposte dagli studenti universitari come alternativa ai test.

Hai mai sostenuto un Test d’Ingresso? Si è svolto correttamente, o hai notato anomalie?

Margherita Paolini